Mercoledì 16 Novembre 2005 - 900ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:16)

Con 170 voti a favore, 132 voti contrari e 3 astenuti il Senato ha approvato in seconda deliberazione il ddl n. 2544-D, recante modifiche alla Parte II della Costituzione, completando cosi l'iter di revisione previsto dall'articolo 138 della Costituzione. Tanto la maggioranza quanto l'opposizione hanno sottolineato l'opportunita che la riforma venga ora sottoposta al vaglio definitivo dei cittadini per mezzo di un referendum confermativo.

Hanno dichiarato il voto favorevole delle rispettive componenti i sen. Luigi Caruso (MIS), Lauro (CDL), Pirovano (Lega), D'Onofrio (UDC), Nania (AN) e Schifani (FI) alla riforma che amplia la sovranita popolare, garantendo che le decisioni assunte dai cittadini al momento delle elezioni vengano rispettate per l'intera legislatura e non tradite con ribaltoni e trasformismi, e che non produce alcun rischio di disgregazione in quanto la devoluzione di competenze alle Regioni non altera il complesso di garanzie poste dalla Costituzione a tutela dei diritti dei cittadini e si inserisce in un rafforzato quadro di difese dell'interesse nazionale.

Il sen. Del Pennino (PRI) ha annunciato voto favorevole pur giudicando inadeguato l'impianto riformatore proposto e riservandosi di valutare i miglioramenti che ne verranno proposti prima di esprimere la posizione dei repubblicani sul voto nel referendum.

Hanno invece dichiarato la ferma opposizione e rivolto un appello ai cittadini affinche si impediscano lo stravolgimento dei principi e dei valori della Costituzione i senatori a vita Scalfaro e Colombo ed i sen. Marino (Com), Formisano (IdV), Tommaso Sodano (Rifond), Dentamaro (Udeur), Marini (SDI), Falomi (Cant), Turroni (Verdi), Bordon (Margh) e Angius (DS). Gli intervenuti hanno ribadito le critiche di metodo e di merito all'azione riformatrice posta in essere unilateralmente dalla maggioranza, sottolineando i rischi, connessi alla devoluzione, di stravolgimento dei principi di uguaglianza e dell'universalita dei diritti e la profonda alterazione dei rapporti tra gli organi costituzionali a vantaggio del Capo del Governo e contro il ruolo ed i poteri del Parlamento e di tutti gli organi di garanzia, in primo luogo il Presidente della Repubblica.

Nel dichiarare il proprio voto contrario e ribadire il profondo dissenso ad ogni ipotesi di federalismo, il senatore Fisichella ha annunciato la sua uscita da Alleanza nazionale.

Nell'ambito del Gruppo delle autonomie, i senatori del Sudtiroler Volkspartei hanno preannunciato l'astensione, valutando positivamente, pur nella loro inadeguatezza, alcune delle modifiche introdotte, mentre i sen. Rollandin, Betta e Michelini hanno annunciato un voto contrario.

(La seduta è terminata alle ore 19:25 )



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