Legislatura 17ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 628 del 20/09/2016

Il relatore FRAVEZZI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) illustra il disegno di legge n. 2522, di assestamento del bilancio per l'esercizio finanziario 2016 segnalando anzitutto che lo stesso consta di 4 articoli ed è corredato di tabelle e allegati con riferimento agli stati di previsione dell'entrata e della spesa.

Per quanto riguarda le previsioni assestate in termini di competenza per il 2016, al netto delle regolazioni contabili e debitorie e dei rimborsi IVA, rispetto alle previsioni iniziali della legge di bilancio per il 2016, il disegno di legge di assestamento evidenzia un miglioramento del ricorso al mercato e un peggioramento del saldo netto da finanziare, del risparmio pubblico e dell'avanzo primario.

Il saldo netto da finanziare presenta una variazione di segno negativo pari nel complesso a quasi 1,1 miliardi, derivanti da un peggioramento di 1.337 milioni per atti amministrativi e da un miglioramento di 243 milioni associato alle proposte dell'assestamento stesso. Ne risulta che tale saldo, nelle previsioni assestate, si attesta su di un valore negativo di -35.355 milioni, dunque, poco al di sotto del limite massimo stabilito dalla legge di stabilità per il 2016, fissato in -35.400 milioni di euro.

Con riferimento al risparmio pubblico le previsioni assestate sono peggiorative, rispetto a quelle iniziali, per un valore di 173 milioni (-6,9 per cento). I dati relativi al ricorso al mercato evidenziano nel complesso un impatto positivo sul saldo pari a 1.619 milioni, passando da circa -256,9 miliardi di euro a circa -255,3 miliardi (+0,6 per cento).

Nell'aggiornare le previsioni del bilancio, il disegno di legge di assestamento dovrebbe tener conto anche dell'evoluzione del quadro macroeconomico dell'anno, nonché dell'andamento del gettito nel periodo considerato dall'assestamento. Al riguardo, potrebbe essere utile conoscere l'effetto dell'evoluzione degli indicatori economici e, in particolare, se gli andamenti del gettito ipotizzati in fase di elaborazione dell'assestamento siano o meno in linea con le risultanze dell'autoliquidazione delle imposte sui redditi.

Con riferimento invece alle previsioni assestate in termini di cassa per il 2016, al netto delle regolazioni contabili e debitorie e dei rimborsi IVA, si osserva, rispetto alle previsioni iniziali, un peggioramento di tutti i saldi.L'entità del peggioramento del saldo netto da finanziare è di circa 8,9 miliardi (dai circa 98,1 miliardi delle previsioni iniziali a 107 miliardi), quello del risparmio pubblico di poco più di 2 miliardi (da circa -59,3 miliardi a circa -61,3 miliardi), mentre la necessità di ricorrere al mercato registra un incremento di 9,3 miliardi, raggiungendo l'importo di oltre 330 miliardi; l'avanzo primario, infine, partendo dal valore negativo di quasi 14 miliardi, giunge ad un importo ugualmente negativo di poco meno di 27,4 miliardi, con un peggioramento percentuale superiore al 96 per cento.

L'andamento divergente dei saldi di cassa di parte corrente rispetto a quelli di competenza viene attribuita ad una pluralità di fattori. In particolare, con riferimento alle spese correnti, alle ulteriori risorse da destinare alle Regioni per il pagamento di residui passivi relativi alla compartecipazione IVA, alle maggiori dotazioni sui capitoli di trasferimenti alle imprese per i lavoratori portuali e per le Ferrovie dello Stato, ai maggiori trasferimenti all'INPS per 774 milioni.

In relazione alle spese in conto capitale invece, esso è associato a contributi agli investimenti ai Comuni per 1.324 milioni, di cui 737 milioni per l’Aquila e i comuni del cratere danneggiati dal sisma del 2009 e 560 milioni in favore del Comune di Roma ed altresì ai maggiori contributi agli investimenti alle imprese per 1.183 milioni, di cui 1.000 milioni per le Ferrovie dello Stato. Rilevano infine acquisizioni di attività finanziarie per 759 milioni.

Passando ai residui passivi, al 31 dicembre 2015, essi ammontano a 109,7 miliardi dei quali 63 miliardi di nuova formazione, cioè derivanti dalla gestione di competenza dell'esercizio finanziario 2015, mentre 46,7 miliardi provenienti dagli esercizi precedenti. La riduzione di circa 3 miliardi dei residui passivi finali, rispetto alla consistenza dell'anno precedente, è riferibile esclusivamente alla sensibile contrazione dei residui di conto capitale (-10,2 miliardi), parzialmente compensata dall'incremento di quelli di parte corrente (7,1 miliardi). I residui di nuova formazione rappresentano circa il 57 per cento del totale, si attestano a poco più di 63 miliardi di euro e registrano una riduzione, rispetto all'anno precedente, sia con riferimento alla parte corrente sia al conto capitale (in misura, rispettivamente, di quasi 1,2 miliardi e di oltre 12 miliardi rispetto ai dati del 2014).

Prendendo infine in esame le singole disposizioni del disegno di legge di assestamento esse intervengono su alcune disposizioni della legge di bilancio per l’esercizio finanziario 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 209). In particolare, l'articolo 2 modifica la legge di bilancio disponendo che al comma 3 dell’articolo 2, la quantificazione dell'importo massimo di emissione di titoli pubblici sia portato a 64 miliardi di euro rispetto ai 53,4 miliardi inizialmente previsti.

L’articolo 3 modifica i commi da 2 a 5 dell’articolo 11 della legge di bilancio per il 2016, relativo allo Stato di previsione del Ministero della difesa, al fine di modificare il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media nell'anno 2016; la consistenza organica degli allievi ufficiali delle accademie delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri; la consistenza organica degli allievi delle scuole sottufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri e la consistenza organica degli allievi delle scuole militari.

Il comma 1 dell'articolo 4 introduce il comma 35‑bis all’articolo 17 della legge di bilancio per il 2016, prevedendo che il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato a ripartire, tra gli stati di previsione dei Ministeri interessati, le risorse del capitolo "Fondo da ripartire per la sistemazione contabile delle partite iscritte al conto sospeso", iscritto nello stato di previsione del Ministero per l'economia e le finanze per il 2016. Tale fondo viene dotato di 1 miliardo di euro, le risorse non utilizzate nel 2016 potranno essere utilizzate, in conto residui, nell’esercizio successivo.

Il comma 2 aumenta la dotazione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si dovessero manifestare nel corso della gestione, da 25 milioni di euro a 955.069.060 euro per l'anno 2016.

Per ulteriori osservazioni e approfondimenti fa rinvio agli Elementi di documentazione n. 59 del Servizio del bilancio.

 

            Il PRESIDENTE, nel rinviare ad altra seduta la discussione generale, propone di fissare la scadenza per la presentazione degli emendamenti per martedì 27 settembre alle ore 12.

 

            La Commissione conviene.

 

            Il seguito dell'esame congiunto è, quindi, rinviato.