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922ª Seduta pubblica

Sabato 23 dicembre 2017 alle ore 09:04

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl n. 2960-B, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020.

Il presidente della Commissione bilancio, sen. Tonini (PD), ha riferito sui lavori in sede referente che non si sono conclusi con il mandato al relatore. Le opposizioni hanno rinunciato alla votazione degli emendamenti: l'esame si è concentrato su un nutrito pacchetto di ordini del giorno che impegnano il Governo a dare attuazione a normative vigenti. Pur rimanendo immutati lo scheletro e i saldi della manovra, il testo del provvedimento è stato notevolmente modificato e appesantito dalla Camera dei deputati che ha potuto disporre di risorse aggiuntive provenienti dal decreto fiscale e dalle misure di potenziamento della lotta all'evasione fiscale (riforma agenzie fiscali, fatturazione elettronica, web tax). Parte del maggior gettito è stata destinata alla rimodulazione del bonus bebè, all'aumento delle detrazioni per i figli a carico, al potenziamento delle misure ecobonus e sismabonus. Sono poi aumentate le spese per gli enti locali, l'Ape sociale, la stabilizzazione del personale pubblico nell'ambito di scuola, università e ricerca. Il presidente Tonini ha concluso con un'osservazione sulla riforma del bilancio approvata due anni fa che stenta a decollare: la struttura complessiva di spesa sfugge al vaglio parlamentare, il dibattito continua a concentrarsi su interventi al margine che aumentano strutturalmente la spesa corrente. Questa tendenza andrebbe corretta e una parte del dividendo della maggiore crescita, e quindi del maggiore gettito, dovrebbe essere utilizzato per ridurre il debito pubblico.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo 1 nel testo licenziato dalla Camera. Alla discussione hanno partecipato i sen. Ciampolillo, Rosetta Blundo, Cioffi, Vilma Moronese (M5S), Amidei (FI-PdL), Laura Bignami (Misto), Barozzino (SI-Sel), Uras (Misto) e Mucchetti (PD), il quale ha criticato la modifica sulla web tax che vanifica la misura introdotta in prima lettura al Senato. Hanno negato la fiducia i sen. Raffaela Bellot (Misto), Silvana Comaroli (LN), Anna Cinzia Bonfrisco (FL), Loredana De Petris (SI-Sel), Cecilia Guerra (Art.1-MDP-LeU), Elisa Bulgarelli (M5S) e Mandelli (FI-PdL). Hanno annunciato la fiducia i sen. Barani (ALA), Zeller (Aut) e Magda Zanoni (PD). Le opposizioni hanno criticato la politica economica del Governo che ha disperso 62 miliardi in interventi a pioggia (bonus, microinterventi, misure elettoralistiche), senza agganciare la ripresa. In particolare, FI-PdL ha posto l'accento sull'aumento del debito, della pressione fiscale e della spesa corrente; M5S ha evidenziato la mancanza di misure contro la disoccupazione giovanile e la pesante eredità, lasciata al prossimo Esecutivo, in termini di clausole Iva; SI-Sel e Art.1-MDP avrebbero destinato un punto percentuale del Pil ad un piano di investimenti pubblici per il lavoro e la riconversione industriale del Paese. Secondo i Gruppi di maggioranza, invece, l'eredità della legislatura è positiva: il Paese è uscito da una crisi senza precedenti, il quadro macroeconomico è migliorato e i conti pubblici sono sotto controllo.

Approvato l'articolo 1, con 140 voti favorevoli e 97 contrari, sono stati approvati, senza emendamenti, i successivi diciotto articoli.

Con votazioni a scrutinio segreto, l'Assemblea ha respinto - per mancato raggiungimento del quorum della maggioranza assoluta - le liste per l'elezione di due componenti dei Consigli di Presidenza della Giustizia amministrativa (prof. Saverio Ruperto e avv. Gianluca Susta) della Corte dei conti (avv. Ciro Falanga e prof. Maurizio Leo) e della Giustizia tributaria (prof. Antonio Carullo e avv. Gian Franco Schietroma). La sen. Moronese (M5S) ha criticato la formazione delle liste e si è dichiarata contraria alla votazione; le sen. De Petris (SI-Sel) e Guerra (Art.1-MDP) hanno annunciato la non partecipazione al voto.

E' stata invece approvata la proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità di promuovere conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato innanzi alla Corte costituzionale con riguardo agli atti posti in essere nell'ambito del procedimento penale pendente presso il tribunale di Verona anche nei confronti della sen. Bonfrisco.

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2092, Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il sen. Candiani (LN) ha avanzato una pregiudiziale di costituzionalità a favore della quale si sono pronunciati i sen. Calderoli (Misto), Malan (FI-PdL) e Patrizia Bisinella (Misto); hanno invece annunciato voto contrario i sen. Loredana De Petris (SI-Sel), Ceciali Guerra (Art.1-MDP), Manconi (PD), Buemi (Aut) e Casini (AP). Prima della votazione è mancato il numero legale e, apprezzate le circostanze, il Presidente Grasso ha rinviato l'esame ad altra seduta.

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