Lunedì 7 Novembre 2005 - 888ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:02)

L'Assemblea ha avviato l'esame congiunto della manovra finanziaria per il 2006, articolata nella legge finanziaria (ddl n. 3613), nel bilancio di previsione per il 2006 e nel bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008 (ddl n. 3614) e, dal lato delle entrate, nel decreto-legge n. 203, recante misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (ddl n. 3617), ma anche nel decreto-legge n. 211, di correzione degli andamenti di finanza pubblica dell'anno in corso, tuttora all'esame della Camera dei deputati.

I relatori Pedrizzi (AN), Ciccanti (UDC) e Azzollini (FI) hanno illustrato i provvedimenti che compongono la manovra, sottolineandone la rigorosita e la coerenza con gli obiettivi fissati dal DPEF e gli impegni assunti in sede comunitaria, l'individuazione di interventi selettivi per favorire lo sviluppo, la salvaguardia della spesa sociale (che anzi nel comparto sanitario e aumentata) e le misure di sostegno al reddito familiare, nonche lo sforzo di reperire risorse senza aumentare il carico fiscale sui cittadini e le imprese, ma individuando efficaci misure di contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale e di contenimento della spesa pubblica, tanto a livello centrale quanto con riferimento agli enti territoriali, che vedono ridotti i trasferimenti ma solo per la spesa corrente ed a fronte di un aumento delle risorse per gli investimenti. Entrando nello specifico, i relatori hanno evidenziato lo stanziamento di 1160 milioni di euro per il sostegno alle famiglie; la detassazione delle erogazioni a favore della ricerca; la possibilita di destinare il 5 per mille dell'Ire a sostegno delle attivita di volontariato; l'istituzione di un fondo per indennizzare le vittime delle frodi finanziarie e di un fondo per l'innovazione, la crescita e l'occupazione; la riduzione dei contributi sociali pagati dalle imprese; la modifica dei distretti produttivi; la definizione di limiti ai meccanismi di esenzione per le plusvalenze azionarie; la riduzione dei costi della politica; il coinvolgimento dei Comuni nella lotta all'evasione fiscale; la riforma del sistema nazionale di riscossione dei tributi; la creazione della Banca del Sud e la ristrutturazione dell'Anas.

Il relatore di minoranza Morando (DS) ha criticato l'impianto della manovra, che non sostiene la modesta ripresa in atto, non affronta i problemi strutturali dell'economia nazionale, non contrasta efficacemente l'aumento della spesa corrente che nel corso della legislatura ha sottratto ingenti risorse alla ricerca ed alla crescita, non corregge la scarsa trasparenza dei conti pubblici, sottolineata anche dal Fondo monetario internazionale; infine, il sen. Morando ha sollecitato la creazione di un Servizio del bilancio unificato di Camera e Senato per garantire la piena autonomia del Parlamento nell'analisi dei fattori fondamentali di andamento della spesa pubblica e delle entrate e chiesto alla Presidenza la dichiarazione di inammissibilita dell'emendamento del Governo che riduce di cinque miliardi di euro il bilancio a legislazione vigente per i minori introiti derivanti dalla vendita degli immobili pubblici.

Il seguito della discussione congiunta e stato rinviato alla seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 11:32 )



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