Martedì 15 Giugno 2004 - 615ª Seduta pubblica ()

(La seduta ha inizio alle ore 17:17)

Il ministro degli affari esteri Frattini ha esposto al Senato le linee d'azione cui il Governo si ispirera nella riunione dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea dei prossimi 17 e 18 giugno, nel corso della quale la Presidenza di turno irlandese e intenzionata a presentare il progetto definitivo di Trattato costituzionale, i cui contorni definiscono un quadro meno ambizioso di quello per la cui approvazione si era a dicembre impegnata la Presidenza di turno italiana. In particolare, il Governo insistera per l'inserimento nel preambolo del richiamo alle comuni radici cristiane, per rafforzare l'autorevolezza e l'efficienza della Commissione superando l'ipotesi di garantire a regime la rappresentanza nella stessa di tutti i Paesi membri, per diminuire i poteri di veto, contrastando in primo luogo la previsione di minoranze di blocco delle decisioni comuni, ma anche la prospettata estensione delle materie escluse dal voto a maggioranza del Consiglio: a tale proposito, il Governo insistera per la previsione di forme definite di cooperazione rafforzata tra i Paesi interessati all'adozione di politiche comuni in talune materie. Il Ministro ha assicurato che l'Italia si adoperera con pragmatismo per giungere a risultati che garantiscano l'efficienza e la capacita delle istituzioni europee di rispondere alle richieste dei cittadini, per affermare una visione non meramente burocratica del Trattato costituzionale e per mantenere lo spirito di partecipazione democratica e di trasparenza che aveva caratterizzato i lavori della Convenzione, nella consapevolezza tuttavia che un insuccesso della prossima Conferenza intergoventativa potrebbe determinare il definitivo tramonto di ogni ipotesi di Trattato costituzionale.

Nel dibattito seguente, l'impostazione indicata dal ministro Frattini e stata sostanzialmente condivisa: numerosi intervenuti hanno espresso rammarico e amarezza per il rischio che prevalgano soluzioni di compromesso peggiorative rispetto a quelle, da taluni gia ritenute insufficienti, discusse nella precedente Conferenza intergovernativa ed incoraggiato il Governo a difendere e sviluppare i risultati raggiunti dalla Convenzione, come richiesto dal Senato nella risoluzione approvata a larghissima maggioranza il 2 luglio 2003. Posizioni distinte sono emerse sulla questione del riferimento alle radici cristiane dell'Europa, cui la sinistra ha contrapposto il principio della laicita delle istituzioni politiche nazionali ed europee. L'opposizione ha anche invitato il Governo all'assunzione di posizioni piu coerenti in tema di politica estera comune e di cooperazione giudiziaria in materia penale.

(La seduta è terminata alle ore 20:08 )



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