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Senato della Repubblica
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BESANA Alessandro

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:11/25/1814
Luogo di nascita:MILANO
Data del decesso:05/08/1897
Luogo di decesso:PARRAVICINO (Como) - oggi ERBA (Como)
Padre:Felice
Madre:CIANI Giulia
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:PRINETTI Emilia
Fratelli:Enrico
Parenti:BESANA Ignazio, avo paterno
BESANA TERESA MARELLI, ava paterna
Luogo di residenza:Milano
Indirizzo:Via Amedei 8
Professione:Possidente
Cariche amministrative:Consigliere comunale di Milano

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:03/13/1864
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Giovanni Lauzi
Convalida:20/04/1864
Giuramento:06/06/1864


    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
VII
Cantù
25-3- 1860*
Liberale moderato
Ballottaggio il 29 marzo 1869


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Andrea Guarneri, Vicepresidente

      L'egregio vicepresidente Cremona nonostante una leggiera indisposizione che lo travaglia, ha avuto il pensiero di redigere lui stesso le necrologie dei colleghi, che mancarono ai vivi nelle decorse vacanze.
      Prego uno degli onorevoli nostri segretari di avere la cortesia di leggerle; intanto propongo, e credo che il Senato vorrà associarsi a questa mia proposta, di inviare i nostri ringraziamenti all'egregio vicepresidente Cremona per la cortesia da lui addimostrata redigendo queste commemorazioni (Bene).
      Il senatore, segretario, CHIALA legge:.
      PRESIDENTE. Signori senatori! Nelle ore mattutine del 5 agosto u.s. moriva improvvisamente nella sua villa di Castelnuovo-Erba (Como) all'età di 83 anni il senatore Alessandro Besana.
      Era nato il 25 novembre 1814 in Milano da famiglia ricca e di molta riputazione. Cresciuto in ambiente liberale e patriottico, appartenne sino dalla gioventù alla schiera, sempre crescente di numero, di coloro che avevano in cima ai loro pensieri la cacciata dello straniero. Nel 1848 fu tra i primi volontari che inseguirono gli austriaci fuggenti da Milano dopo le memorabili giornate di marzo; e si trovò col valoroso capitano Simonetta alla prova del fuoco sotto le mura di Peschiera. Negli anni che corsero poi sino al 1859, si mantenne sempre fedele all'ideale dei patrioti: la redenzione d'Italia.
      Appena liberata la Lombardia, il collegio di Cantù lo elesse a suo rappresentante in Parlamento.
      Poco appresso, cioè nel marzo 1864 fu elevato alla dignità di senatore. Intervenne alle adunanze del Senato, sino a che glielo permise la salute divenuta poi malferma. Operoso ed intelligente nell'attendere all'agricoltura, ne promosse ed attuò i progressi, ed ebbe a cuore non solo gli interessi dei proprietari, ma ben anche quelli dei contadini, i quali lo ricambiarono sempre con affetto e gratitudine.
      In tutta la sua vita adempì ai doveri di cittadino con somma modestia e senza menarne vanto. Perciò egli morì forse ignorato dai più, non però da quelli che vissero nella sua intimità o a lui vicini e furono testimoni delle sue virtù. (Bene).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, del 30 novembre 1897.


Attività 0223_Besana_IndiciAP.pdf