Mercoledì 2 Marzo 2005 - 753ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:33)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 3276, di conversione con modificazioni del decreto-legge n. 7, recante disposizioni per l'universita e la ricerca, per i beni e le attivita culturali, per il completamento di grandi opere strategiche, per la mobilita dei pubblici dipendenti, sulle imposte di bollo e le tasse di concessione, nonche articoli aggiuntivi afferenti un ampio ventaglio di materie. Il testo passa ora alla Camera dei deputati.

Fortemente critica l'opposizione per il metodo adottato dal Governo e dalla maggioranza che hanno ristretto i tempi della discussione mentre ampliavano gli interventi normativi previsti fino ad investire oltre cento materie diverse, di competenza di sedici Ministeri e della Presidenza del Consiglio. Per quanto riguarda la sostanza, pur riconoscendo la positivita di alcune misure, come quelle relative al personale delle Ferrovie, agli stanziamenti per le celebrazioni del sessantesimo anniversario della Guerra di Liberazione, alla proroga degli ammortizzatori sociali e della sperimentazione del reddito minimo di inserimento, hanno ribadito il giudizio negativo sulle misure che penalizzano l'autonomia universitaria, che finanziano in modo clientelare e preelettorale enti e universita private, che aumentano l'imposizione ai danni delle imprese.

La maggioranza, pur riconoscendo il carattere disomogeneo del testo, ha sottolineato l'urgenza delle misure adottate in materia universitaria, in particolare quelle a favore dei ricercatori per impedire la cosiddetta "fuga dei cervelli" dal Paese; l'aumento dei fondi per le iniziative culturali e per la valorizzazione dei beni culturali; la soluzione di annose questioni relative al personale scolastico, che hanno alimentato gravi contenziosi amministrativi.

L'Assemblea ha quindi ripreso la discussione del ddl n. 2544-B (e dei connessi ddl costituzionali nn. 1941, 2025, 2556 e 2651) che riforma la Parte II della Costituzione. Il ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione Calderoli, sottolineando l'esiguita dei tempi a disposizione del Parlamento prima della scadenza della legislatura, ha chiesto all'Assemblea di approvare senza modifiche il testo licenziato dalla Camera dei deputati. Il Ministro ha illustrato le novita introdotte per quanto riguarda la composizione delle Camere, difendendo la scelta di ridurre il numero dei parlamentari e l'eta di eleggibilita, peraltro coerente all'esperienza degli altri sistemi democratici; il riequilibrio dei poteri del Senato in modo da tutelare le esigenze di governabilita; l'inclusione nella legislazione esclusiva dello Stato di materie di rilevanza evidentemente nazionale, quali le grandi opere, l'energia, le telecomunicazioni, l'ordinamento sportivo e delle professioni, nonche le norme generali sulla tutela della salute, che fanno venir meno alcune preoccupazioni circa gli effetti della devoluzione; l'attribuzione al Primo Ministro di poteri contro i ribaltoni; il rafforzamento del sistema delle garanzie; la gradualita del processo di affermazione del federalismo fiscale.

Respinta la proposta di non passaggio all'esame degli articoli sostenuta dai sen. Passigli (DS) e Petrini (Margh), e iniziato l'esame del testo approvato dalla Camera. Poiche l'articolo 1, sulla composizione del Parlamento, non ha subito modifiche a Montecitorio, l'Assemblea ha avviato l'esame degli emendamenti all'articolo 2, sulla composizione della Camera dei deputati, respingendo la proposta di stralcio e tutte le proposte di modifica finora votate.

(La seduta è terminata alle ore 20:58 )



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