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Senato della Repubblica
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LUCIANI Matteo

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:01/23/1812
Luogo di nascita:SALERNO
Data del decesso:11/09/1888
Luogo di decesso:NAPOLI
Padre:Gregorio
Fratelli:Pietro, filosofo
Professione:Medico
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Salerno (6 gennaio 1862-24 gennaio 1874) (16 febbraio 1879-19 settembre 1882) (31 marzo 1884-28 giugno 1886)
Presidente del Consiglio provinciale di Salerno (1867-1873)
Cariche amministrative:Consigliere provinciale di Salerno
Cariche e titoli: Vicepresidente del Consiglio sanitario provinciale di Salerno
Vicepresidente della Società economica di Salerno

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:11/26/1884
Categoria:16 I membri dei Consigli di divisione
dopo tre elezioni alla loro Presidenza
Relatore:Francesco Ghiglieri
Convalida:13/12/1884
Giuramento:19/06/1885

    .:: Onorificenze ::.

Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 20 febbraio 1881


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Domenico Farini, Presidente

    Signori senatori! È mio dovere, e pietoso ufficio ad un tempo, ricordare quei colleghi nostri che passarono di vita dalla scorsa estate ad oggi: i senatori Vegezzi, Morandini, Luciani, Correnti, Di Robilant, Di Castagnetto. [...]
    Il 26 novembre 1812 nacque in Salerno Matteo Luciani, il quale, seguendo le orme paterne, fu medico nella sua città, assai riputato.
    L'epidemia colerica che, nel 1837, menò gran strage e percosse di terrore il Mezzodì, per novità e fierezza letale, combatté il Luciani al capezzale dei suoi concittadini, sempre inteso, in quella come nelle epidemie che seguirono, a soccorrere, con abnegazione costante, gli infermi corpi; a sollevare coll'esempio gli spiriti depressi; a sbugiardare le superstizioni; a vincere i pregiudizi.
    Dalla gratitudine paesana levato alto nella pubblica stima, egli, costituito il Regno d'Italia, il cui avvento aveva aiutato di consiglio, di danaro, di opera, fu, per ben diciotto anni, sindaco della città natale.
    Tutto ad essa, ne volle il rinnovamento; e lo procacciò con fermezza, rimuovendo gli ostacoli, spezzando le resistenze, non curando la malvolenza.
    Nell'azienda del comune, in quella della provincia, al cui Consiglio presiedette lungamente, si svolsero la maravigliosa operosità e tenacia di questo benemerito, cui la grave età e la salute malandata non consentirono di prendere parte ai lavorii questa Assemblea, alla quale apparteneva dal 26 novembre 1884.
    Morì il 16 settembre passato in Napoli. La sua salma e la sua memoria furono dai concittadini con grandi segni di lutto e di onore accompagnate e lodate.
    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il signor ministro guardasigilli.
    ZANARDELLI, ministro di grazia e giustizia. A nome del Ministero sento il dovere di associarmi ai sentimenti espressi con tanta verità, con tanta nobiltà, con tanta esattezza dal nostro illustre Presidente e dagli onorevoli senatori che degnamente fecero eco alle sue parole.
    Non io saprei aggiungere novella fronda a quella splendida corona, di meritati elogi che il Senato ha dedicati alla memoria di questi uomini insigni. [...]
    E, come il Correnti in Lombardia, il Morandini in Toscana, così Matteo Luciani nelle provincie del Mezzogiorno fu fra i più costanti e pertinaci, in mezzo alle prigioni, alle persecuzioni della tirannide borbonica, a tener vivo il sacro fuoco della libertà. [...]
    Signori, noi tutti in questo recinto sentiamo profondamente con unanime rimpianto come questi uomini, gli egregi spiriti i quali in questi ultimi mesi furono rapiti al Senato, contribuirono a quei solenni ed immortali avvenimenti che dopo tanti secoli di divisioni e di servaggio diedero agli italiani una patria. (Bene, benissimo).

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 8 novembre 1888.

Note:Secondo altra fonte risulta nato il 26 novembre 1812.

Attività 1301_Luciani_Matteo_IndiciAP.pdf