Atto n. 3-01479

Pubblicato il 8 aprile 2020, nella seduta n. 205

MAGORNO - Ai Ministri dell'interno, della difesa e della salute. -

Premesso che:

il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° aprile 2020 proroga fino al 13 aprile le misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e quindi anche "il divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute";

l'ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020, prorogata fino al 13 aprile, prevede tra le altre disposizioni, il divieto, "nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, di ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza";

l'ordinanza del Presidente della Regione Calabria del 3 aprile 2020 proroga fino al 13 aprile tutte le disposizioni previste dalle precedenti ordinanze per la prevenzione e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e nello specifico mantiene il "divieto di spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale";

il carattere altamente contagioso del virus, unitamente all'enorme flusso di rientri dal centro-nord, avvenuto nella notte dell'8 marzo e nei giorni successivi, ha portato all'insorgere di casi anche sull'intero territorio della Regione Calabria, all'epoca non ancora colpito dall'epidemia;

la Calabria è un'ambita meta turistica, che normalmente registra, nei periodi di bella stagione e durante il fine settimana, un aumento delle presenze che, nell'attuale emergenza sanitaria, rappresenterebbe un grave rischio, qualora, per le imminenti festività di Pasqua, si verificassero incomprensibili spostamenti "verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza" o rientri non consentiti dalle vigenti normative ministeriale e regionale;

nei Comuni calabresi, le unità di Polizia locale sono esigue o del tutto inesistenti e, di conseguenza, è problematico garantire, in concorso e in ausilio alle forze dell'ordine, anche queste non sufficienti per numeri e mezzi, l'esecutività di quanto prescritto dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

è rimasta inascoltata dal Governo la richiesta di autorizzare i Comuni del Sud ad assunzioni, in deroga e a termine, di agenti di Polizia locale;

a parere dell'interrogante, in vista della Pasqua e della "Pasquetta", tradizionalmente festeggiati in compagnia di amici e parenti, con uscite e gite non solo "fuori porta", ma anche fuori regione, è urgente e indispensabile in Calabria, la presenza dell'Esercito per assicurare capillarmente sul territorio le necessarie azioni di controllo, contenimento e blocco di eventuali spostamenti;

è già in servizio in Calabria un certo numero di militari che attualmente, per quanto risulta all'interrogante, stanno prestando attività in smart working, e che potrebbero essere impiegati a tale scopo;

l'evoluzione epidemiologica del COVID-19, con un incremento di casi sul territorio regionale e il probabile verificarsi di ulteriori situazioni di potenziale propagazione del contagio, destano un diffuso stato di preoccupazione e agitazione tra la popolazione calabrese,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, a tutela sia della salute dei cittadini che della sicurezza pubblica, intendano intervenire perché siano predisposti, a potenziamento delle forze dell'ordine, presidi dell'Esercito nelle aree urbane e agli ingressi sia lato nord che lato sud dell'A2 -Autostrada del Mediterraneo, della strada statale 18-Tirrena Inferiore e della strada statale 106-Jonica, in modo tale da controllare, contenere e bloccare eventuali spostamenti verso la Calabria.