(Esame e rinvio)
Il relatore MENIA (FdI) illustra il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 200 del 2024, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina.
Il decreto-legge in esame, composto di 2 articoli, è connesso - come si legge nella relazione che accompagna il provvedimento - con la necessità per il nostro Paese di ottemperare agli impegni assunti nell'ambito delle Nazioni Unite, dell'Unione europea e dell'Alleanza atlantica, per affrontare più efficacemente la crisi internazionale in atto in Ucraina, che incide sugli equilibri geopolitici e mina la sicurezza e la stabilità internazionali.
L'articolo 1, in particolare, proroga fino al 31 dicembre 2025, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, nei termini già previsti, dall'articolo 2-bis del decreto-legge n. 14 del febbraio 2022. L'autorizzazione è, altresì, concessa "previo atto di indirizzo delle Camere". L'autorizzazione alla cessione era stata già prorogata, fino al 31 dicembre 2024, dal decreto-legge n. 200 del 2023.
Si ricorda che l'articolo 2-bis, del decreto-legge n. 14 del 2022 autorizza, previo atto di indirizzo delle Camere, la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative ucraine, in deroga alla legge n. 185 del 1990, e agli articoli 310 e 311 del Codice dell'ordinamento militare, e alle connesse disposizioni attuative, che disciplinano la cessione di materiali di armamento e di materiali non di armamento. L'elenco dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari oggetto della cessione, nonché le modalità di realizzazione della stessa (anche ai fini dello scarico contabile), sono definiti con uno o più decreti del Ministro della difesa, adottati di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'economia e delle finanze. Ai sensi dello stesso art. 2-bis (al comma 3), il Ministro della difesa e il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza almeno trimestrale, riferiscono alle Camere sull'evoluzione della situazione in atto, "anche alla luce di quanto disposto dai precedenti commi 1 e 2" (che disciplinano, appunto, la cessione di armi).
Con riferimento agli atti di indirizzo formulati dai due rami del Parlamento, si ricorda che il 1° marzo 2022, a conclusione delle comunicazioni sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina rese dal Presidente del Consiglio, Senato della Repubblica e Camera dei deputati hanno approvato alcune risoluzioni (al Senato, in particolare, la 6-00208, e alla Camera la 6-00207), che impegnano, tra l'altro il Governo ad attivare "con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie per assicurare assistenza umanitaria, finanziaria, economica e di qualsiasi altra natura, nonché - tenendo costantemente informato il Parlamento e in modo coordinato con gli altri Paesi europei e alleati - la cessione di apparati e strumenti militari che consentano all'Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione". Tale orientamento parlamentare è stato poi confermato e precisato nelle successive risoluzioni approvate dal Senato e dalla Camera in relazione all'Ucraina. Si ricorda, in particolare, che il 10 gennaio 2024, a conclusione delle comunicazioni rese dal Ministro della difesa in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica hanno approvato specifici atti di indirizzo (rispettivamente le risoluzioni 6-00079 e 6-00067), che impegnano il Governo a "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito NATO e Unione europea, nonché nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, le autorità governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari", nonché a "profondere tutti gli sforzi diplomatici in tutte le sedi, anche in qualità di Presidente di turno del Gruppo G7, con l'obiettivo di porre fine al conflitto e alle sofferenze del popolo ucraino e giungere ad una pace giusta, duratura ed equilibrata, che ristabilisca la sicurezza e l'ordine mondiali nel rispetto del diritto internazionale".
Con riferimento alle cessioni di materiali e agli equipaggiamenti destinati all'Ucraina, si ricorda come finora siano stati emanati 10 decreti del Ministro della difesa, rispettivamente D.M. 2 marzo 2022, D.M. 22 aprile 2022, D.M. 10 maggio 2022, D.M. 26 luglio 2022, D.M. 7 ottobre 2022, D.M. 31 gennaio 2023, D.M. 23 maggio 2023, D.M. 19 dicembre 2023, D.M. 25 giugno 2024 e, da ultimo, D.M. 12 dicembre 2024. I mezzi, i materiali e gli equipaggiamenti militari di cui si autorizza la cessione sono elencati in un apposito allegato al decreto ministeriale di autorizzazione, elaborato dallo Stato maggiore della difesa e che risulta "classificato".
Come si legge nella relazione tecnica del provvedimento legislativo in via di conversione, dall'attuazione della disposizione non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, tenuto conto che i materiali e mezzi oggetto di cessione sono già nelle disponibilità del Ministero della difesa, mentre eventuali oneri ad essi connessi saranno sostenuti nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.
Si precisa che le cessioni di mezzi, materiali e armamenti avvengono a titolo non oneroso per la parte ricevente, ma, al pari di quelle realizzate dagli altri Stati membri, sono parzialmente rimborsate dall'Unione europea attraverso i fondi dello Strumento europeo per la pace (EPF). Si ricorda che il sostegno militare complessivo dell'Unione europea all'Ucraina, fornito attraverso lo Strumento europeo per la pace (EPF) e direttamente dagli Stati membri, è stimato in circa 47,3 miliardi di euro. In particolare tra il 2022 e il 2024 l'Unione Europa ha mobilitato 6,1 miliardi di euro attraverso lo Strumento europeo per la pace (EPF) per rafforzare le capacità e la resilienza delle forze armate ucraine e proteggere la popolazione civile dall'aggressione militare russa, e nel marzo 2024 ha deciso di aumentare ulteriormente il massimale finanziario del medesimo Strumento europeo per la pace di 5 miliardi di euro, istituendo un apposito Fondo di assistenza per l'Ucraina.
Si segnala altresì che l'articolo 29-bis, del decreto-legge n. 21 del 2022 ha novellato l'articolo 2-bis del già richiamato decreto legge n. 14 del 2022, al fine di specificare che le somme in entrata derivanti dai decreti ministeriali che definiscono l'elenco dei mezzi, dei materiali e degli equipaggiamenti militari oggetto di cessione alle autorità governative dell'Ucraina, devono essere riassegnate integralmente sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa.
Da ultimo, l'articolo 2 del decreto-legge in via di conversione, dispone l'entrata in vigore del provvedimento il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, vale a dire il 28 dicembre 2024.
Il presidente CRAXI apre la discussione generale e propone di fissare il termine per la presentazione di ordini del giorno ed emendamenti a martedì 14 gennaio, alle ore 12.
La Commissione conviene.
Il seguito dell'esame è, quindi, rinviato.