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Senato della Repubblica
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MATTEUCCI Carlo

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:06/20/1811
Luogo di nascita:Forlì - oggi Forlì-Cesena
Data del decesso:25/06/1868
Luogo di decesso:Ardenza, Livorno
Padre:Vincenzo
Madre:[FOLF]I [Chiara]
Nobile al momento della nomina:No
Coniuge:YOUNG Robinia
Titoli di studio:Laurea in scienze matematiche e fisiche
Presso: (1) Università di Bologna
(2) Scuola politecnica di Parigi
Professione:Docente universitario
Carriera:Professore di Fisica all'Università di Bologna, poi di Ravenna
Professore di Fisica all'Università di Pisa (1840)
Professore emerito dell'Università di Pisa (11 febbraio 1864)
Cariche politico - amministrative:Segretario del Senato (Toscana) (1848-1849)
Membro del Senato (Toscana)
Cariche e titoli: Cofondatore della rivista "Il Cimento" (1843)
Cofondatore del periodico "Nuovo cimento" (1855)
Membro della Consulta di Stato (Toscana) (1859)
Fondatore dell'Istituto tecnico superiore di Milano (13 novembre 1862)
Fondatore del Museo di archeologia e numismatica
Direttore del Museo di fisica e di storia naturale dell'Istituto di studi superiori di Firenze (20 maggio 1865)
Direttore del Gabinetto di fisica sperimentale dell'Università di Pisa
Direttore dei Telegrafi elettrici (Granducato di Toscana)
Ispettore generale dei telegrafi
Vicepresidente del consiglio d'amministrazione dei telegrafi elettrici dello Stato
Vicepresidente del consiglio tecnico-amministrativo della Direzione generale dei telegrafi
Vicepresidente del Consiglio superiore della pubblica istruzione (6 novembre 1864-26 dicembre 1866) (20 ottobre 1867-18 marzo 1868)
Membro della Società, poi Accademia, italiana delle scienze, detta dei XL (1840)
Presidente della Società, poi Accademia, italiana delle scienze, detta dei XL (27 agosto 1866-1868)
Socio corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (8 agosto 1844)
Membro della Società di economia politica di Torino (1860-1866)
Socio dell'Accademia delle scienze, lettere e arti di Modena (1860)
Socio nazionale dell'Accademia delle scienze di Torino (6 gennaio 1861)
Socio corrispondente della Società reale di Napoli (1° dicembre 1863)
Socio ordinario della Società reale di Napoli (3 maggio 1864)
Socio dell'Accademia toscana d'arti e manifatture
Socio corrispondente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti
Socio della Società geografica italiana (1867)
Socio fondatore del Club alpino italiano

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:03/18/1860
Categoria:20 Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria
Relatore:Giovanni Plana
Convalida:23/05/1860
Giuramento:02/04/1860
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare

.:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 agosto 1859
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 21 maggio 1865
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 24 giugno 1860
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 22 aprile 1868
Cavaliere dell'Ordine di S. Giuseppe (Granducato di Toscana)
Cavaliere dell'Ordine di S. Stefano
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
Commendatore della Legion d'onore di Francia


.:: Governo ::.

Governo:Ministro della pubblica istruzione (31 marzo-7 dicembre 1862)

.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Signori Senatori.
L’altro giorno v’annunciai appena la triste notizia della morte del Senatore Carlo Matteucci, che in quell’istante mi apportava il telegrafo, né potei aggiungere parola alcuna, ché il momento non si prestava, ed a dire il vero la funesta notizia mi avrebbe impedita la parola. Supplirò brevemente adesso.
Nacque il Senatore Matteucci a Forlì il 20 giugno 1811. Fece i suoi studi a Bologna ove ottenne a 19 anni la laurea nelle scienze matematiche. Essendosi specialmente dedicato alla fisica, il primo suo lavoro fu sull’elettricismo della torpedine. Si portò a Parigi ove stette due anni, ed ivi fu caro in special modo al celebre Arago. Fu professore a Forlì, poi chiamato a Pisa. Non abbandonando i suoi studi, gli avvenimenti del 1848 lo attirarono nel vortice della politica, amante come egli era della patria italiana. Inviato pel Gran-Duca di Toscana presso S.M. Carlo Alberto ed il Governo provvisorio di Lombardia, posso rendere testimonianza che l’opera sua fu utile in qualche momento difficile. Fu membro della Consulta di Toscana. Continuò quindi gli studi suoi prediletti e si fece conoscere sempre più mediante dotte pubblicazioni.
Nel 1860 la politica lo attrasse novellamente, e fu dappoi Senatore, e tenne per qualche tempo il portafoglio della Pubblica Istruzione. Che se non tutti i provvedimenti da lui dati ottennero il voto di persone di tali materie conoscenti, nullameno in tutte le disposizioni da lui emesse campeggia l’animo retto, lo spirito intelligente e l’amore vivo di dare agli studi patrii rilievo. E questo intendimento pure lo accompagnava nella carica di Vice-Presidente del Consiglio superiore d’Istruzione Pubblica. Egli era uomo affabile e di facile conversare: quale insegnante dotato di un dono didattico speciale, sicché sapeva rendere facile all’intelligenza eziandio cognizioni talvolta astruse. Cittadino amante della patria, religioso, benevolente. E quanti lo conobbero l’apprezzarono, anzi l’amarono. Personaggio di tanto merito venne associato alle più illustri Accademie, quali quelle di Londra e di Francia, e altre molte, e della Società nostra dei XL fu Presidente; insignito di ordini cavallereschi e nazionali e stranieri. Ci fu rapito troppo presto; egli avrebbe potuto fare ancora molto, quantunque molto abbia fatto, massime nell’elettro-fisiologia, alla quale in particolare modo erasi dedicato.
Compiva appena il 57o anno il 20 di questo mese, morì il 25.
La memoria del Senatore Matteucci rimarrà perenne nel mondo scientifico, perché lascia dietro sé i dotti frutti de’ suoi studi, in noi per la reminiscenza delle qualità esimie che lo distinsero, e pel dolore d’avere così presto perduto un tanto benemerito collega.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 giugno 1868.

Attività 1419_Matteucci_IndiciAP.pdf