Mercoledì 11 Luglio 2007 - 189ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:35)

L'Assemblea ha proseguito la discussione degli emendamenti al disegno di legge n. 1447 di modifica dell'ordinamento giudiziario, nel testo proposto dalla Commissione giustizia. La discussione, molto accesa, ha avuto per oggetto l'articolo 2, recante modifiche al decreto legislativo n. 160 in tema di separazione delle funzioni, requisiti e criteri per l'attribuzione delle stesse, possibilità e modalità di passaggio dalle giudicanti alle requirenti e viceversa, valutazioni di professionalità per l'avanzamento in carriera dei magistrati e temporaneità delle funzioni direttive e semidirettive.

All'esito della votazione di una parte degli emendamenti all'articolo 2, il testo proposto dalla Commissione è rimasto sostanzialmente inalterato, fatte salve alcune modifiche di dettaglio. Sono stati accantonati gli emendamenti 2.121, sulla valutazione del servizio prestato nelle sedi disagiate, e 2.130 sull'attribuzione delle funzioni direttive e semidirettive.

Più rilevante è la modifica proposta dalla maggioranza in tema di passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa. Il testo approvato dalla Commissione consente tale passaggio per non più di quattro volte nel corso della carriera del magistrato, con divieto però di permanenza nello stesso distretto o all'interno di altri distretti della stessa regione. Un emendamento del senatore Massimo Brutti (Ulivo) e di altri senatori (che successivamente il presentatore ha ritirato ed il ministro Mastella ha fatto proprio), ferma restando la disciplina suddetta, consente però la permanenza nel distretto (ma non nel circondario) al magistrato che chieda il passaggio a funzioni requirenti dopo aver svolto per cinque anni funzioni civili e del lavoro, o al magistrato che passi dalle funzioni requirenti in sede penale a quelle giudicanti in una sezione che tratti esclusivamente affari civili e del lavoro. L'opposizione, secondo la quale questa previsione vanifica il timido tentativo del centrosinistra di accreditare una qualche differenziazione di funzioni e rappresenta un cedimento ai diktat dell'Associazione nazionale magistrati, ha chiesto la riapertura dei termini per la presentazione di proposte di modifiche all'emendamento fatto proprio dal Governo. La Presidenza ha quindi fissato alle ore 9,30 di domani il termine per la presentazione dei subemendamenti e stabilito che il testo verrà posto in votazione nel corso della seduta antimeridiana di giovedì 12.

All'inizio dei lavori, i senatori D'Ambrosio (Ulivo), Caruso (AN), Palma (FI), Fruscio (Lega) e D'Onofrio (UDC) hanno ricordato la figura dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata italiana di Michele Sindona, ucciso da un killer della mafia a Milano l'11 luglio 1979.

A fine seduta è intervenuto il senatore Garraffa (Ulivo), per segnalare che le intemperanze da lui manifestate nella seduta antimeridana nel corso dell'intervento del senatore Castelli erano motivate dalla protesta per l'evidente ricorso del centrodestra alla pratica dei pianisti nella votazione elettronica dell'articolo 1.

(La seduta è terminata alle ore 21:36 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina