(Discussione e rinvio)
Il relatore ROMEO (LSP-PSd'Az) riferisce sul disegno di legge in titolo, precisando che esso, licenziato in prima lettura dal Senato in data 18 gennaio 2023, con voto unanime, è stato approvato con modifiche dalla Camera dei deputati lo scorso 27 febbraio, anche in questo caso con una convergenza unanime.
Fa presente che in seconda lettura sono state introdotte alcune modifiche, circoscritte alle disposizioni di carattere finanziario, che non alterano l'architettura dell'intervento normativo approvato in Senato.
Ricorda che la finalità del disegno di legge è quella di promuovere e incentivare i cosiddetti "viaggi nella memoria" da parte delle scuole presso i campi di concentramento nazisti, nella convinzione che occorra tener alto il valore della memoria dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico. Specifica che si tratta di un'opportunità formativa di inestimabile valore per insegnare ai giovani l'importanza del rispetto dei diritti umani e dei valori universali, di contrastare le atrocità connesse a ogni forma di odio e di conflitto, nonché di promuovere la pace fra i popoli. Richiama l'attenzione, al riguardo, sul particolare significato delle suddette finalità in un momento che ha visto preoccupanti rigurgiti di antisemitismo anche nelle scuole e nelle università.
Evidenzia che il suddetto obiettivo è perseguito tramite l'inserimento dell'articolo 2-bis nella legge 20 luglio 2000, n. 211, recante "Istituzione del 'Giorno della Memoria' in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti".
L'articolo 2-bis, più nello specifico, dispone l'istituzione di un fondo ad hoc, presso il Ministero dell'istruzione e del merito, per favorire l'organizzazione dei richiamati viaggi nella memoria da parte delle scuole secondarie di secondo grado. Detto fondo ha una dotazione pari a due milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027. Al riguardo, sottolinea che, tenuto conto del tempo intercorso rispetto all'approvazione in prima lettura, la Camera ha aggiornato il triennio di riferimento, che inizialmente era compreso tra l'anno 2023 e l'anno 2025.
Conclusivamente, auspica la sollecita approvazione del provvedimento che il Gruppo della Lega ritiene estremamente importante per le esposte ragioni formative nei confronti delle giovani generazioni e che ha fortemente sostenuto sin dalla scorsa legislatura, con la presentazione di un'analoga iniziativa legislativa (Atto Senato n. 1684), sempre a prima firma della senatrice Pirovano, approvata dal Senato ma non dalla Camera. A tal fine, invita la Presidenza a proporre un termine per emendamenti ad horas o, in alternativa, a rinunciare alla stessa previsione di un termine.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.
La senatrice D'ELIA (PD-IDP), nel ribadire la condivisione della propria parte politica sul disegno di legge in esame, esprime rammarico per il ritardo con cui esso giunge all'attenzione della Commissione ed esprime l'auspicio che, per il futuro, l'altro ramo del Parlamento accordi priorità all'esame di provvedimenti approvati all'unanimità dal Senato.
Conclude manifestando disponibilità alla fissazione di un termine breve per la presentazione degli emendamenti, tanto più che le modificazioni introdotte alla Camera dei deputati sono circoscritte alle disposizioni finanziarie.
Poiché non vi sono ulteriori iscritti a parlare in discussione generale, il PRESIDENTE dichiara chiusa tale fase procedurale.
Preso atto che il relatore Romeo e il sottosegretario Paola Frassinetti rinunciano ad intervenire in sede di replica, ricorda che, ai sensi dell'articolo 104 del Regolamento, gli emendamenti sono ammissibili solo se si trovano in diretta correlazione con gli emendamenti introdotti dalla Camera. Propone indi di fissare il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno alle ore 16,30 di oggi.
Conviene la Commissione.
Il PRESIDENTE informa, in conclusione, che è giunto il parere non ostativo della Commissione affari costituzionali sul provvedimento in titolo, mentre la Commissione bilancio non si è ancora espressa.
Prende atto la Commissione.
Il seguito della discussione è quindi rinviato.