Venerdì 11 Novembre 2005 - 896ª Seduta pubblica ()

(La seduta ha inizio alle ore 09:00)

Con l'approvazione dei disegni di legge finanziaria e di bilancio (3613 e 3614) e delle relative Note di variazioni, il Senato ha concluso l'esame in prima lettura dell'ultima manovra finanziaria della legislatura. Come gia avvenuto per il decreto fiscale, di fatto ricompreso nella manovra, anche sulla finanziaria il Governo ha posto la questione di fiducia, che la maggioranza ha accordato con 158 voti favorevoli contro i 96 voti contrari espressi dalle opposizioni.

Le dichiarazioni di voto hanno consentito di manifestare compiutamente le diverse opinioni sui documenti contabili. A sostegno di una finanziaria definita di rigore e di sviluppo si sono espressi i sen. Franco Paolo (Lega), Ciccanti (UDC), Tofani (AN) e Izzo (FI), che ne hanno sottolineato il carattere non elettorale, a differenza di quanto avvenne al termine della scorsa legislatura. Pur in un quadro congiunturale negativo che ha costretto a ridimensionare gli obiettivi indicati al corpo elettorale, la Casa delle liberta conclude con la manovra per il 2006 un ciclo caratterizzato da chiarezza nella definizione degli obiettivi strategici e da capacita di realizzare riforme strutturali in campi strategici quali il mercato del lavoro, i fondi pensione, la scuola e l'universita, l'ordinamento giudiziario, il fisco e l'architettura costituzionale. La manovra finanziaria si fonda essenzialmente su tre pilastri: la tenuta dei conti pubblici (attestata dal FMI e dagli organismi competenti europei), la riduzione del cuneo contributivo (che incidera positivamente sul costo del lavoro) e il sostegno alle famiglie (in particolare con le misure a favore della natalita). La finanziaria, che va dunque vista non come l'ultima della legislatura ma come la prima di una nuova fase che assicurera al Paese equita e sviluppo, dimostra l'attenzione del Governo alle questioni sociali, in particolare attraverso la previsione della contribuzione del 5 per mille a favore della ricerca, delle attivita sociali e del volontariato, nonche la sensibilita istituzionale verso gli enti locali, coinvolti e responsabilizzati nella fondamentale opera di lotta all'evasione fiscale.

Contro il complesso della manovra finanziaria e in generale contro la politica economica sviluppata dal centrodestra nel corso della legislatura sono intervenuti i sen. De Paoli (Aut. lombarda), Falomi (Cant), Marino (PDCI), Tommaso Sodano (RC), Filippelli (Udeur), Biscardini (SDI), Michelini (Aut) Ripamonti (Verdi), Giaretta (Margh) e Angius (DS). Unanime e stato il giudizio negativo sul metodo adottato dal Governo che, blindando la manovra con ben due richieste di fiducia, ha mortificato il ruolo del Senato e dimostrato scarsa fiducia nei confronti della sua stessa maggioranza. Anziche rispondere alle numerose emergenze causate da quasi cinque anni di malgoverno e di sostanziale fallimento delle politiche economiche proposte, la finanziaria erode i residui margini di credibilita internazionale del Paese recando cifre ed interventi inattendibili ed inefficaci e scaricando i costi del dissesto sulle autonomie locali. Il progetto della Casa delle liberta teso ad eludere la concertazione, a ridimensionare la presenza dello Stato in economia e a diminuire i vincoli all'iniziativa privata si e in realta tramutato in un disegno irresponsabile e socialmente iniquo, che ha allargato le differenze tra ricchi e poveri, ha prodotto il crollo degli investimenti pubblici e ha pesantemente peggiorato le condizioni di vita delle famiglie e dei lavoratori, fallendo altresi gli obiettivi della crescita, del risanamento dei conti pubblici e della tenuta del Patto di stabilita interno. A nulla e valso l'atteggiamento costruttivo assunto dall'opposizione, che pure ha proposto una manovra alternativa incentrata su un piu robusto intervento sul cuneo contributivo, su un piano decennale per la ricerca e l'innovazione, su politiche in grado di favorire la liberalizzazione e la concorrenza, su una nuova centralita del Mezzogiorno tale da assicurare uno sviluppo sostenibile all'intero Paese, sulla riforma degli ammortizzatori sociali e su interventi piu efficaci a sostegno delle famiglie e delle fasce piu deboli della popolazione.

Nel corso della seduta, si e svolto anche un dibattito sul calendario dei lavori dell'Assemblea. Essendo state respinte le proposte alternative presentate, e risultato definitivo il calendario adottato a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo che prevede, tra l'altro, di dedicare le sedute di martedi e mercoledi della prossima settimana alla discussione sulla seconda deliberazione del Senato sul ddl costituzionale di riforma della Parte II della Costituzione, il cui voto finale e previsto per la stessa giornata di mercoledi.

(La seduta è terminata alle ore 14:18 )



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