Introduzione alla X Legislatura

2 luglio 1987 - 22 aprile 1992

Presidenti della Repubblica

  • Francesco Cossiga (dal 3 luglio 1985 al 28 aprile 1992)
  • Oscar Luigi Scalfaro (dal 28 maggio 1992 al 15 maggio 1999)

Presidente del Senato

I Governi

I principali eventi della Legislatura

Il 14 giugno 1987 si tengono le elezioni politiche anticipate, che registrano un aumento per Dc e Psi e un forte calo per il Pci.

Il 2 luglio 1987 Giovanni Spadolini viene eletto Presidente del Senato.
Discorso di insediamento nel resoconto della seduta n. 1 del 2 luglio 1987 »

Il 29 luglio Giovanni Goria presiede un governo pentapartito (Dc-Psi-Pri-Psdi-Pli). Per due volte (il 15 novembre e il 10 febbraio 1988) il governo Goria si dimette e il Presidente della Repubblica respinge le dimissioni, che divengono definitive l'11 marzo, in seguito alle quali il 13 aprile Ciriaco De Mita forma un nuovo esecutivo pentapartito. Il 22 maggio muore Giorgio Almirante, fondatore del Msi e suo segretario per lungo tempo, mentre l'11 giugno viene a mancare Giuseppe Saragat. Il 13 giugno Natta si dimette da segretario del Pci; gli succede Achille Occhetto.

L'8 novembre 1987 si svolgono i referendum per l'abrograzione di alcune leggi. Alla consultazione referendaria partecipano il 65,1% degli aventi diritto. La proposta per l'abrogazione delle norme limitative della responsabilità civile dei giudici (articoli 55, 56 e 74 del Codice di procedura civile approvato con Regio decreto 28 ottobre 1940, n. 1443) viene accolta con l'80,2% di voti favorevoli; quella per l'abrogazione della Commissione inquirente dei reati dei ministeri (legge 10 maggio 1978, n. 170) viene accolta con l'85,0% di voti favorevoli; quella per l'erogazione dei contributi agli enti locali per la presenza di centrali nucleari (legge 10 gennaio 1983, n. 8) viene accolta con il 79,7% di voti favorevoli.

Il 19 maggio 1989 il governo De Mita rassegna le dimissioni, ma il Capo dello Stato riaffida l'incarico allo stesso uomo politico , che il 6 luglio rinuncia definitivamente. Il 22 luglio Giulio Andreotti forma un nuovo governo, sempre secondo la formula del pentapartito.

Il 24 febbraio 1990 muore a Roma, all'età di 94 anni, Sandro Pertini.
Alle amministrative del del 6-7 maggio si registra una avanzata dei movimenti leghisti. Il 10 ottobre il segretario Achille Occhetto sancisce il cambio di nome del partito da Pci a Pds. Lo stesso giorno vengono trovati manoscritti di Aldo Moro stilati durante il rapimento contenenti drammatiche lettere a esponenti politici del tempo.
Il 18 ottobre scoppia il caso "Gladio", con l'accertamento dell'esistenza di un'organizzazione clandestina volta a contrastare il comunismo internazionale.

Dopo il congresso del nuovo Pds (31 gennaio 1991), le forze che non si riconoscono nella nuova linea creano il Movimento per la Rifondazione comunista. In aprile nasce il settimo governo Andreotti. Con il referendum del 9 e 10 giugno viene introdotta nella legge elettorale la preferenza unica all'interno di una singola lista per l'elezione alla Camera dei Deputati (D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361).

Il 17 febbaio 1992, a Milano, Mario Chiesa viene colto in flagranza di reato mentre intasca una tangente: è l'inizio dell'inchiesta "Mani pulite". Il 12 marzo a Palermo viene assassinato l'europarlamentare Dc Salvo Lima. Il 23 maggio Giovanni Falcone viene ucciso insieme alla moglie e tre agenti della scorta in seguito ad una esplosione causata da 100 chili di tritolo sull'autostrada nei pressi di Capaci, e il 19 luglio un'autobomba uccide Paolo Borsellino, anch'egli magistrato, insieme a cinque uomini della scorta.
Nel maggio 1992, Oscar Luigi Scalfaro è eletto presidente della Repubblica.



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