Mercoledì 9 Marzo 2005 - 758ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

L'Assemblea ha ripreso la votazione degli emendamenti agli articoli del ddl n. 2544-B, nel testo modificato dalla Camera dei deputati (e dei connessi ddl costituzionali nn. 1941, 2025, 2556 e 2651), che riforma la Parte II della Costituzione. Con numerose votazioni caratterizzate dalle reiterate richieste di verifica del numero legale e di utilizzo del procedimento elettronico, sono stati approvati senza nuove modifiche gli articoli 9, sulle modalita di funzionamento delle Camere; 11, sul giudizio di ammissione dei deputati e dei senatori; 13, sull'indennita parlamentare; 14, sulla formazione delle leggi. Gli articoli 10, in materia di ineleggibilita e di incompatibilita, 12, sul divieto di mandato imperativo, e 15, sull'iniziativa legislativa, non erano stati modificati dalla Camera. E' iniziato l'esame degli emendamenti all'articolo 16, sulle procedure legislative e l'organizzazione per Commissioni.

Rispetto al testo approvato in prima deliberazione dal Senato, la Camera ha elevato il quorum per l'adozione del proprio Regolamento e quello per le deliberazioni del Senato federale; ha eliminato la previsione di una disciplina regolamentare delle modalita di elezione e dei poteri del Capo dell'opposizione alla Camera; ha escluso per i deputati delle opposizioni la presidenza della Commissione paritetica di conciliazione che interviene nel processo di formazione delle leggi in caso di disaccordo tra le Camere e del Comitato chiamato a dirimere le questioni di competenza sorte tra le Camere stesse; ha demandato ai Regolamenti parlamentari la definizione dei casi nei quali il Governo deve essere rappresentato dal Primo ministro o dal Ministro competente; ha abbassato, uniformandolo a quello del Senato, il quorum per le deliberazioni della Camera sui titoli di ammissione dei suoi componenti; ha previsto che la legge disciplini i casi di non cumulabilita dell'indennita parlamentare con altre indennita o emolumenti derivanti dalla titolarita contestuale di altre cariche pubbliche. Per quanto riguarda il procedimento legislativo, la principale novita riguarda le leggi di competenza prevalente del Senato: qualora il Governo ritenga necessario apportare modifiche ad un testo per garantire l'attuazione del programma, se il Senato, dopo aver ascoltato le motivazioni del Primo ministro (a cio autorizzato dal Presidente della Repubblica) non concorda, il provvedimento e trasmesso alla Camera che decide a maggioranza qualificata sulle modifiche controverse.

L'opposizione, fortemente critica sul complesso della riforma, oltre a formulare dubbi sulla dichiarazione di improponibilita di numerosi emendamenti, ha denunciato una compressione del sistema di garanzie a tutela delle minoranze parlamentari e la complessita ed inefficienza del nuovo sistema di formazione delle leggi, che rischia di paralizzare l'attivita legislativa.

(La seduta è terminata alle ore 13:30 )



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