Giovedì 29 Gennaio 2004 - 526ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 15:30)

Anche la seduta pomeridiana è stata dedicata dall'Assemblea al seguito della discussione generale sul ddl n. 2544 e sui ddl connessi, di riforma dell'ordinamento della Repubblica.

Per l'opposizione, il sen D'Amico (Margh) ha rilevato che, nelle modalità proposte, il potere di scioglimento della Camera si tradurrà in uno strumento di ricatto delle forze minori della coalizione e la ripartizione di competenze legislative favorirà il consociativismo ed il trasformismo, mentre il sen Passigli (DS), visti i limiti dell'attuale sistema elettorale, ne ha ipotizzato modifiche volte a conseguire la maggiore coesione della coalizione vincente come alternativa ad un rafforzamento dei poteri del premier non compensato da un efficace sistema di contrappesi ed anzi aggravato dallo smantellamento del sistema di garanzie che fa capo al Presidente della Repubblica ed alla Corte costituzionale. La senatrice Dentamaro (AP-Udeur) ha difeso l'impianto alternativo proposto dalla bozza Amato, che coniuga autonomismo e garantismo, democraticità e funzionalità delle istituzioni ed il sen Pagliarulo (Com) ha ribadito i rischi di rottura della coesione sociale connessi ai progetti di devoluzione, sottolineando come le priorità dell'agenda politica del Governo (riforma della giustizia e revisione costituzionale) trascurino i problemi reali del Paese e siano finalizzate al mantenimento del potere da parte dell'attuale maggioranza. Fortemente critici anche gli accenti dei sen Turroni e De Petris (Verdi), i quali hanno segnalato la pesante riduzione delle prerogative parlamentari, il pieno controllo del Governo sulla maggioranza e l'ampliamento dei poteri di quest'ultima rispetto alla minoranza, nonché la contraddizione tra le previsioni costituzionali a tutela delle pari opportunità di accesso alle cariche elettive e i criteri di eleggibilità al Senato federale che scoraggiano la partecipazione femminile.

Per la maggioranza, il sen Brignone (Lega) ha difeso il punto di equilibrio raggiunto dalla maggioranza che, pur non realizzando un effettivo federalismo, rafforza adeguatamente le autonomie e migliora l'efficienza del sistema, mentre il sen Ciccanti (UDC) ha sottolineato la rilevanza, dal punto di vista della partecipazione democratica, del patto di legislatura con gli elettori posto a base del nuovo ruolo attribuito al Capo del Governo, segnalando al contempo la necessità di salvaguardare la competenza bicamerale paritaria sulle leggi di bilancio e finanziaria e la gestione unitaria della politica economico-finanziaria.

Gli ultimi interventi in discussione generale verranno svolti nella seduta antimeridiana di martedì 3 febbraio, a partire dalle ore 10.

(La seduta è terminata alle ore 18:22 )



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