Lunedì 7 Novembre 2005 - 889ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:16)

L'Assemblea ha concluso la discussione generale congiunta dei ddl nn. 3613, la legge finanziaria per il 2006, 3614, il bilancio di previsione per il 2006 ed il bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008, e 3617, di conversione del decreto-legge n. 203, recante misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziari.

Sono intervenuti i sen. Curto (AN), Gasbarri, Tessitore, Caddeo, Villone, Brunale, Garraffa, Vitali, Iovene, Basso e Battafarano (DS), Eufemi e Tunis (UDC), D'Ippolito, Gentile e Fasolino (FI), D'Amico, Cambursano, Dettori e Castellani (Margh), Ripamonti e De Petris (Verdi), Michelini e Rollandin (Aut), Marino (Com), Malabarba e Martone (Rifond), Righetti (Udeur) e Labellarte (SDI).

La maggioranza ha ribadito il carattere rigoroso, responsabile, non elettoralistico della manovra in esame, richiamando l'attenzione sulle numerose misure volte ad assecondare le prospettive di ripresa evidenziate dall'economia, in particolare quelle tese a finanziare la ricerca e l'innovazione tecnologica, a rilanciare i distretti industriali quale strumento di promozione dell'aggregazione e delle capacita di programmazione e di competitivita delle imprese, a sostenere e modernizzare il tessuto produttivo ed infrastrutturale del Mezzogiorno, anche attraverso l'istituzione della Banca del Sud, che dovrebbe consentire un accesso efficiente e selettivo al credito da parte delle imprese meridionali. E' stata inoltre sottolineata l'importanza delle risorse destinate alle politiche di sostegno del reddito familiare e della spesa sociale e per il finanziamento del rinnovo dei contratti e delle iniziative tese a combattere l'evasione fiscale ed a ridurre gli oneri a carico dello Stato attraverso un riequilibrio del rapporto tra spesa corrente e spesa in conto capitale, che investira tanto l'amministrazione centrale quanto gli enti locali, ma anche attraverso misure come la riduzione delle indennita previste a favore dei parlamentari e degli eletti in tutti gli organi politici rappresentativi.

Gli intervenuti dai banchi dell'opposizione hanno criticato l'ennesima lesione del ruolo attribuito al Parlamento nel controllo dei documenti di bilancio: ancora una volta infatti, il Governo ha presentato provvedimenti distinti, addirittura in tempi successivi, ha impedito il miglioramento del testo in Commissione e si appresta a proporre direttamente all'Assemblea un maxiemendamento ed a ricorrere al voto di fiducia per imporre l'adesione acritica della maggioranza alla sua impostazione ed alle sue decisioni concrete. Sul piano sostanziale, la manovra in esame testimonia il fallimento delle scelte economiche adottate dal Governo, costretto a fine legislatura ad abbandonare la politica dei condoni e delle sanatorie per combattere l'evasione fiscale, a concentrare risorse - ancorche modeste - sulla ricerca, sull'innovazione, sugli investimenti e sulla riduzione del costo del lavoro, anziche su elettoralistiche ed inutili riduzioni fiscali. Particolarmente critici sono stati gli accenti sulla pesante riduzione dei trasferimenti agli enti locali, che si tradurranno in un aumento del disagio sociale ed economico dei ceti piu deboli.

Nel corso degli interventi e stato trasversalmente rivolto un appello al Governo affinche individui iniziative concrete per venire incontro alle richieste della Sardegna per il rispetto degli impegni assunti in materia di trasferimento alla Regione di una quota degli introiti fiscali riscossi dalla stessa, garantendo cosi le risorse necessarie al superamento della grave crisi economica che attanaglia l'Isola.

Le repliche dei relatori e del Governo sono state rinviate alla seduta antimeridiana di domani.

(La seduta è terminata alle ore 21:42 )



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