Pubblicato il 28 maggio 2020, nella seduta n. 223
DE BERTOLDI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
nella puntata della trasmissione televisiva "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio, andata in onda su RAI 2 lo scorso 24 maggio 2020, lo scrittore giornalista Roberto Saviano ha sostenuto che, nell'attuale periodo di crisi economica legato all'emergenza epidemiologica COVID-19, i commercialisti segnalerebbero alla criminalità organizzata quali sono attualmente le aziende in crisi finanziaria, avvisando pertanto i soggetti che esercitano attività di usura ed estorsione, delle condizioni di difficoltà in cui si trovano le imprese in dissesto;
le dichiarazioni di Saviano, a giudizio dell'interrogante, oltre ad essere di assoluta gravità, risultano indubbiamente lesive per gli oltre 120.000 professionisti economici che quotidianamente sono in campo per la legalità, oltre che a sostegno dell'attività delle imprese e dei contribuenti del Paese;
quanto da egli sostenuto, a parere dell'interrogante, appare inoltre evidentemente indegno per un servizio pubblico, ed accresce i sentimenti di delusione e di sfiducia da parte dell'intera categoria professionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili nei riguardi delle istituzioni, oltre che dequalificare l'attività di essi;
quanto esposto, s'inserisce fra l'altro, all'interno di un quadro generale più ampio, legato alle misure, a parere dell'interrogante, discriminatorie e addirittura "punitive", fino ad oggi adottate dal Governo, nei riguardi dei liberi professionisti, nell'ambito dei provvedimenti legislativi ad oggi previsti, legati all'emergenza epidemiologica COVID-19, che si sommano alle offese inaccettabili da parte di Saviano, senza considerare, al riguardo, l'importanza e il contributo che la categoria dei commercialisti, sta dimostrando nella fase della pandemia, nei riguardi delle imprese e dei contribuenti,
si chiede di sapere:
quali valutazioni i Ministri in indirizzo intendano esprimere, per quanto di competenza, nell'ambito di quanto esposto in premessa;
se non ritengano che le dichiarazioni di Saviano siano di estrema gravità e ledano l'immagine dell'intera categoria nazionale dei commercialisti;
in caso affermativo, quali iniziative di competenza intendano intraprendere nei confronti della RAI, al fine di accertare le responsabilità per quanto accaduto e di far valere eventuali violazioni del contratto di servizio;
quali iniziative infine intendano assumere per tutelare la parità di trattamento dei temi trattati in tutte le forme di comunicazione, anche alla luce dell'alto valore civile e sociale dei temi in discussione, nei riguardi della categoria, la cui immagine ha subìto un evidente grave danno, che rischia di causare ripercussioni negative sull'attività dei commercialisti.