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425ª Seduta pubblica

Mercoledì 8 aprile 2015 alle ore 16:35

Comunicato di seduta

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 30 aprile. Il question time di domani pomeriggio verterà su riforma del mercato del lavoro e interventi in materia previdenziale. La prossima settimana sarà discusso il decreti-legge antiterrorismo e missioni internazionali. Dal 21 al 23 aprile, oltre al seguito di argomenti non conclusi, è previsto l'esame del decreto-legge sulle elezioni amministrative, del DEF 2015 e del collegato in materia di semplificazione del settore agricolo. La proposta del sen. Cioffi (M5S) di integrare l'ordine del giorno di domani con un'informativa del Sottosegretario di Stato Lotti sullo scandalo delle cooperative è stata respinta.

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1577, nel testo proposto dalla Commissione, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria, è articolato in quattro capi: il capo I riguarda le semplificazioni amministrative, il capo II l'organizzazione, il capo III il personale, il capo IV la semplificazione normativa. L'articolo 1 delega il Governo ad adottare uno o più decreti per garantire la totale accessibilità on line alle informazioni e ai servizi della pubblica amministrazione. L'articolo 2 delega il Governo a riordinare la disciplina in materia di conferenza dei servizi. L'articolo 3 disciplina il silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche. L'articolo 4 prevede una delega per individuare i procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso. L'articolo 5 modifica la disciplina dell'autotutela amministrativa. L'articolo 6 delega il Governo a riordinare e semplificare le disposizioni in materia di trasparenza e anticorruzione. L'articolo 7 reca deleghe per la riorganizzazione della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri, delle agenzie governative nazionali e degli enti pubblici non economici. L'articolo 8 delega il Governo a riordinare funzioni e finanziamento delle camere di commercio. L'articolo 9 prevede una delega in materia di dirigenza pubblica e valutazione di rendimento dei pubblici uffici. L'articolo 10 è volto a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Gli articoli 11, 12, 13 e 14 recano deleghe in materia di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, riordino dei servizi pubblici locali di interesse economico generale. L'articolo 15 prevede una delega per sopprimere decreti ministeriali e regolamenti che abbiano ostacolato l'attuazione di norme di legge. L'articolo 16 reca una clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano. L'articolo 17 prevede che dall'attuazione della delega non debbano derivare nuovi oneri per la finanza pubblica.

Nella seduta antimeridiana di oggi sono state respinte le questioni pregiudiziali di costituzionalità, ed è iniziata la discussione generale, che si è conclusa con gli interventi dei sen. Mazzoni, Liuzzi (FI-PdL); Serenella Fucksia, Crimi, Endrizzi, Martelli (M5S); Cociancich, Cuomo, Linda Lanzillotta, Angelica Saggese (PD); Marinello, Torrisi (NCD-UDC); Giovanni Mauro (GAL); Campanella (Misto).

Le opposizioni hanno rilevato che le numerose deleghe in bianco conferiscono al Governo una discrezionalità eccessiva. La tendenza accentratrice dell'Esecutivo lede le autonomie locali e viola il principio dell'imparzialità dell'amministrazione. La relazione tecnica non quantifica risparmi e non garantisce la neutralità finanziaria del ddl. Le norme sulla dirigenza non distinguono tra coloro che hanno vinto un concorso pubblico e i dirigenti nominati con contratto. Il provvedimento ha natura propagandistica e non rappresenta in alcun modo una svolta: i principi condivisibili della digitalizzazione e della semplificazione sono già contenuti in norme vigenti. In un ordinamento caratterizzato da un'eccessiva stratificazione normativa, che favorisce peraltro la corruzione, l'autentico cambiamento si misura sulla capacità di attuare le leggi e di trasformare la cultura dell'amministrazione. In particolare, LN e FI hanno criticato lo smembramento del Corpo forestale dello Stato, M5S le norme sui servizi pubblici che, ignorando il risultato referendario, non escludono la privatizzazione delle reti idriche e degli inceneritori.

La proposta di non passaggio all'esame degli articoli, avanzata dal sen. Martelli (M5S), sarà votata in altra seduta, dopo le repliche di relatore e rappresentante del Governo.

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1232-B, recante modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali, approvato dalla Camera dei deputati, modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati.

Nella seduta del 2 aprile, il relatore, sen. D'Ascola (NCD-UDC), ha illustrato le modifiche apportate dall'altro ramo del Parlamento.

Nella discussione generale, che proseguirà domani mattina, hanno preso la parola i sen. Falanga (FI-PdL) che, pur annunciando voto favorevole, ritiene il provvedimento inefficace a inibire l'abuso della custodia cautelare e a ridurre la popolazione carceraria, e il sen. Consiglio (LN), che ha denunciato il fallimento dei provvedimenti emergenziali per il sovraffollamento carcerario.

In apertura di seduta i sen. Tocci (PD), Loredana De Petris (SEL), Compagna (NCD-UDC), Stucchi (LN), Mario Mauro (GAL) e Malan (FI-PdL) hanno ricordato la figura di Giovanni Berlinguer, parlamentare del PCI e docente di medicina sociale, venuto a mancare il 6 aprile scorso. L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.

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