Prosegue questa settimana, in Commissione Industria, l'esame del ddl n. 3110 relativo al decreto-legge liberalizzazioni. Martedì 31 gennaio il provvedimento ha iniziato il suo iter in Commissione con la relazione della sen. Vicari; è scaduto venerdì 10 febbraio il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno.
Lunedì 13 febbraio il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha scritto al Presidente della Commissione, senatore Cesare Cursi, invitandolo "ad esercitare una scrupolosa e rigorosissima valutazione dell'ammissibilità degli emendamenti sotto il profilo dell'attinenza al testo e alle finalità del provvedimento. Ciò al fine di vincolare strettamente il dibattito all'esame delle disposizioni oggetto del decreto, già in origine molto estese, ed evitare qualsiasi sconfinamento verso temi aggiuntivi ed estranei".
Lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la "definizione del limite massimo riferito al trattamento economico annuo omnicomprensivo dei pubblici dipendenti" (Atto Governo 439) è stato esaminato dalla Commissione Affari Costituzionali nella seduta pomeridiana di mercoledì 15 febbraio.
Il provvedimento dà attuazione alle norme contenute nel decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201 (cosiddetto "salva-Italia") e, all'articolo 3, fissa il limite massimo retributivo (c.d. "tetto") stabilendo che esso, incluse le indennità e le voci accessorie, non può superare il trattamento economico annuale complessivo spettante per la carica al Primo Presidente della Corte di Cassazione, pari nell'anno 2011 ad euro 304.951,95, prevedendo la riduzione automatica al limite massimo ove il trattamento sia superiore. Il tetto si applica anche al personale che riveste la carica di Presidente o di componente delle Autorità amministrative indipendenti.
La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi il 7 febbraio, ha approvato modifiche al calendario corrente e il calendario dei lavori fino al 23 febbraio.
Questa settimana verranno esaminati il decreto-legge in materia di proroga termini, le mozioni sulle agenzie di rating, sulla crisi del settore ippico e sulle accise dei carburanti nelle zone di confine. Ove concluso dalle Commissioni competenti, sarà altresì esaminato il decreto-legge recante proroga termini di missioni internazionali.
Nella settimana tra il 21 e il 23 febbraio, oltre all'eventuale seguito del decreto-legge in materia di proroga termini di missioni internazionali e delle mozioni non concluse, sarà discusso il decreto-legge in recante misure urgenti in materia ambientale.
L'Aula è impegnata nella discussione del ddl 3124 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, sulla proroga di termini previsti da disposizioni legislative, già approvato dalla Camera (cosiddetto "milleproroghe", scade il 27 febbraio). Sono stati presentati circa 600 emendamenti.
«Il decreto-legge milleproroghe - ha detto il relatore Malan - è un appuntamento fisso della nostra attività legislativa, una sorta di manutenzione che viene fatta su parecchi provvedimenti e diverse attività dello Stato e delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di fare degli aggiustamenti, che possono essere piccoli o più consistenti, su norme che andrebbero modificate, o forse a volte eliminate, ma che, come soluzione intermedia, vengono o posticipate o prorogate nella loro efficacia. Ad ogni modo è un'attività che risulta estremamente utile perché, anche se non ci sono norme che passeranno alla storia come riforme altisonanti ed epocali, si occupa di tanti piccoli provvedimenti che risolvono problemi relativi alla pubblica amministrazione, ma anche e soprattutto situazioni che riguardano cittadini, imprese, amministrazioni locali, ossia le varie attività del nostro Paese. A tale proposito, siamo riusciti ad introdurre degli interventi opportuni».
Il relatore Mercatali si è soffermato in particolare sulla situazione dei c.d. "lavoratori esodati individuali o collettivi". «Ci aspettavamo dal Governo - ha detto il sen. Mercatali - una maggiore apertura, perché in un percorso di questo tipo ci saranno molte situazioni da sanare e che genereranno dei contenziosi». La Commissione Bilancio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo ad "accompagnare" questi lavoratori nel loro percorso verso la pensione con interventi che in qualche modo supportino questo processo. «Non abbiamo ottenuto risultati precisi sul versante emendativo ha aggiunto il relatore - ma abbiamo ottenuto un importante impegno del Governo ad accompagnare queste categorie che in qualche modo si troveranno coinvolte o nel mezzo di questo processo di riforma in una situazione personale o collettiva in questo loro percorso verso la pensione e il superamento della posizione di esodati».
«Componente autorevole dell'Assemblea di Palazzo Madama dal 2001, si è sempre contraddistinto per l'impegno con il quale ha ricoperto il mandato nel corso di tre legislature, sia all'interno del proprio Gruppo di appartenenza, sia nel più ampio contesto dell'Istituzione parlamentare. Esponente di rilievo del Partito Democratico, il sen. Gasbarri ha dedicato la sua vita alla politica e all'impegno civile». Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, ricorda in una dichiarazione il sen. Mario Gasbarri, deceduto sabato scorso.
La camera ardente è stata allestita a Palazzo Madama - in Sala Caduti di Nassirya - ed è stata aperta per l'omaggio del pubblico fino alle ore 17,30 di lunedì 13 febbraio. La cerimonia funebre si è svolta martedì 14 febbraio, alle ore 10, presso il Tempietto Egizio del cimitero del Verano.