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Senato della Repubblica
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CIPPICO Antonio

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:03/20/1877
Luogo di nascita:ZARA - oggi (Croazia)
Data del decesso:17/01/1935
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Venanzio, sostituto procuratore di Stato
Madre:SALGHETTI-DRIOLI Maria Carolina
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Titoli nobiliariConte
Coniuge:Margot
Figli: Aldo
Tristan
Fratelli:Cippico Pezzoli Maria
Luogo di residenza:LONDRA (Regno Unito)
Altra residenza:ROMA
Indirizzo:Via Vincenzo Bellini, 20
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Conseguiti nel:1901
Presso:Università di Vienna
Professione:Docente universitario
Carriera:Professore ordinario di Letteratura italiana all'Università di Londra (1911-1928)
Cariche e titoli: Socio della Royal Literary Society
Fondatore e direttore della rivista "Archivio storico per la Dalmazia" (1925)
Delegato del Governo italiano all'Assemblea della società delle nazioni (1925-1928)
Presidente della Giunta d'arte dello Stato
Socio onorario della Società dalmata di storia patria (1926)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:04/19/1923
Categoria:20 Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria
Relatore:Fabrizio Colonna
Convalida:31/05/1923
Giuramento:31/05/1923

    .:: Onorificenze ::.

Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 31 dicembre 1925

    .:: Servizi bellici ::.

Periodo:1915-1918 I guerra mondiale
Volontario:SI
Decorazioni:Croce al merito di guerra


    .:: Senato del Regno ::.

Commissioni:Membro della Commissione per l'esame dei Patti Lateranensi (16 maggio 1929) Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (27 dicembre 1929-19 gennaio 1934), (1° maggio 1934-17 gennaio 1935)) Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge per la conversione dei decreti-legge (1° maggio 1934-17 gennaio 1935)


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Luigi Federzoni, Presidente
      "PRESIDENTE. Ancora numerose e gravi perdite hanno colpito il Senato durante l'interruzione delle sue sedute.
      [...]
      Il conte Antonio Cippico, zaratino, di antica famiglia di Traù, che aveva dato a San Marco insigni condottieri e magistrati, era stato uno dei più animosi pionieri dell'irredentismo adriatico. Poeta e umanista, con una formazione letteraria che gli aveva lasciato fin nell'espressione qualche impronta della scuola stilistica tommaseiana, si era segnalato giovanissimo fra gli scrittori del Marzocco, con alcune liriche notevoli per certa loro fantastica e preziosa delicatezza, le quali fecero ben presagire del suo ingegno. Egli possedeva profondamente, oltre che le classiche, le principali letterature straniere, e in particolare modo l'inglese; aveva insegnato all'Università di Londra, per parecchi anni, letteratura italiana, con molto onore e con profitto della diffusione della nostra cultura nel mondo britannico. Vivendo e lavorando lungamente all'estero, egli onorò sempre con la dignità della vita e con la preclara attività il nome italiano. Era la sua una tempra morale nobilissima, fatta di lealtà cavalleresca e di limpido idealismo. Scoppiata la guerra, si era arruolato volontario in fanteria, compiendo bravamente il dover suo. Dopo l'armistizio si era gettato con ansioso fervore nella lotta per le rivendicazioni adriatiche; era fascista dal 1920, convinto, operoso, militante.
      Nominato senatore per la categoria dei benemeriti della Patria nel 1923, aveva preso parte attiva alle discussioni della nostra Assemblea, pronunziando discorsi importanti specialmente su questioni d'arte e di politica internazionale.
      Aveva fondato e diresse fino all'ultimo un periodico molto interessante e significativo L'archivio storico per la Dalmazia, raccolta mirabile di documenti, di testimonianze e di informazioni originali sulla gloriosa civiltà latina e veneta della regione, madre di nobilissimi spiriti, della quale Antonio Cippico fu, per la mente e il carattere morale, non ultimo vanto.
      MUSSOLINI, Capo del Governo. Il Governo si associa alle nobili parole di rimpianto che in memoria dei senatori scomparsi sono state pronunciate dll'illustre Presidente di questa Assemblea".

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 18 marzo 1935.