Logo del Senato della Repubblica Italiana
Il Presidente: Comunicati

2019

Archivio - Listing Comunicati

Casellati sulle vittime del maltempo: "Questione ambientale sia priorità nell'agenda politica"

"Sono vicina ai familiari delle vittime e a quanti stanno subendo disagi in queste ore a causa dell' ennesima ondata di maltempo. L'inquinamento che sta determinando il cambiamento climatico a livello globale e la fragilità del nostro territorio sono due priorità non più rinviabili. La politica deve mettere al centro della sua agenda la questione ambientale e deve assumersi le proprie responsabilità. Una commissione sul dissesto idrogeologico da me proposta nei mesi scorsi potrebbe rivelarsi utile strumento per fare almeno una mappatura delle varie emergenze da affrontare sul territorio italiano. Si avrà così un quadro puntuale degli interventi più urgenti da realizzare in tempi rapidi e con gli strumenti più adeguati".
Lo ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati commentando le notizie sugli effetti dell'ondata di maltempo in alcune zone dell'Italia.

8 marzo. Casellati: "Sul rispetto delle donne c'è ancora tanto da fare"

«Il valore evocativo dell'8 marzo ci offre una sintesi suggestiva delle enormi difficoltà che la condizione femminile ha incontrato nel suo lungo percorso di affrancazione e affermazione». Lo ha affermato il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, stamattina a Padova nel corso del convegno "Non solo 8 marzo: l'empowerment delle donne e gli obiettivi dell'agenda 2030".

Il Presidente Casellati ha fatto inoltre presente: «Grazie a importanti interventi legislativi, oggi la leadership femminile nelle istituzioni, nelle imprese e più in generale nel mondo del lavoro, si sta affermando come una realtà solida e sempre più diffusa. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che per raggiungere tali prestigiosi traguardi, molte donne sono state spesso costrette ad affrontare un avversario sleale, che non si muove nel rispetto delle regole del confronto meritocratico. Un nemico rappresentato da quel pregiudizio, ormai anacronistico eppure ancora troppo diffuso nella collettività, che continua a considerare la donna in una posizione sociale più debole e vulnerabile rispetto all'uomo».
«Per sradicarlo dal tessuto sociale - ha proseguito - diventa necessario adottare nuove strategie, non necessariamente legislative: ai pregiudizi occorre infatti contrapporre la forza rivoluzionaria di una cultura saldamente legata al rispetto del ruolo delle donne e delle loro infinite potenzialità».

Il Presidente del Senato ha quindi dichiarato: «Proprio sulla base di questa consapevolezza, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha espressamente inserito la parità di genere tra gli obiettivi prioritari dell'Agenda 2030: un programma variegato che non riguarda solo le donne ma la lotta contro la fame e ogni forma di povertà, la completa affermazione dei diritti umani, il contrasto al cambiamento climatico e la tutela dell'ambiente, solo per citare alcuni degli obiettivi principali».
«Un programma inclusivo, in cui nessuno dev'essere lasciato indietro; predisposto nella consapevolezza dell'assoluta necessità di promuovere forme rinnovate e rinforzate di partenariato globale, in cui gli sforzi dei singoli possano trovare sostegno in un contesto internazionale responsabile e favorevole» ha concluso.

Il Presidente Casellati apre domani a Padova il convegno "Non solo 8 marzo"

Il Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati interverrà domani, in apertura dei lavori, al convegno "Non solo 8 marzo. L'empowerment delle donne e gli obiettivi dell'agenda 2030". Organizzato a Padova da Università degli Studi e Lions Club International, l'incontro comincerà alle ore 10 nell'Auditorium Giardino della Biodiversità.

CASELLATI: “MAI SMETTERE DI PROTEGGERE E RAFFORZARE LA DEMOCRAZIA”

Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati, presentando il documentario di Bruno Vespa "1948: l'anno che ha cambiato l'Italia", ha detto: "Cinquanta minuti di narrazione storica che condensano le sofferenze di un Paese distrutto dalla guerra e dalla dittatura, le speranze di un risorgimento civile che fino a poco tempo prima sembrava impensabile, e le disparità presenti tra le diverse aree della Penisola".

Uno dei principali fili conduttori del documentario, ha sottolineato il Presidente del Senato, è "l'italianità" come si è configurata all'indomani del Secondo conflitto mondiale: "Quel sentimento che ci accomuna e ci rende Nazione, quel naturale collante culturale costruito e consolidato nei secoli, più forte di ogni avversità, comprese le follie totalitarie, le atrocità della guerra, l'odio razziale e la privazione della libertà".

Il Presidente Casellati concludendo ha affermato che il documentario offre "materiale in grado di spiegare in maniera accurata come l'Italia fosse al centro di equilibri mondiali che segneranno i destini dell'umanità almeno fino alla caduta del Muro di Berlino".

Il Presidente Casellati all'anteprima di "1948. L'anno che cambiò l'Italia" di Bruno Vespa

Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati introdurrà, domani 20 febbraio, con un indirizzo di saluto la presentazione del documentario di Bruno Vespa "1948. L'anno che cambiò l'Italia". L'incontro, al quale seguirà la proiezione in anteprima del lavoro, è previsto alle 11.30 nella Sala Koch di Palazzo Madama.
Oltre all'autore e regista del documentario, saranno presenti il Presidente della Rai Marcello Foa, il Presidente di Rai Cinema Nicola Claudio e l'Amministratore Delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco.

MODALITÀ DI ACCREDITO STAMPA ALL'EVENTO
Le richieste di accredito da parte dei giornalisti dovranno essere inviate entro oggi per mail all'indirizzo: accrediti.stampa@senato.it
Le richieste di fotografi e operatori radio-tv devono contenere i dati anagrafici completi e gli estremi del documento d'identità. Per i giornalisti non iscritti all'Associazione Stampa Parlamentare è necessario indicare il numero di tesserino dell'Ordine dei Giornalisti.

Casellati: «Tempi lunghi nei processi, vera emergenza del nostro sistema giudiziario»

«Gli errori giudiziari sono un tema di stringente attualità per il nostro Paese: i numeri ci dicono che in Italia si verificano circa mille casi di ingiusta detenzione all'anno e non bisogna mai dimenticare che dietro a ogni singolo caso vi è un dramma umano: donne e uomini illegittimamente privati della propria libertà e la cui vita affettiva, sociale e lavorativa è stata fortemente pregiudicata».

Lo ha affermato stamattina il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario presso le Camere Penali di Padova.

Il Presidente Casellati ha dichiarato inoltre: «Ancora più allarmanti sono i dati relativi alla durata dei processi, che portano il nostro sistema giudiziario a risultare tra gli ultimi in Europa in termini di efficienza. Il mancato rispetto del precetto costituzionale della ragionevole durata del processo nuoce non solo all'imputato ma anche alle parti offese: vittime del reato tanto quanto di un sistema incapace di dare una risposta rapida alla loro legittima domanda di giustizia».

«Per uscire da questa situazione - ha concluso il Presidente del Senato - servono sicuramente interventi normativi, ma serve soprattutto investire nella giustizia: rafforzare gli organici dei magistrati e del personale amministrativo, specie nei territori più sguarniti e in sofferenza; approntare ed attuare un progetto di potenziamento delle strutture giudiziarie e, più in generale, lavorare sull'efficienza nella gestione dei processi».

Scomparsa Adriano Ossicini. Il cordoglio del Presidente Casellati

"Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Adriano Ossicini, un testimone diretto di tutti gli accadimenti che hanno attraversato il Paese a partire dalla prima metà del secolo scorso. Psicologo di fama internazionale, professore universitario, partigiano, intellettuale a tutto tondo, Ossicini fu senatore per sette legislature, ricoprendo anche la carica di vice Presidente.

Il tratto distintivo della sua azione, in tutti gli innumerevoli ambiti in cui ha servito il Paese, è stato certamente la naturale vocazione all'innovazione. Cofondatore del Movimento dei cattolici comunisti, a lui si devono l'apertura del primo Centro italiano di psicopedagogia e il primo corso di laurea in psicologia alla Sapienza.

Ministro della Famiglia e della Solidarietà sociale nel governo Dini, non cessò mai di dare il proprio contributo al dibattito politico, impegnandosi sempre in prima persona nell'ambito della formazione culturale e civile.

La sua memoria sarà perennemente legata al salvataggio di decine di ebrei durante i rastrellamenti di Roma del 1943, mostrando quel coraggio e quell'intelligenza che ne hanno poi caratterizzato l'intera esistenza".

Così il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati in una dichiarazione.

Casellati: «La violenza sulle donne non ha nulla a che vedere con l’amore. Le leggi non bastano se le menti non cambiano»

«Gli atti di violenza contro le donne non hanno nulla a che vedere con l'amore. Questi crimini, anzi, sono quanto di più lontano ci possa essere dall'amore. Ne sono la negazione assoluta».

Lo ha affermato il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in apertura del convegno "Non lo chiamate amore - vittime, carnefici e falsi amori" che è ancora in corso nella Sala Koch di Palazzo Madama. «Un titolo che sottolinea in maniera efficace che amarsi è di per sé il contrario della violenza in ogni suo aspetto» ha aggiunto il Presidente Casellati.

Il Presidente del Senato ha detto inoltre: «Parlare di violenza contro le donne proprio oggi, nel giorno di San Valentino, la festa degli innamorati, è particolarmente significativo. "Amore" è una parola di cui spesso si abusa. Quante volte abbiamo sentito frasi come "atto passionale" o "estremo gesto d'amore" o ancora "amore malato"? Ricordiamoci che le parole pesano e vanno usate sempre con grande responsabilità. Sotto questo punto di vista, anche gli operatori dell'informazione devono esserne consapevoli».

Il Presidente ha poi continuato: «Dobbiamo prendere atto della necessità di un nuovo approccio culturale a questo fenomeno: nessuna misura penale, processuale o economica contro la violenza domestica può dirsi efficace se non è sostenuta da un impegno altrettanto incisivo sul piano educativo e formativo. È fondamentale prevenire per vincere le paure, prevenire per non essere complici ignavi di un nemico che, come è stato detto, non bussa alla porta perché ha già le chiavi di casa e colpisce proprio nell'ambiente che invece dovrebbe essere sinonimo di sicurezza: la famiglia. Le leggi non bastano se non cambiano le menti» ha concluso.

Il Presidente Casellati riceve il Premio Excellent 2019

Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati riceverà stasera a Milano il Premio Excellent 2019 che viene assegnato, nella sua XXIV edizione, a personalità delle istituzioni, del settore turistico alberghiero e della cultura.
La motivazione con la quale è stato conferito il premio è la seguente: "Avvocato e docente universitaria, Maria Elisabetta Alberti Casellati diventa parlamentare nel 1994 e, da allora, intraprende la sua ascesa in politica da autentica frontwoman. Paladina della giustizia, - è stata membro del Consiglio Superiore della Magistratura - si è sempre battuta per i diritti della famiglia e delle persone. Oggi è Presidente del Senato, prima donna nella storia della Repubblica italiana ed è un mirabile esempio per le generazioni attuali e future".

Giorno del Ricordo. Casellati: "Vergognoso il tentativo di far cadere nell'oblio queste pagine nere della nostra storia"

«Il tentativo di far cadere per anni nell'oblio la tragedia delle foibe e dell'esodo degli istriani, dei giuliani, dei fiumani e dei dalmati italiani, è una pagina nera della nostra storia politica e della storiografia. La verità storica non può essere nascosta, è più forte di qualsiasi ideologia, di qualsiasi negazionismo».

È quanto ha affermato il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in riferimento al Giorno del Ricordo che si celebra oggi.

«Non dimenticare tragedie come queste è un imperativo per ogni democrazia che si rispetti. Affinché esse non si ripetano è doveroso tramandare alle future generazioni tutte le pagine della storia nazionale, anche le più difficili, le più tristi, le più inspiegabili».
«La mancanza di una memoria universale e condivisa ci espone al rischio di dimenticare o sottovalutare il rischio che la logica della violenza e della sopraffazione possa tornare a prevalere sulla convivenza pacifica dei popoli» ha concluso il Presidente Casellati.