Giovedì 12 Luglio 2007 - 190ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha proseguito la discussione degli emendamenti al ddl n. 1447 di modifica dell'ordinamento giudiziario, nel testo proposto dalla Commissione giustizia.

L'esame condotto dai senatori nella seduta antimeridiana ha avuto per oggetto una parte dei subemendamenti proposti all'emendamento all'articolo 2 in tema di passaggio dei magistrati dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa, inizialmente presentato dal senatore Massimo Brutti (Ulivo) e da altri senatori, ritirato dai proponenti per consentire al Governo di ripresentarlo e fatto proprio anche dal senatore Calderoli (Lega). Il testo dell'articolo 2 approvato dalla Commissione consente il passaggio per non più di quattro volte nel corso della carriera del magistrato, con divieto però di permanenza nello stesso distretto o all'interno di altri distretti della stessa regione. L'emendamento consente invece la permanenza nel distretto (ma in ogni caso non nel circondario) solo al magistrato che chieda il passaggio a funzioni requirenti dopo aver svolto per cinque anni funzioni civili e del lavoro o al magistrato che passi dalle funzioni requirenti in sede penale a quelle giudicanti in una sezione che tratti esclusivamente affari civili e del lavoro. L'approvazione di un emendamento del senatore Manzione (Ulivo), sostenuto dall'opposizione ma non dal centrosinistra, ha esteso il divieto di permanenza, oltre che nello stesso circondario, anche nella stessa provincia. Questa votazione e le dichiarazioni del ministro Mastella e del senatore Formisano (IdV) che hanno preso atto della modifica apportata, per iniziativa di un senatore della maggioranza, ad un testo che rappresenta il punto di equilibrio faticosamente raggiunto tra le diverse istanze presenti nel centrosinistra sui temi in discussione, hanno dato il via ad una serie di interventi nei quali l'opposizione ha sottolineato le divisioni della coalizione di Governo e la sudditanza di alcuni settori della maggioranza alle decisioni dell'Associazione nazionale magistrati.

L'esame dei subemendamenti ha inoltre indotto l'opposizione a sollevare delle questioni di natura procedurale: la bocciatura del primo subemendamento, a firma del senatore Castelli (Lega), avrebbe dovuto comportare, secondo l'opposizione, la preclusione della prima parte dell'emendamento del Governo della quale riproduceva la sostanza; il presidente Marini ha invece ritenuto che il subemendamento Castelli introducesse una modifica sostanziale all'emendamento del Governo e che quindi la sua bocciatura non avesse conseguenze sulle votazioni successive. La polemica dell'opposizione sulle decisioni del Presidente ha investito i successivi passaggi dell'esame dei subemendamenti.

L'esame del provvedimento proseguirà nella seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 13:41 )



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