Legislatura 17ª - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 199 del 23/06/2015

(1934) Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, approvato dalla Camera dei deputati

(Seguito dell'esame e rinvio) 

 

            Riprende l'esame sospeso nella seduta del 17 giugno.

 

Il  PRESIDENTE avverte che i relatori hanno presentato l'emendamento 1.1000, sostitutivo dell'intero articolato del disegno di legge, pubblicato in allegato.

 

Il senatore MARIN (FI-PdL XVII) interviene sull'ordine dei lavori, per chiedere alla Presidenza come intenda procedere nell'esame del provvedimento, alla luce della presentazione da parte dei relatori di un emendamento interamente sostitutivo dell'articolato.

 

            Il senatore BOCCHINO (Misto-ILC) si associa alla richiesta di chiarimenti sulle modalità di prosieguo dei lavori, ritenendo peraltro necessario capire il fondamento della presunta urgenza dell'emendamento presentato dai relatori, motivato dall'esigenza di implementare il piano di stabilizzazione dei precari entro l'avvio del prossimo anno scolastico. Su tale aspetto, fa presente come la giustificazione risulti del tutto speciosa, stante il fatto che le assunzioni sarebbero comunque possibili, in base alla normativa vigente.

           

            Il senatore CENTINAIO (LN-Aut), nel giudicare del tutto destituite di fondamento le dichiarazioni rese in questi giorni dal Presidente del Consiglio sull'iter del disegno di legge presso questa Commissione, stigmatizza fortemente il fatto che, a seguito della presentazione dell'emendamento dei relatori, lo stile di condotta parlamentare che aveva caratterizzato la Presidenza del senatore Marcucci e l'approccio del ministro Giannini si appresti ad essere sostituito dallo stile assai discutibile proprio delle modalità di lavoro del Presidente del Consiglio.

 

            La senatrice BLUNDO (M5S), nel rammentare come il proprio Gruppo avesse da tempo richiesto di approntare un metodo di lavoro diverso e più proficuo, sottolinea il mancato coinvolgimento nella stesura dell'emendamento dei relatori, presentato invece come una presunta attività di mediazione, in realtà inesistente.

            Osserva, inoltre, come il provvedimento in esame affronti non solo la questione del piano assunzionale, ma anche quella della struttura organizzativa del settore scolastico, che sta suscitando forti preoccupazioni nel mondo della scuola.

 

            La senatrice PETRAGLIA (Misto-SEL) stigmatizza duramente il metodo di lavoro fin qui seguito,  che si è caratterizzato per una sorta di ostruzionismo di maggioranza che ha impedito a questa Commissione un serio approfondimento sul merito del disegno di legge.

            Peraltro, a fronte di un atteggiamento costruttivo e per nulla ostruzionistico dei Gruppi di minoranza, si è assistito in questi giorni ad un battage mediatico caratterizzato da dichiarazioni a dir poco sorprendenti del Governo, che ha iniziato ad ipotizzare il ricorso alla questione di fiducia, nonché della relatrice, che ha definito insensate le richieste di stralcio dell'articolo 10 e delle disposizioni sul programma di assunzione dei docenti.

           

            La senatrice MUSSINI (Misto-MovX) si associa alla valutazione fortemente critica sul metodo di lavoro fino ad oggi adottato, soffermandosi sia sulle pesanti criticità delle disposizioni riguardanti il piano di stabilizzazione dei precari, sia sui profili molto discutibili delle disposizioni che modificano l'assetto organizzativo delle scuole e l'autonomia degli istituti scolastici.

 

            Il senatore DAVICO (GAL (GS, MpA, NPSI, PpI, IdV, VGF, FV) ) ricorda che, nell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, tenutosi mercoledì scorso per deliberare le modalità di prosecuzione dei lavori, si era deciso di sospendere per alcuni giorni l'esame del disegno di legge, per consentire ai relatori di addivenire ad una proposta di mediazione. Giudica quindi opportuno, alla luce della proposta emendativa depositata dai relatori, studiarne i contenuti, per verificare gli esiti di questo lavoro di sintesi.

 

            Il senatore LIUZZI (CRi) ritiene che la presentazione di una sorta di maxiemendamento da parte dei relatori contribuisca a svilire il ruolo del Parlamento e di questa Commissione. Sarebbe, invece, preferibile proseguire secondo la modalità procedurale ordinaria, evitando il ricorso, da parte del Governo e della maggioranza, a strumenti coercitivi o a forzature.

            Ribadisce, infine, come la classe politica tutta troverebbe un proprio riscatto, se si accedesse alla proposta più volte reiterata di stralciare le disposizioni sull'assunzione dei docenti da quelle concernenti l'autonomia scolastica e la riforma del sistema di istruzione.

 

            Il senatore TOCCI (PD), nel ricordare la sua lunga esperienza parlamentare caratterizzata anche da confronti tesi, ma sempre assistiti dal rispetto delle regole, osserva che il Ministro dell'istruzione, in alcune dichiarazioni rese la scorsa settimana, avrebbe imputato all'elevato numero di emendamenti il principale motivo della lentezza dell'esame in Commissione del provvedimento.

            Tuttavia, ritiene come tale interpretazione non sia del tutto convincente, posto che l'andamento dilatato dei lavori di questa Commissione è stato dovuto anche alla necessità di attendere i pareri della Commissione bilancio, senza considerare poi che la riscrittura, attraverso emendamenti dei relatori, di importanti disposizioni del disegno di legge, ha reso necessario fissare il termine per la presentazione di subemendamenti.

            E' evidente, quindi, che il nuovo emendamento dei relatori, interamente sostitutivo dell'articolato, non contribuirà ad accelerare i tempi di esame, posta la necessità di consentire la presentazione di ulteriori subemendamenti.

 

Il PRESIDENTE rammenta che, nella seduta di mercoledì 17 giugno, era stata chiesta la convocazione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi per la programmazione dei lavori, onde definire un nuovo programma per l'esame del provvedimento, anche alla luce delle dichiarazioni rese la sera precedente dal Presidente del Consiglio. In tale occasione, si decise di sospendere per alcuni giorni l'iter del provvedimento, a fronte della richiesta dei relatori di approfondire alcuni temi di merito, onde giungere ad una possibile mediazione.

 

La senatrice MONTEVECCHI (M5S) osserva incidentalmente come, nell'occasione ricordata, i relatori si limitarono a chiedere un corposo ritiro degli emendamenti finora presentati.

 

Il PRESIDENTE osserva come la richiesta formulata dai relatori di ritirare un numero quanto più alto possibile di emendamenti non trovò l'adesione dei principali Gruppi di opposizione. Da qui, derivò la richiesta di sospendere per alcuni giorni i lavori, al fine di individuare un punto di mediazione oggi rappresentato dalla proposta emendativa 1.1000 che, in quanto dei relatori, ha un'origine parlamentare.

 

Il senatore MARIN (FI-PdL XVII), anche alla luce della necessità di approfondire i contenuti dell'emendamento 1.1000, chiede di sospendere la seduta, per convocare un Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi,  sulla programmazione dei lavori.

 

La senatrice MONTEVECCHI (M5S), anche a fronte delle dichiarazioni fuorvianti rese nei giorni scorsi da rappresentanti del Governo, fa fin d'ora presente che, una volta aperto il termine per i subemendamenti, sarebbe poi del tutto inaccettabile terminare i lavori in Commissione senza la votazione del mandato ai relatori, favorendo così la calendarizzazione immediata in Assemblea e accusando le minoranze di aver presentato un numero elevato di subemendamenti. Infatti, uno scenario di questo genere rappresenterebbe una torsione della forma di governo parlamentare nel senso dell'assolutismo monarchico.

Da ultimo, si rammarica per l'atteggiamento del Ministro dell'istruzione che sta avallando una riforma del sistema scolastico volta subdolamente a ledere il principio dell'eguaglianza di opportunità.

 

La senatrice PETRAGLIA (Misto-SEL) osserva come la richiesta di ritiro degli emendamenti formulata dai relatori nell'Ufficio di presidenza della scorsa settimana rappresentasse soltanto un espediente per celare le divisioni all'interno della maggioranza, considerato, peraltro, che, fino ad allora, si erano svolte poche votazioni in Commissione  e che il presunto atteggiamento ostruzionistico delle opposizioni era del tutto inesistente.

 

La senatrice MUSSINI (Misto-MovX) rileva come, nell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi tenutosi lo scorso 17 giugno, la richiesta di ritiro degli emendamenti da parte dei relatori non fosse stata esplicitata in maniera chiara. Più in generale, osserva che, fin dalla decisione di fissare per il 1° giugno il termine di scadenza degli emendamenti e degli ordini del giorno, si sia adottato un calendario dei lavori fortemente compresso e irrispettoso della necessità di approfondimento connessa all'importanza del disegno di legge.

 

La senatrice BLUNDO (M5S) ribadisce l'esigenza di affrontare in maniera seria e costruttiva il tema delle assunzioni dei precari e imputa le decisioni della scorsa settimana sulla programmazione dei lavori anche agli atteggiamenti contraddittori del Governo e della maggioranza, ricordando, al riguardo, l'intenzione del Presidente del Consiglio di indire, per l'inizio di luglio, una conferenza nazionale sulla scuola.

 

Il senatore BOCCHINO (Misto-ILC) rileva come la decisione della Presidenza di sconvocare la seduta notturna di mercoledì 17 giugno, nonché le sedute già programmate per giovedì 18 e venerdì 19, senza una votazione in sede plenaria sul calendario dei lavori, nonostante il mancato orientamento unanime dell'Ufficio di Presidenza, abbia configurato una violazione del dettato di cui all'articolo 29 del Regolamento.

Nel ribadire la richiesta di porre in votazione l'ordine del giorno G/1934/1/7, che impegna il Governo e i relatori a definire lo stralcio del programma delle assunzioni, giudica poi necessario uno scatto di orgoglio del Parlamento che, proprio sul programma di stabilizzazione dei precari, dovrebbe recuperare il proprio ruolo decisionale.

 

Il PRESIDENTE ritiene che l'accusa circa la presunta violazione del Regolamento derivi da un'interpretazione soggettiva del senatore Bocchino, che si richiama ad un parere interpretativo resa dalla Giunta per il regolamento nel lontano 1988, dimenticando che la scelta della Presidenza di sconvocare le sedute non rappresentasse altro che la presa d'atto di un orientamento emerso nell Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi e avallato non solo dalla maggioranza, ma anche da un Gruppo di opposizione. Peraltro, qualora non si fosse proceduto alle sconvocazioni, sarebbe rientrato comunque nella discrezionalità dei relatori il potere di chiedere una sospensione dei lavori per esigenze di approfondimento e la Presidenza della Commissione non avrebbe potuto che prenderne atto.

 

Il senatore Mario MAURO (GAL (GS, MpA, NPSI, PpI, IdV, VGF, FV) ) suggerisce l'opportunità di convocare un Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi per la programmazione dei lavori nella giornata di giovedì prossimo, stante l'esigenza di acquisire con cognizione il contenuto dell'emendamento dei relatori, prima di assumere una decisione sui tempi di presentazione dei subemendamenti.

 

Il senatore CENTINAIO (LN-Aut) ritiene che la maggioranza debba adottare un atteggiamento più serio, rendendo note le reali intenzioni circa la calendarizzazione del disegno di legge in Assemblea.

 

Il PRESIDENTE ricorda come tale decisione spetti esclusivamente alla Conferenza dei presidenti di Gruppo, per l'appunto a livello assembleare.

Prima di cedere la parola ai relatori per l'illustrazione dell'emendamento 1.1000, giudica quindi opportuno, una volta avvenuta l'illustrazione, sospendere i lavori della Commissione, per consentire lo svolgimento di un Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi sulla programmazione dei lavori: in tale sede, si assumerà una decisione sul termine di presentazione dei subemendamenti, da formalizzare poi alla della ripresa della seduta di Commissione.

 

            La relatrice PUGLISI (PD) illustra analiticamente il contenuto dell'emendamento 1.1000, soffermandosi sui profili attinenti il programma di assunzioni, il meccanismo di valutazione dei dirigenti scolastici, le modalità di erogazione dei premi per i docenti, la composizione del comitato di valutazione, oltre all'introduzione di un tetto per l'accesso alle forme di agevolazione fiscale connesse allo school bonus. Infine, dà conto della razionalizzazione dei criteri di delega di cui all'articolo 22 del testo trasmesso dalla Camera dei deputati.

 

            Il relatore CONTE (AP (NCD-UDC)) osserva preliminarmente che, con l'emendamento dei relatori, si è cercato di recepire molte delle proposte contenute negli emendamenti e nei subemendamenti presentati sia da esponenti dei Gruppi di maggioranza sia da rappresentanti dei Gruppi di opposizione.

            Fa poi presente che il prossimo concorso pubblico per la selezione degli insegnanti prevederà la valutazione dei titoli di abilitazione anche dei precari non iscritti nelle graduatorie ad esaurimento.

            Si sofferma, altresì, sulle prerogative dei dirigenti scolastici, rivendicando, sul punto, il rispetto della centralità degli organi collegiali delle scuole.

In conclusione, sottolinea come l'emendamento punti a migliorare il disegno di legge, senza snaturarne l'impianto originario.

 

La senatrice MUSSINI (Misto-MovX) osserva incidentalmente che sarebbe utile conoscere dai relatori quali siano gli emendamenti e i subemendamenti recepiti all'interno della proposta emendativa 1.1000.

 

Il PRESIDENTE sospende, quindi, la seduta, avvertendo che essa riprenderà al termine dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi convocato alle ore 15 per la programmazione dei lavori.

           

La seduta, sospesa alle ore 13,40, è ripresa alle ore 15,55.

 

Il PRESIDENTE, a seguito degli orientamenti emersi in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, propone di fissare per le ore 14 di domani, mercoledì 24 giugno, il termine di presentazione dei subemendamenti all'emendamento 1.1000 dei relatori.

 

Conviene la Commissione.

 

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.