Venerdì 9 Novembre 2007 - 248ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 15:34)

L'Assemblea ha proseguito l'esame degli articoli del disegno di legge n. 1817 (legge finanziaria 2008). Sono stati approvati gli articoli da 14 a 22-bis e respinti gli emendamenti posti in votazione, ad eccezione di quelli presentati dal relatore e dal Governo. Su proposta del relatore è stato accantonato l'emendamento 18.12, del senatore Pistorio (DCA-PRI-MPA), in materia di aliquote fiscali gravanti sulle aziende i cui titolari hanno denunciato atti estorsivi; il Governo ha accolto l'ordine del giorno G20.100, del senatore D'Alì (FI), sul rifinanziamento del programma Urban.

In relazione all'articolo 14, relativo al contenimento dei costi dei consigli circoscrizionali, comunali e provinciali e degli assessori comunali e provinciali, è stato approvato l'emendamento 14. 800 del Governo, che provvede alla copertura finanziaria dell'abolizione dei ticket sulla diagnostica. Al riguardo i senatori dell'opposizione intervenuti, oltre a sottolineare la fondatezza delle obiezioni in precedenza sollevate, hanno rilevato criticamente che la copertura prevista dal Governo incide negativamente sulle spese in conto capitale degli enti locali ed hanno inoltre paventato che l'andamento declinante della crescita del PIL nel 2008 possa determinare una contrazione delle entrate tributarie e quindi una scopertura della manovra finanziaria.

Si è quindi svolta un'ampia discussione dell'articolo 18-bis, che introduceva il Registro speciale dei simboli di partito, nella quale si sono manifestate posizioni differenziate all'interno degli schieramenti ed anche dei singoli Gruppi. Il Senato ha dapprima respinto l'accantonamento, proposto dal senatore Schifani (FI) per consentire di mantenere gli elementi positivi dell'articolo apportando modifiche alla parti controverse, e successivamente ne ha approvato lo stralcio, proposto dal senatore Barbato (Misto-Pop-Udeur). I senatori intervenuti a sostegno della norma - Cutrufo e Rotondi (DCA-PRI-MPA), Ripamonti (Verdi-Com) e D'Onofrio (UDC) - hanno posto l'accento sulla necessità di riportare trasparenza nella materia dei simboli di partito, ponendo termine alla possibilità di ingannare gli elettori attraverso il loro utilizzo, questione particolarmente rilevante in un sistema bipolare nel quale la vittoria può essere assegnata per una differenza di pochissimi voti. Gli oratori che hanno preso la parola in senso favorevole allo stralcio - Manzione (Ulivo), Peterlini (Aut), Formisano (Misto-IdV), Pellegatta (Verdi-Com), Storace (Misto-LD) e Angius (Misto-CS) - hanno invece insistito sull'estraneità della norma rispetto alla legge finanziaria e sulla necessità di una sua collocazione in sede di riforma della legge elettorale, nonché sulla incostituzionalità della disposizione che limita ai soli partiti già rappresentati in Parlamento il diritto di presentare simboli.

L'Assemblea riprenderà la discussione della legge finanziaria lunedì 12 novembre, alle ore 16.

(La seduta è terminata alle ore 19:02 )



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