Giovedì 30 Settembre 2004 - 663ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha discusso la mozione n. 287, illustrata dal sen. Montagnino (Margh) per il ripristino del reddito minimo di inserimento, introdotto nel 1998 in via sperimentale in 306 comuni selezionati in base ai dati ISTAT sugli indici di poverta o sottoscrittori dei patti territoriali approvati al 30 giugno 2000: la legge finanziaria per il 2004 ha infatti deciso di non prolungare tale esperienza, prevedendo in alternativa una partecipazione assai limitata al finanziamento delle Regioni che istituiscano il reddito di ultima istanza. A sostegno della proroga del reddito minimo di inserimento, che ha dimostrato la sua efficacia nel contrasto alla poverta ed all'esclusione sociale anche perche coordinato con strumenti di programmazione negoziata tesi a fornire possibilita di sviluppo e di incremento dell'occupazione, sono intervenuti i sen. Falomi (Misto), Marino (Com), Ripamonti (Verdi) e Battafarano (DS), che hanno chiesto in alternativa l'emanazione dei decreti necessari a definire le modalita di attuazione del reddito di ultima istanza e la previsione di risorse adeguate, che non possono essere garantite dalle Regioni, alle prese con grandi difficolta finanziarie. Il sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Grazia Sestini ha chiesto il ritiro della mozione, in attesa della presentazione del provvedimento fiscale collegato alla prossima finanziaria, che affrontera in modo specifico il tema degli incapienti. L'opposizione ha invece accolto la proposta del sen. Tofani (AN), il quale, riconoscendo l'esistenza del problema posto dalla mozione, ne ha chiesto il rinvio per dare modo al Governo di assumere le misure necessarie.

Successivamente il sen. Iovene (DS) ha illustrato la mozione n. 280 che chiede una moratoria sulla realizzazione di nuovi centri di permanenza temporanea e di assistenza (CPTA) per gli immigrati clandestini al fine di consentire l'avvio di una riflessione sull'efficacia, i costi e l'utilita di tali strutture, ma soprattutto sulla legittimita del trattenimento presso centri il cui approccio punitivo e detentivo pone seri problemi di rilevanza costituzionale dal punto di vista del rispetto dei diritti della persona. A sostegno della mozione sono intervenuti i sen. Pagliarulo (Com), Malabarba (Rifond), Falomi (Misto), De Petris (Verdi), Battisti (Margh) e Giovanni Battaglia (DS) i quali hanno sottolineato il fallimento delle politiche sull'immigrazione attuate dal Governo. Il sen. Stiffoni (Lega) ha contestato le affermazioni contenute nella mozione, citando in proposito le valutazioni contenute in un rapporto dell'organizzazione umanitaria "Medici senza frontiere". Il sottosegretario per l'interno D'Ali, nel respingere la definizione dei CPTA come luoghi di detenzione, ha confermato l'intenzione del Governo di crearne di nuovi e di procedere nei programmi di adeguamento di quelli esistenti e rimessa in funzione di alcune strutture precedentemente chiuse, come a Ragusa, al fine di ampliare la capienza e migliorare le condizioni di permanenza. Negata l'esistenza di pratiche di somministrazione di psicofarmaci agli ospiti dei centri e forniti dati sul numero dei rimpatri e sui costi, il sottosegretario D'Ali ha espresso parere contrario sulla mozione, che e stata respinta dalla maggioranza.

A margine della discussione, i sen. Turroni (Verdi), Giovanelli (DS) e Malabarba (Rifond) hanno comunicato il ritiro di quasi tutti gli emendamenti presentati dai loro Gruppi alla delega ambientale (ddl n. 1753-B) al fine di sottrarre al Governo, intenzionato a porre la questione di fiducia, l'alibi dell'ostruzionismo delle opposizioni.

(La seduta è terminata alle ore 12:53 )



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