Mercoledì 12 Maggio 2004 - 602ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:36)

La Conferenza dei Capigruppo ha deciso che all'inizio della seduta pomeridiana il Governo rispondera al Senato sulle interpellanze e interrogazioni presentate sulla crisi irachena. Ancora una volta, infatti, la seduta si era aperta con la richiesta dei Gruppi dell'opposizione di calendarizzare al piu presto un dibattito sull'argomento, anche alla luce delle notizie sulle torture perpetrate nei confronti dei prigionieri. A tale proposito, i sen. Angius (DS), Pagliarulo (Com), De Petris (Verdi) e Malabarba (Rifond) hanno sottolineato le rilevanti novita emerse dalle interviste del colonnello dei paracadutisti Burgio e della vedova del maresciallo dei Carabinieri Bruno, dalle quali si evince che le autorita militari italiane e quindi anche il Governo erano da mesi a conoscenza delle pratiche violente adottate nelle carceri irachene. La richiesta di un dibattito urgente e stata sostenuta inoltre dai sen. Franco Danieli (Margh) e Marini (SDI), ma anche dal sen. Tofani (AN) che ha sottolineato la necessita di scongiurare il rischio che l'uso strumentale delle notizie ingeneri dubbi sul comportamento straordinariamente corretto del contingente italiano. Il pericolo che le polemiche politiche influiscano negativamente sull'attivita dei militari impegnati a Nasiriya e sulla vicenda degli ostaggi e stato evidenziato anche dal sen. Contestabile (FI). Confermando la disponibilita gia assicurata dal Governo, che oggi rispondera alla Camera al question time sulla crisi irachena, il ministro Giovanardi ha ribadito, tra le proteste dell'opposizione, che il Governo non era a conoscenza delle torture praticate nei luoghi di detenzione iracheni gestiti dagli anglo-americani, che in nessun momento i militari italiani si sono resi complici di tali fatti, come riconosciuto anche da Amnesty International, e che anzi sono intervenuti per impedire analoghe violenze praticate dagli iracheni.

Successivamente, l'Assemblea ha approvato in via definitiva l'istituzione della provincia di Monza e della Brianza (ddl n. 2561). Il provvedimento ha ottenuto alla fine un largo consenso, ma nel corso dell'esame numerosi senatori di maggioranza e di opposizione hanno criticato il metodo seguito, che ha portato a privilegiare (per ragioni di natura elettorale, sostiene l'opposizione) le richieste di alcune realta locali e ad ignorarne numerose altre. E' stato quindi avviato l'esame del ddl n. 2562 e connessi, di istituzione della provincia di Barletta-Andria-Trani: bocciate la pregiudiziale e la sospensiva avanzate rispettivamente dai sen. Ciccanti (UDC) e Lauro (FI), e iniziata la discussione generale.

Il relatore Morra (FI) e quindi intervenuto in replica sui ddl n. 2058 e connessi di riforma previdenziale, ricordando che le proposte contenute nella delega al Governo intervengono nella lunga transizione prevista dalla riforma Dini per mitigare gli effetti negativi sulle giovani generazioni di lavoratori del passaggio da un sistema pensionistico integralmente pubblico ad un sistema misto nel quale gioca un ruolo rilevante la previdenza complementare, che va adeguatamente consolidata, soprattutto dal punto di vista finanziario. Inoltre, la riforma ha lo scopo di sanare lo squilibrio finanziario gravante sulla previdenza pubblica per stabilizzare l'incidenza percentuale della sua spesa sul prodotto interno lordo. Il seguito della discussione e stato rinviato alla seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 14:39 )



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