PRESIDENTE. Il senatore Rosso ha facoltà di illustrare l'interrogazione 3-00761 sullo sfratto di appartenenti alle Forze dell'ordine da alloggi di edilizia agevolata a Roma, per tre minuti.

ROSSO (FI-BP-PPE). Signor Presidente, colleghi, ministro Salvini, nel 1992 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha emanato un bando di gara per la realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale agevolata.

Nel 2001 la prefettura di Roma ha comunicato la realizzazione di 54 alloggi nel Comune di Roma, in zona "Collina delle Muse", quartiere Boccea. La prefettura di Roma ha quindi assegnato in locazione i 54 alloggi a dipendenti di Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria, all'ex Corpo forestale dello Stato, nonché ai dipendenti del Ministero della giustizia, al personale dell'amministrazione civile del Ministero dell'interno e al personale di altre amministrazioni, comunque impegnati o coinvolti nella lotta alla criminalità organizzata, che hanno prestato e prestano servizio nell'ambito della Provincia di Roma, a seguito di trasferimento d'ufficio, con priorità per coloro che sono stati trasferiti per esigenze di servizio a Roma.

Dal gennaio 2023 la società costruttrice, beneficiaria dei fondi pubblici concessi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la realizzazione del programma edilizio citato, una volta terminati i contratti di locazione, ha messo in vendita gli appartamenti a soggetti terzi estranei alle Forze dell'ordine, con particolare violazione della finalità pubblicistica della realizzazione degli interventi edilizi. Attualmente quelle famiglie di dipendenti delle Forze dell'ordine, prima beneficiarie di un alloggio, sono coinvolte in procedure di sfratti esecutivi da parte dell'impresa immobiliare esecutrice e titolare dei finanziamenti pubblici per la costruzione degli alloggi sociali.

Le chiediamo, signor Ministro, quali iniziative, per quanto di competenza, intenda mettere in campo in ordine alla vicenda al fine di evitare gli sfratti delle famiglie coinvolte e se ritenga necessario adottare iniziative normative per introdurre disposizioni sul diritto di prelazione agli assegnatari degli alloggi realizzati a seguito di contributo pubblico del Ministero ora da lei guidato in materia di edilizia residenziale agevolata.

PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, senatore Salvini, ha facoltà di rispondere all'interrogazione testé illustrata, per tre minuti.

SALVINI, vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Ringrazio per la domanda che riguarda anche altre situazioni, ahimè uno dei tanti dossier che hanno dieci, venti o trent'anni di età sulle spalle, su cui stiamo intervenendo. Non è una questione solo di Roma, ma posso dire, partendo dal caso locale e poi chiudendo sul nazionale, che presso la prefettura di Roma si sono già tenuti diversi incontri. La prefettura ha interessato della questione anche Roma Capitale, con cui si sta ragionando di trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà attraverso una specifica delibera dell'Assemblea capitolina. La prefettura, da noi sentita a breve, convocherà uno specifico incontro con Roma Capitale e la Regione Lazio per verificare questa possibilità e i percorsi condivisi a tutela degli assegnatari degli alloggi.

Più in generale, al di là dello specifico della "Collina delle Muse", è ovvio che la nostra sensibilità e attenzione, immagino condivisa da tutti, ma da questo Governo in particolare, va in particolare alle Forze dell'ordine.

È necessario, come lei diceva, individuare una disciplina uniforme sul territorio nazionale per permettere a questi servitori dello Stato, che quotidianamente rischiano la vita, di poter riscattare l'alloggio alla scadenza del periodo di locazione. Non si tratta di un favore, ma del riconoscimento di un diritto.

Posso aggiungere, a tal proposito, che gli uffici del MIT in questo periodo sono al lavoro per una soluzione normativa che consenta anche agli ultimi inquilini di cui lei parlava il diritto all'acquisto dell'alloggio al prezzo massimo di cessione alla scadenza del periodo di locazione. Aggiungo ancora, per quanto di mia conoscenza, che anche il Gruppo Lega al Senato sta lavorando per una soluzione normativa al caso.

Entro la fine dell'anno convocheremo il primo tavolo per un piano casa nazionale, che aspetta da alcuni decenni di essere ripreso in mano, non solo per le Forze dell'ordine, ma perché il tema della proprietà e dell'affitto, non solo per i meno abbienti, ma anche per la classe media, è ormai un tema di rilevanza nazionale, cui presteremo tutta l'attenzione delle istituzioni, a partire dal mio Ministero.

PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire in replica il senatore Rosso, per due minuti.

ROSSO (FI-BP-PPE). Signor Presidente, ringrazio il ministro Salvini della risposta, di cui ovviamente sono soddisfattissimo. Non avevo dubbi, infatti, che il nostro Governo avesse a cuore non solo le Forze dell'ordine e le famiglie delle Forze dell'ordine, ma tutto quello che riguarda il pianeta casa.

Quindi, ben venga un piano casa, anche perché è successo troppe volte, in questi trent'anni, che famiglie che dopo decine di anni considerano quell'appartamento la propria casa, le proprie radici, dove hanno cresciuto i figli, li hanno visti sposati e ai quali magari vorrebbero lasciare queste case, siano sfrattate. Sicuramente non meritano questi sfratti. Quindi, ben venga un piano nazionale, perché così potremo risolvere il problema semplicemente dando un qualche tipo di prelazione più forte di quella che è la normale prelazione di legge.