Martedì 29 Novembre 2005 - 909ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

L'Assemblea ha ripreso la discussione delle modifiche apportate dalla Camera al testo licenziato dal Senato il 27 luglio scorso in materia di attenuanti generiche, recidiva, giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione (ddl n. 3247-B).

Intervenendo nella discussione generale, i sen. Manzione e Cavallaro (Margh), Giovanelli (DS) e Zancan (Verdi) hanno ribadito le critiche dell'opposizione al testo, considerato tecnicamente sbagliato per le incoerenze che introduce nel sistema delle pene e per l'assenza di interventi volti ad assicurare un migliore funzionamento dell'apparato giudiziario al fine di compensare gli effetti della diffusa diminuzione dei termini di prescrizione: si produrra cosi un forte incremento dei casi nei quali i cittadini vittime di reati, a volte anche di notevole impatto sociale, si vedranno negato il diritto ad avere giustizia. A nulla valgono le modifiche introdotte dalla Camera, che riconoscono implicitamente la fondatezza delle preoccupazioni e del clamore suscitati per l'applicabilita della cosiddetta ex Cirielli ai procedimenti giudiziari in corso, in particolare a quello che vede come imputato un autorevole esponente dalla maggioranza: tali modifiche anzi introducono una palese incostituzionalita, che potra essere utilizzata per sospendere i giudizi ed ottenere comunque gli effetti di prescrizione che in origine si perseguivano.

Per la maggioranza sono intervenuti nella discussione generale i sen. Borea e Ciccanti (UDC), Centaro (FI) e Bobbio (AN), il relatore Ziccone (FI) ed il sottosegretario alla giustizia Vitali, i quali, pur con giudizi non coincidenti sulle modifiche apportate alla Camera, hanno sostenuto con forza la legge, che fissa principi fondamentali di civilta giuridica in materia di prescrizione e di recidiva a vantaggio del sistema giudiziario e dei cittadini, come appare evidente specie dopo che dopo la nuova norma transitoria esclude ogni riferimento a situazioni processuali personali ed il rischio, strumentalmente evocato dall'opposizione, di una amnistia mascherata. Infatti la legge impone maggiori standard di efficienza al lavoro dei magistrati, sottrae la concessione delle attenuanti generiche e la determinazione del termine di prescrizione alla discrezionale valutazione del giudice, afferma il principio che a pena piu grave corrisponde un termine di prescrizione piu ampio, viene incontro alle esigenze di sicurezza dei cittadini definendo un sistema maggiormente punitivo per i delinquenti abituali.

L'esame degli emendamenti alle parti modificate dalla Camera e stato rallentato da alcune mancanze del numero legale: sono stati respinti tutti gli emendamenti all'articolo 6 finora esaminati. La discussione riprendera nella seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 13:45 )



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