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388ª Seduta pubblica

Mercoledì 11 febbraio 2015 alle ore 09:33

Comunicato di seduta

L'Assemblea approvato il ddl n. 54 sul reato di negazionismo (modifica all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale). Il testo passa alla Camera dei deputati.

Nella seduta di ieri la relatrice, sen. Capacchione (PD), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione, che ha modificato il ddl originario per tutelare la libertà di espressione e di studio. Al fine di evitare l'introduzione di un reato di opinione si prevede, attraverso un intervento sulla legge Reale, un'aggravante di pena di tre anni se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale.

La discussione generale si è conclusa con gli intervenuti dei sen. Giovanardi (NCD-UDC); Malan, Carraro, Palma (FI-PdL); Palermo (Aut-PSI); Emma Fattorini (PD).

In replica il Sottosegretario di Stato per la giustizia Ferri ha evidenziato che il ddl allinea la legislazione italiana a quella di altri Paesi europei. La norma va intesa come strumento per contrastare l'ideologia nazista, non per limitare la libertà di pensiero, e la Commissione ha migliorato il testo. La libertà di espressione va bilanciata d'altronde con altri valori costituzionali, quali la tutela delle istituzioni democratiche e il divieto di discriminazioni razziali.

Tutti gli emendamenti sono stati respinti. Sono stati, invece, accolti come raccomandazione due ordini del giorno: il G100 del sen. Airola (M5S) impegna il Governo a impartire direttive affinché in ambito scolastico siano approfondite tematiche relative a crimini di guerra e genocidi; il G101 della sen. Stefani (LN) impegna il Governo ad adoperarsi affinché sia inserita nei programmi scolastici una giornata di approfondimento della vicenda delle foibe.

Nelle dichiarazioni di voto finale hanno annunciato voto favorevole i sen. Erika Stefani (LN), Loredana De Petris (SEL), D'Ascola (NCD-UDC), Buccarella (M5S), che ha rivendicato al suo il Gruppo il merito di avere promosso un approfondimento dei profili critici del ddl in Commissione, Malan (FI-PdL) e Lumia (PD). Pur ritenendo che il negazionismo vada contrastato sul piano culturale e sociale, piuttosto che sul piano giudiziario, ha dichiarato voto favorevole anche il sen. Barani (GAL). La sen. Cattaneo (Aut-PSI), invece, si è dichiarata contraria ad un provvedimento che limita la libertà di ricerca. Il sen. Campanella (Misto) ha annunciato l'astensione. In dissenso dal Gruppo sono intervenuti i sen. Compagna e Giovanardi (NCD-UDC), che ha criticato l'equiparazione dell'Olocausto ai crimini di guerra.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1345, recante disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente, già approvato dalla Camera dei deputati.

I relatori, sen. Albertini (NCD-UDC) e Sollo (PD), hanno illustrato il contenuto del provvedimento, composto di due articoli, che è stato modificato in sede referente. Il testo si propone di conseguire un salto di qualità nell'azione di prevenzione e repressione dei delitti contro l'ambiente attraverso l'introduzione nel codice penale quattro nuovi reati: il delitto di inquinamento ambientale; il delitto di disastro ambientale; il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività e il delitto di impedimento del controllo. I termini di prescrizione per i reati ambientali sono raddoppiati. E' prevista una diminuzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso. In sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi.

La discussione inizierà nella seduta pomeridiana.

Alle ore 13 è convocata la Conferenza dei Capigruppo.

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