Legislatura 16ª - Commissioni 1° e 11° riunite - Resoconto sommario n. 35 del 12/05/2010

     Il senatore ROILO (PD) ricorda che nel messaggio di rinvio il Presidente della Repubblica ha rilevato il carattere eterogeneo del provvedimento e il contrasto di alcune disposizioni con i diritti inderogabili dei lavoratori. Inopinatamente la maggioranza ha deciso di limitare la discussione alle sole disposizioni su cui si è soffermata l'attenzione del Capo dello Stato, confermando in sostanza l'impianto normativo del provvedimento che a suo giudizio è invece assai confuso.

            Soffermandosi sulle modifiche apportate dalla Camera dei deputati nell'ultima lettura, esprime apprezzamento per la precisazione secondo cui l'arbitrato deve avere rispetto non solo dei princìpi fondamentali dell'ordinamento bensì anche di quelli regolatori della materia derivanti da obblighi comunitari. Ugualmente apprezzabile è la modifica secondo la quale l'accettazione della clausola compromissoria può venire solo a conclusione del periodo di prova: nel periodo precedente, infatti, il lavoratore si trova in una condizione di maggiore debolezza.

Appare condivisibile anche la modifica con cui si precisa che il concordato può essere attivato solo nel momento in cui insorge la controversia: in tal modo si mette il lavoratore in una condizione di libertà e volontarietà. Un giudizio ugualmente positivo riguarda l'esclusione della clausola compromissoria nel caso di licenziamenti individuali; non sono state invece accolte le proposte tendenti ad escludere la clausola compromissoria per altre controversie di particolare rilievo.

Non ritiene sufficienti, invece,          le limitazioni disposte per l'intervento del Governo nell'arbitrato: resta infatti la possibilità di un intervento in ultima istanza che violerebbe l'autonomia delle parti sociali e in definitiva il loro ruolo.

Per quanto riguarda l'articolo 20 resta l'inopportuna esclusione della punibilità per le responsabilità relative all'esposizione all'amianto nel naviglio di Stato.

In via generale, ribadisce il giudizio nettamente contrario della sua parte politica sia per il merito del provvedimento sia perché persistono rilevanti profili di incostituzionalità. Ciò premesso, si appella ai relatori e al rappresentante del Governo affinchè nelle fasi successive dell'iter si astengano dal proporre modifiche che potrebbero ulteriormente peggiorare il testo in esame e auspica, invece, che siano accolti una serie di emendamenti soppressivi e sostitutivi che il suo Gruppo si riserva di presentare, con particolare riguardo alla materia dell'arbitrato. In proposito, conferma la disponibilità a favorire un maggiore sviluppo di tale istituto, ma esprime un fermo dissenso sull'arbitrato secondo equità.