la grande arteria stradale E45 rappresenta da decenni una fondamentale via di comunicazione longitudinale, alternativa alla autostrada Milano-Napoli. Attraversa diverse regioni e, in particolare, l'Umbria intera lungo il corso del Tevere, l'Emilia-Romagna fino a Ravenna e, in parte minore, la Toscana;
questa arteria è la superstrada più lunga d'Italia, dato che il suo tracciato si estende per più di 250 chilometri. La sua gestione è interamente a carico dell'ANAS. È nota come E45, poiché il tracciato da Cesena a Terni fa parte di tale strada europea, mentre il rimanente tratto fino a Ravenna è integrato nella E55;
la strada riveste un rilievo assoluto sia dal punto di vista della mobilità privata, con decine di migliaia di pendolari che la usano, anche per la carenza e le difficoltà del trasporto pubblico su ferrovia e su gomma, sia per quanto riguarda le merci e i luoghi attraversati, essendo una tratta fondamentale nei periodi turistici non solo estivi;
la continuità sistematica di percorrenza di questa arteria, in particolare con i mezzi di trasporto pesanti, combinata a condizioni climatiche sfavorevoli in alcuni periodi dell'anno (e a probabili problemi di progettazione, impatto e costruzione) ha determinato nel tempo la necessità di numerosi e ripetuti interventi di manutenzione e di rifacimento, ordinari e straordinari, di diverse sezioni della strada, con conseguenti inevitabili disagi di transito e chiusure di corsie che provocano enormi difficoltà al traffico leggero e pesante;
considerato che:
negli ultimi anni l'ANAS, di contro, anche per la spinta delle comunità locali, delle istituzioni a tutti i livelli, aveva programmato un positivo piano di riqualificazione della strada statale 3 bis Tiberina, parte della E45, per un totale di investimento di diverse centinaia di milioni di euro, con l'obiettivo di accrescere la sicurezza e la qualità dell'arteria;
tali investimenti riguardano interventi di manutenzione di ponti, viadotti e gallerie, di risanamento profondo e di rinforzo del piano viabile, sostituzione delle barriere di sicurezza, principalmente dello spartitraffico esistente, con le barriere di nuova concezione, progettate da ANAS, denominate NDBA;
gli interventi del piano ad oggi ultimati, da informazioni divulgate a mezzo stampa, risulterebbero pari al 32 per cento (160 milioni di euro circa), al 29 per cento (145 milioni di euro circa) per quelli in corso, quelli di prossimo avvio al 5 per cento (22 milioni circa) per quelli dell'intero 2023 e, infine, al 34 per cento (166 milioni circa) per quelli in progettazione;
percorrendo la tratta sono però da tempo visibili e diventati ormai permanenti cantieri aperti che comportano anche gravi limitazioni nel traffico e frequenti percorrenze alternate ad una corsia, causando in alcuni tratti nevralgici insostenibili file e strozzature con gravissimo e quotidiani disagi per automobilisti e altri mezzi di trasporto commerciale; i disagi più evidenti e "cronicizzati" si verificano da mesi in Umbria, tra Montone e Pierantonio, in prossimità del nodo di Collestrada e tra Terni e Orte, mentre i tratti romagnoli tra Verghereto e Cesena sono quelli più interessati;
l'operatività dei cantieri appare nei fatti lenta e carente, tanto che per giorni interi non sono visibili lavori in atto. Non appare chiaro quale sia il cronopogramma dei lavori e allo stato attuale non risultano definiti tempi e modalità di intervento che possano comprendere tutti i giorni della settimana e più turni nelle 24 ore, utili a garantire tempestività nella conclusione dei lavori e a ridurre il più possibile i disagi alla viabilità,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se il cronoprogramma della realizzazione delle opere proceda secondo i tempi stabiliti e nel rispetto degli impegni assunti dalle parti e se intenda adoperarsi affinché tali tempistiche ed impegni siano pienamente rispettati;
quali iniziative intenda assumere nei confronti di ANAS, affinché sia garantita da parte delle imprese appaltatrici la continuità operativa dei cantieri e la rapida conclusione dei lavori, assicurando per tale via la fine dei disagi per il traffico leggero e pesante e la piena sicurezza nella viabilità sulle strade.
(3-00500)