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69ª Seduta pubblica

Mercoledì 17 luglio 2013 alle ore 09:33

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl n. 843 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.

L'articolo 1 del ddl, nelle more di una riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, dispone la sospensione, per l'anno 2013, del versamento della prima rata dell'IMU per alcune categorie di immobili. Al fine di garantire la liquidità necessaria a compensare i minori introiti conseguenti alla sospensione dell'IMU si prevede, in deroga al testo unico sugli enti locali, un temporaneo innalzamento dei limiti massimi di ricorso alle anticipazioni di tesoreria per i comuni fino al 30 settembre 2013. In ordine alla copertura finanziaria degli oneri complessivi si prevedendo la riduzione del fondo per gli interventi strutturali di politica economica (12,5 milioni di euro), risparmi di spesa derivanti dal contenimento dei costi della politica (600.000 euro), la riduzione del fondo speciale di parte corrente nello stato di previsione del Ministero dell'economia (5,1 milioni di euro).

L'articolo 2 dispone che la riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare di cui all'articolo 1 dovrà essere attuata nel rispetto degli obiettivi programmatici primari indicati nel Documento di economia e finanza 2013 e in coerenza con gli impegni assunti in ambito europeo. In caso di mancata adozione della riforma entro il 31 agosto 2013, continuerà ad applicarsi la disciplina vigente in materia d'imposizione fiscale del patrimonio immobiliare e a tal fine il termine di versamento della prima rata dell'IMU è fissato al 16 settembre.

L'articolo 3 stabilisce il divieto di cumulo per i membri del Governo del trattamento stipendiale spettante in quanto componenti dell'Esecutivo con l'indennità parlamentare. La Camera ha specificato che l'intervento riguarda anche i Vice Ministri e ha esteso il divieto di cumulo ai membri del Governo non parlamentari.

L'articolo 4 dispone un incremento pari a 715 milioni di euro del finanziamento per il 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga prevedendo che l'INPS effettui un monitoraggio della spesa. Un decreto del Ministro del lavoro definirà i criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. E' altresì prevista la proroga, fino al 31 luglio 2014, di alcuni contratti di lavoro a tempo determinato del personale educativo e scolastico operante negli asili nido e nelle scuole d'infanzia.

Nella seduta pomeridiana di ieri si è conclusa la discussione generale e hanno avuto luogo le repliche dei relatori, senatori Sacconi (PdL) e Mauro Maria Marino (PD), e del sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Dell'Aringa.

In considerazione dell'urgenza di convertire rapidamente il decreto-legge, i relatori hanno chiesto il ritiro di tutti gli emendamenti. La Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio De Camillis ha accolto, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, tutti gli ordini del giorno, ad eccezione del G1.0.200 e G4.3. Gli ordini del giorno accolti riguardano l'estensione della sospensione dell'IMU agli immobili di pregio storico e artistico e ai terreni rurali; l'esenzione dal pagamento dell'IMU per i magazzini delle imprese e le associazioni no profit; l'applicazione di un'aliquota non superiore al 4 per mille per i contratti di locazione a canone agevolato; le abitazioni dei cittadini residenti all'estero; le garanzie ai comuni sulle previsioni di entrata ai fini dell'approvazione dei bilanci 2013; la tutela dei lavoratori degli studi professionali; i medici fiscali iscritti nelle liste speciali; i contratti a tempo determinato presso la Gestione Governativa Ferrovia Circumetnea.

Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole al provvedimento i senatori: Uras (Misto-SEL), Giovanni Mauro (GAL), Linda Lanzillotta (SCpI), Molinari (M5S), Pagano (PdL), Fornaro (PD). La senatrice Bellot (LN-Aut) ha invece annunciato l'astensione della Lega Nord.

Il Gruppo Misto-SEL ha definito il decreto-legge un provvedimento di gestione del declino, criticandone l'eterogeneità, l'insufficiente copertura degli ammortizzatori sociali e i limiti in tema di proroga del lavoro precario. GAL ha riconosciuto che il provvedimento, nell'ottica di favorire politiche di sviluppo e di ripresa economica, cerca di dare risposte concrete alla crisi. La Lega Nord ha sottolineato l'assenza nel provvedimento di interventi strutturali volti ad alleggerire il carico fiscale di imprese e famiglie o a coprire in maniera duratura i lavoratori che hanno perso l'occupazione. Scelta Civica per l'Italia ha espresso forti perplessità sulla sospensione dell'IMU, che peraltro mette in crisi il federalismo fiscale e ha criticato la mancata revisione di ammortizzatori sociali che non promuovono l'efficienza del mercato del lavoro. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto l'abolizione dell'IMU, ha ribadito la centralità del reddito di cittadinanza, ha criticato la flessibilità del lavoro giovanile che favorisce il precariato anziché promuovere occupazione. Il Popolo della Libertà ha giudicato invece con favore la sospensione dell'IMU, le disposizioni volte a contenere le spese della politica e la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato. Il Partito Democratico, nel sottolineare l'importanza del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, ha criticato la battaglia ideologica sull'IMU ribadendo la priorità di alleggerire il carico fiscale sul lavoro.

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