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BOTTINI Enrico

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:09/07/1835
Luogo di nascita:STRADELLA (Pavia)
Data del decesso:11/03/1903
Luogo di decesso:SANREMO (Porto Maurizio) - oggi (Imperia)
Padre:Vincenzo
Madre:LONGHI Antonia
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:PERONCINI COLOMBETTI Maria
Luogo di residenza:Sanremo
Indirizzo:Strada Berigo, 41
Titoli di studio:Laurea in medicina
Presso:Università di Torino
Professione:Docente universitario
Altre professioni:Medico
Carriera:Professore incaricato di Anatomia chirurgica all'Università di Pavia (1863-1865)
Chirurgo primario e professore di Ostetricia all'Ospedale maggiore della Carità di Novara (1865-1877)
Professore ordinario di Clinica e medicina operatoria all'Università di Pavia (1877-11 marzo 1903)
Cariche e titoli: Direttore del Museo Porta di anatomia e patologia chirurgica dell'Università di Pavia
Membro ordinario del Consiglio sanitario provinciale di Novara
Membro del Consiglio sanitario provinciale di Porto Maurizio
Socio ordinario residente dell'Accademia di medicina di Torino

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:11/20/1891
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Francesco Ghiglieri
Convalida:05/04/1892
Giuramento:04/05/1892

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 6 giugno 1867
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XVI
Pavia II
23-5-1886
Sinistra - Democratico costituzionale


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Giuseppe Saracco, Presidente

      Signori senatori.
      Anche oggi tristi notizie vi reco. [...]
      Nel domani 11 marzo si spegneva in San Remo la vita di un altro collega, il prof. Enrico Bottini, nato a Stradella nel settembre 1835.
      Quando morì Agostino Depretis, di lui conterraneo, gli elettori politici di Stradella conferirono al Bottini il mandato di rappresentarli nella Camera dei deputati, ma indi a breve tempo, cioè nel novembre 1891, la Maestà del Re lo elevò alla dignità di senatore.
      L'egregio collega non prese molta parte ai lavori del Senato, ma raccolse meritata fama nel campo della scienza, quale professore di clinica operativa presso l'Università di Pavia, e specialmente nella qualità di chirurgo operatore, che gli procacciò onori e ricchezze.
      Al collega ed allo scienziato insigne io mando in nome vostro l'estremo saluto. (Approvazioni).
      DEL GIUDICE. Domando la parola.
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
      DEL GIUDICE. Alla nobile commemorazione del nostro Presidente, sia concesso, a me, che fui collega per 25 anni di Enrico Bottini nell'Università di Pavia, di aggiungere una parola di rimpianto.
      Il Bottini ha un titolo di speciale benemerenza verso l'Università di Pavia ed è che egli quando successe alla cattedra chirurgica al celebre Luigi Porta, seppe mantenere così splendida la cattedra e così operoso e fecondo l'istituto, alla cui direzione era preposto, da farlo considerare da tutti un degno successore di quel grande. Il Bottini seppe trasformare la clinica operativa in modo da renderla rispondente in tutto all'esigenze della scienza e della pratica, giacché appunto nel momento in cui egli saliva alla cattedra e dirigeva l'istituto clinico di Pavia, s'introducevano i nuovi metodi antisettici che tanto progresso fecero conseguire alla chirurgia.
      Il Bottini nella pienezza della sua maturità ha spiegato tutta l'operosità sua nell'ateneo di Pavia, dove lasciò traccia luminosa ed esempio di attività che mi auguro non andrà perduta per i suoi successori. (Benissimo).
      TODARO. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      TODARO. Anch'io mi associo alle nobili parole espresse dal nostro Presidente ed a quanto ha detto testé il senatore Del Giudice per onorare la memoria di Enrico Bottini, aggiungendo soltanto questo: che egli sorse in un momento in cui la chirurgia italiana non era in grande auge come ai nostri giorni, e fu lui uno dei primi a tenere alto il decoro e l'onore di questa scienza. Sia gloria a lui ed al suo nome venerato, che lascia nella storia della chirurgia un'orma perenne di attività e di valore. (Bene). [...]
      BACCELLI G., ministro di agricoltura, industria e commercio. Domando la parola.
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
      BACCELLI G., ministro di agricoltura, industria e commercio. Non essendovi altri su questo banco che avrebbero potuto, assai più degnamente di me, commemorare così nobili intelletti dolorosamente estinti, io faccio plauso alle parole dell'illustre Presidente che sono state tanto alte quanto amorose. A me poi spetta di dire una parola sola per un collega che ha lasciato di sé così grande memoria, il professore Enrico Bottini, di cui ha già tracciata luminosamente la vita altro degnissimo senatore, insieme al professore Todaro.
      Fortunato testimone del valore di questo insigne uomo, lo vidi sui campi della chirurgia italiana volare come aquila vola. Cuor d'oro, intelletto di primo ordine, lasciò nell'intero paese così largo rimpianto di sé, come degnamente glielo ha tributato il Senato. (Benissimo).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 18 marzo 1903.


Attività 0321_Bottini_IndiciAP.pdf