Si riunirà martedì 14 ottobre alle ore 11 la Giunta per il Regolamento, chiamata a una prima discussione sulle proposte che i Gruppi politici avanzeranno in merito alla riforma del Regolamento. La decisione di riunire la Giunta è stata annunciata in Aula dal Presidente Schifani nel corso della seduta pomeridiana del 7 ottobre. «E' notorio - ha detto il Presidente del Senato - che, negli ultimi anni di vita democratica del nostro Paese, il ricorso alla decretazione d'urgenza ha costituito - ahimè! - la prassi dell'azione degli Esecutivi che si sono succeduti, a causa della lungaggine dei lavori parlamentari in via ordinaria: una lungaggine che è determinata dai Regolamenti, non certo dai politici che si sono susseguiti. Ritengo, però, che - al segnale che ci è stato dato dagli elettori, di semplificazione del quadro politico - commetteremmo un errore se non rispondessimo da parte nostra con la semplificazione anche della procedura legislativa ordinaria: questo è il segnale che dovremmo rendere a quegli elettori che ci hanno chiesto la semplificazione della politica e del quadro politico.
«Ed ecco perché, in questa logica - ha detto ancora il Presidente Schifani -, vedo la soluzione in un ritorno alla riappropriazione del proprio ruolo da parte del Parlamento con la legislazione ordinaria e non d'urgenza, mediante l'esame immediato e tempestivo della riforma dei Regolamenti. Di questo mi sono fatto carico, convocando la Giunta per il Regolamento per la giornata di martedì prossimo alle ore 11, quando inizieremo a discutere le proposte di modifica del Regolamento presentate da maggioranza e opposizione che vanno in quella direzione: nel senso, cioè, di dare tempi certi all'attivazione del programma di un Esecutivo che è stato votato dagli elettori e all'espressione delle controproposte di un'opposizione che ha dritto di veder garantiti i propri tempi, per poter discutere le proprie proposte.
«A questo - ha proseguito il Presidente - si è accompagnata la richiesta dell'opposizione di una migliore riorganizzazione dei lavori di Aula e di Commissione, richiesta sulla quale ho aperto un confronto chiedendo a tutti i Capigruppo delle controproposte. Io mi auguro che sul tema della riapertura delle regole si possa iniziare, in Aula e in Giunta, un modello di confronto della politica che riporti una dialettica veramente politica e costruttiva sulle regole e quindi riesca a svelenire quel clima che fuori dal Palazzo sta caratterizzando i momenti di questa giornata politica. Mi auguro che sia il Parlamento il centro del confronto, il centro del dibattito della politica e che dal Parlamento arrivino al Paese segnali di momenti di sintesi che, quando si raggiungono, costituiscono sicuramente momenti di alta politica.
«Credo che il percorso sia stato tracciato. La Giunta per il Regolamento è stata convocata dal sottoscritto con l'intesa unanime di tutti i Capigruppo e mi auguro che quello della prossima settimana sia l'inizio di un percorso, in maniera tale che con la semplificazione condivisa dell'iter ordinario della formazione delle leggi si possa conseguentemente arrivare alla riduzione della decretazione di urgenza. Avremmo così fatto un favore al Parlamento - ha concluso il Presidente Schifani - e avremmo fatto un favore a una migliore efficienza della nostra democrazia parlamentare».
La Commissione Ambiente, mercoledì 8 ottobre, ha svolto le seguenti audizioni:
alle ore 14.30, in Ufficio di Presidenza, sul fenomeno della moria delle api, sono stati ascoltati i rappresentanti di Osservatorio nazionale miele, Istituto nazionale apicoltura, Federazione apicoltori italiani, Unione nazionale associazioni apicoltori italiani, Consorzio apicoltori italiani, Associazione nazionale apicoltori italiani, Associazione apicoltori professionisti italiani, Associazione italiana allevatori api regine;
alle ore 16 sono stati ascoltati i rappresentanti di Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori e Coldiretti e Legambiente.
Il senatore Ignazio Marino è stato nominato dal Presidente del Senato, Renato Schifani, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Tra i compiti della Commissione: valutare le dinamiche della spesa sanitaria regionale, anche al fine di verificare l'appropriatezza delle prestazioni e l'esistenza di eventuali sprechi; verificare lo stato di realizzazione delle reti dell'assistenza territoriale e domiciliare e la qualificazione dell'assistenza ospedaliera in direzione dell`alta specialità.
La Commissione verificherà inoltre lo stato di attuazione e il funzionamento della rete di emergenza-urgenza (118) e di tutta l'organizzazione ospedaliera di pronto soccorso e di rianimazione anche in relazione alle attività di trapianto d'organi.
«Credo che la Commissione d'inchiesta - ha detto il neopresidente Ignazio Marino - rappresenti un importante strumento di controllo per il nostro sistema sanitario caratterizzato da grandi diversità a livello regionale. Le verifiche e le indagini che saranno condotte permetteranno di portare alla luce le anomalie di alcuni sistemi regionali, anomalie che determinano, alla fine, disparità intollerabili per i cittadini i quali dovrebbero invece essere garantiti tutto allo stesso modo, come prevede la Costituzione. Mi auguro che con la collaborazione di tutti i membri della Commissione riusciremo ad indicare le situazioni che necessitano di essere denunciate ma soprattutto corrette. L'obiettivo è quello di difendere quel bene prezioso per tutti noi che è il nostro Servizio Sanitario Nazionale».
Come convenuto dal Presidente del Senato, Renato Schifani, e dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini, per dare seguito al monito del Capo dello Stato circa l'adempimento da parte delle Camere dei propri doveri istituzionali, si è svolta oggi, mercoledì 8 ottobre alle ore 11, una riunione congiunta delle Conferenze dei Presidenti di Gruppo dei due rami del Parlamento, al fine di esaminare la situazione determinatasi in merito all'elezione di un giudice della Corte Costituzionale e del Presidente della Commissione di vigilanza sulla Rai.
La riunione congiunta è riconvocata martedì 14 ottobre alle ore 10 per prendere atto del risultato dei contatti tra i Gruppi parlamentari. In caso di esito negativo, il Parlamento in seduta comune e la Commissione di Vigilanza sulla RAI saranno convocati quotidianamente e a oltranza per procedere ai rispettivi adempimenti.
Come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, viene confermata l'agenda dell'Aula per questa settimana. Oltre alla discussione di rendiconto e assestamento e della nota di aggiornamento al DPEF, è previsto l'esame del decreto sul sistema giuidiziario e di ratifiche.
Dal 14 ottobre saranno invece all'attenzione dell'Assemblea il ddl sulla partecipazione a missione UE in Georgia e a missioni internazionali e il decreto-legge su istruzione e università, se trasmesso dalla Camera. E' in calendario anche l'elezione di due senatori segretari, la discussione di mozioni e, per la seduta pomeridiana del 16 ottobre, un question time, con interrogazioni a risposta immediata.
Nella settimana successiva, nelle sedute del 21, 22 e 23 ottobre, è previsto il seguito degli argomenti non conclusi.
Mercoledì 8 ottobre alle ore 15 la Commissione Sanità porta avanti l'indagine conoscitiva trasporto infermi e reti emergenza con l'audizione di esperti.
Il Parlamento è stato convocato in seduta comune, per un'altra votazione relativa all'elezione di un Giudice della Corte Costituzionale, giovedì 9 ottobre 2008 alle ore 12,30, non essendo stata raggiunta la maggioranza prescritta nella seduta di giovedì 2 ottobre.
Il senatore Ignazio Marino è stato nominato dal Presidente del Senato, Renato Schifani, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Tra i compiti della Commissione: valutare le dinamiche della spesa sanitaria regionale, anche al fine di verificare l'appropriatezza delle prestazioni e l'esistenza di eventuali sprechi; verificare lo stato di realizzazione delle reti dell'assistenza territoriale e domiciliare e la qualificazione dell'assistenza ospedaliera in direzione dell`alta specialità.
La Commissione verificherà inoltre lo stato di attuazione e il funzionamento della rete di emergenza-urgenza (118) e di tutta l'organizzazione ospedaliera di pronto soccorso e di rianimazione anche in relazione alle attività di trapianto d'organi.
«Credo che la Commissione d'inchiesta - ha detto il neopresidente Ignazio Marino - rappresenti un importante strumento di controllo per il nostro sistema sanitario caratterizzato da grandi diversità a livello regionale. Le verifiche e le indagini che saranno condotte permetteranno di portare alla luce le anomalie di alcuni sistemi regionali, anomalie che determinano, alla fine, disparità intollerabili per i cittadini i quali dovrebbero invece essere garantiti tutto allo stesso modo, come prevede la Costituzione. Mi auguro che con la collaborazione di tutti i membri della Commissione riusciremo ad indicare le situazioni che necessitano di essere denunciate ma soprattutto corrette. L'obiettivo è quello di difendere quel bene prezioso per tutti noi che è il nostro Servizio Sanitario Nazionale».