Martedì 19 Febbraio 2019 - 91ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:35)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 881 recante disposizioni in materia elettorale. Il testo passa alla Camera.

Nella seduta del 7 febbraio il relatore, sen. Garruti (M5S), ha illustrato il provvedimento e si è svolta la discussione generale.

La finalità del ddl è rendere neutra la normativa elettorale per le Camere rispetto al numero dei parlamentari per cui, eventuali modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione, non richiederanno specifici interventi. L'articolo 1 modifica il testo unico per l'elezione della Camera dei deputati, limitandosi ad individuare, per le diverse circoscrizioni per le quali la legge vigente indica il numero dei collegi uninominali, il rapporto frazionario la cui applicazione restituisce gli stessi numeri attualmente fissati. L'articolo 2 modifica il testo unico per l'elezione del Senato, mantenendo inalterato il sistema elettorale vigente e individuando, per le diverse circoscrizioni per le quali la legge indica il numero dei collegi uninominali, il rapporto la cui applicazione restituisce gli stessi valori numerici attualmente previsti. L'articolo 3 prevede una delega al Governo per la determinazione dei collegi uninominali e plurinominali, che può essere esercitata solo qualora, entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge, sia approvata la modifica costituzionale per la riduzione del numero dei componenti delle Camere.

Oggi, in replica, il relatore ha ribadito che il provvedimento rappresenta l'unica soluzione per rendere flessibile la legge elettorale rispetto al numero dei parlamentari. Ha quindi segnalato di avere presentato emendamenti per garantire le prerogative delle province autonome di Trento e Bolzano.

Il sen. Ferrari (PD) ha avanzato una proposta di non passaggio all'esame degli articoli, osservando che il ddl imprime alla legge elettorale una forte curvatura maggioritaria e, qualora fosse approvata la riduzione dei parlamentari, comporterebbe soglie di sbarramento al dieci per cento. A favore della proposta si sono pronunciati il sen. La Russa (FdI), che considera illogico un intervento sul sistema elettorale nella mera eventualità di una riforma che riduca il numero dei parlamentari, e la sen. Loredana De Petris (Misto-LeU), secondo la quale il ddl amplifica i difetti del meccanismo elettorale vigente. Respinta la proposta di non passare all'esame degli articoli, l'Assemblea ha approvato gli emendamenti del relatore 1.100, 2.100, 2.101 e 3.100. Hanno poi svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Durnwalder (Aut), Augussori (L-SP) e Grassi (M5S). I Gruppi di maggioranza hanno evidenziato l'approccio minimalista e la portata tecnica del ddl che, in vista della riduzione del numero dei parlamentari, si limita a correggere un difetto del Rosatellum, sostituendo i rapporti interi con i rapporti frazionati e rendendo esatta la proporzione dei seggi in ogni circoscrizione. Hanno annunciato voto contrario i sen. Loredana De Petris (Misto-LeU), Collina (PD) e Malan (FI). Misto-LeU ha criticato in particolare l'aumento della dimensione dei collegi, l'indeterminatezza dell'effetto del voto, la possibilità di pluricandidature, che indeboliscono la rappresentanza. Il PD ha ribadito la propria contrarietà alla riduzione del numero dei parlamentari e all'approvazione di norme elettorali che, sganciate da un disegno organico di riforma costituzionale, sviliscono il Parlamento. FI, sulla base di rilievi tecnici, ritiene che il ddl modifichi in realtà la natura del sistema elettorale, eliminando la quota proporzionale al Senato, creando una disomogeneità tra le Camere e indebolendo il radicamento territoriale degli eletti.

In apertura di seduta i sen. Marcucci (PD), Pichetto Fratin (FI) e Errani (Misto-LeU) hanno chiesto al Presidente di convocare la Conferenza dei Capigruppo, lamentando un ritardo nei lavori delle Commissioni imputabile alla dialettica interna alla maggioranza. Il Presidente, per valutare il prosieguo dei lavori, ha convocato alle ore 15 la Conferenza dei Capigruppo che ha approvato modifiche e integrazioni al calendario: l'esame del ddl sul reddito di cittadinanza inizierà lunedì 25 febbraio alle ore 10,30, ove concluso in Commissione. Questa settimana l'Aula terrà seduta solo per il question time di giovedì pomeriggio.

(La seduta è terminata alle ore 16:44 )



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