Martedì 6 Novembre 2007 - 242ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:16)

Con la replica dei relatori e del Ministro dell'economia e delle finanze, l'Assemblea ha concluso la discussione congiunta dei disegni di legge n. 1818 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010" e n. 1817 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ( legge finanziaria 2008)". Ha inoltre approvato gli articoli del disegno di legge di bilancio, respingendo tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione.

Il relatore alla finanziaria, senatore Legnini (Ulivo), ha replicato alle critiche dell'opposizione, sottolineando che il disegno di legge si orienta verso una diminuzione della pressione fiscale. Ha inoltre contestato che le misure approvate dalla Commissione bilancio comportino aumenti di spesa indiscriminati e privi di copertura finanziaria, sostenendo invece l'efficacia degli interventi previsti dalla Commissione per la riduzione dei costi della politica.

Il ministro dell'economia e delle finanze Padoa Schioppa ha auspicato che le modalità di esame della legge finanziaria consenta di evitare il ricorso alla fiducia ed ha valutato positivamente le modifiche apportate al provvedimento dalla Commissione bilancio, tutte dotate di adeguata copertura finanziaria. Nella politica economica del Governo è centrale l'obiettivo della crescita e della dotazione strutturale del Paese, da perseguire in un quadro di stabilità della finanza pubblica e contestualmente alla riduzione degli squilibri territoriali e sociali. Il superamento della rigidità della spesa pubblica è un problema strutturale, che richiede un lavoro di medio periodo per riorientare le risorse verso le iniziative ritenute prioritarie. Il Ministro ha confermato gli obiettivi di finanza pubblica per il 2008: indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni al 2,2 per cento del PIL e ricostituzione dell'avanzo primario; inoltre, replicando ai senatori dell'opposizione, ha contestato una presunta virtuosità del precedente Governo, che al contrario ha determinato un dissesto dei conti pubblici sul quale l'attuale Esecutivo sta faticosamente operando. Ha inoltre negato che la complessiva manovra finanziaria disperda risorse,in quanto l'extragettito è stato destinato ad importanti misure di equità sociale e alla ricostituzione dei fondi per la realizzazione delle infrastrutture.

Nella discussione avevano precedentemente preso la parola per l'opposizione i senatori Viespoli, Saporito, Saia, Valditara, Allegrini e Baldassarri (AN), Del Pennino (DCA-PRI-MPA), Polledri (Lega), Zanoletti (UDC) e Costa (FI), che hanno ribadito la valutazione negativa espressa dal centrodestra nelle precedenti sedute, ritenendo la finanziaria inadeguata rispetto ai problemi strutturali del Paese, priva di un progetto strategico e caratterizzata da una disorganicità che riflette l'eterogeneità della variegata maggioranza. Gli oratori intervenuti hanno inoltre evidenziato le carenze del provvedimento rispetto alle attese dei giovani, alle esigenze dello sviluppo delle piccole imprese del Mezzogiorno, della sicurezza, della scuola e dell'università e dell'agricoltura. Il senatore Baldassarri ha rilevato che il complesso della manovra economica (i due decreti-leggi di utilizzo dell'extragettito e la manovra finanziaria) peggiora nettamente i saldi di finanza pubblica, ancorando la tenuta dei conti all'alto livello della pressione fiscale, che è però messo a rischio dalla prevedibile flessione del PIL a seguito del forte apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro.

Per la maggioranza erano invece intervenuti i senatori Tecce (RC), Barbato (Misto-Pop-Udeur), Rubinato (Aut) e De Petris (Verdi-Com).

Il Senato tornerà a riunirsi domani, alle ore 9,30, per l'esame degli emendamenti al disegno di legge finanziaria

(La seduta è terminata alle ore 20:01 )



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