Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 150 del 28/04/2010
Azioni disponibili
Seguito dell'indagine conoscitiva sulla disciplina delle forme pensionistiche complementari: audizione di rappresentanti di CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFETRA, CONFAPI, FIEG, CONFAGRICOLTURA e FEDERPESCA
Riprende l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 17 marzo scorso.
Il dottor VECCHIETTI, in rappresentanza di CONFCOMMERCIO, sottolinea che in Italia il nodo da sciogliere è rappresentato dalla mancanza di una cultura della previdenza complementare, come dimostra la circostanza che, a 15 anni dall'adozione della normativa, la copertura del secondo pilastro coinvolge soltanto il 30 per cento dei lavoratori dipendenti e, in maniera residuale, i lavoratori autonomi. Ritiene quindi essenziale la messa a punto di un vero prodotto di natura previdenziale a rendimenti garantiti ed a ripartizione, che lo metta a riparo da eventuali situazioni di turbolenza del mercato. Si sofferma infine sui fenomeni di categoria, segnalando la necessità di far leva sui contratti collettivi.
Dopo che il dottor BIANCHI ha illustrato l'andamento del Fondo pensione FON.TE., riprendendo il proprio intervento, il dottor VECCHIETTI evidenzia che resta irrisolto il problema dei fondi destinati alle piccole realtà imprenditoriali; segnala la necessità di incentivare la contribuzione e di rivedere il sistema di tassazione sui rendimenti.
Il dottor CAPPELLI, a nome di CONFESERCENTI, si sofferma in particolare sulla necessità di un progetto culturale in tema di previdenza complementare, evidenziando l'esigenza di promuoverla anche presso i lavoratori coinvolti in fenomeni di esternalizzazione e quelli il cui percorso lavorativo è segnato, come nel settore del turismo e del commercio, da alternanze lavoro-non lavoro. Ritiene altresì necessario il superamento del contributo di solidarietà e la riduzione della fiscalità. Reputa inoltre inadatto alle finalità promozionali della previdenza complementare il meccanismo del prelievo contributivo forzoso ed invita a riflettere sulla possibilità di rendere parziale il versamento del TFR a fondo pensione.
In rappresentanza di CONFETRA, il dottor MARROCCO illustra l'andamento del Fondo PREVILOG, segnalando l'opportunità di modifiche all'attuale sistema normativo ed invitando in particolare a rimuovere l'irreversibilità della scelta del lavoratore di smobilizzare il TFR.
A nome di CONFAPI, il dottor OCCHIPINTI dà conto della struttura e dell'andamento dei Fondi PREVINDAPI e FONDAPI, evidenziando l'alto tasso di adesione dei dirigenti, inferiore invece per gli altri lavoratori dipendenti. Le statistiche dimostrano che solo il 22 per cento degli aderenti complessivi ai fondi negoziali lavora in imprese con meno di 50 addetti e che meno del 10 per cento dei lavoratori appartenenti al sistema CONFAPI è iscritto a un fondo di previdenza integrativo.
Il presidente TREU interviene ripetutamente per invitare gli oratori a soffermarsi in particolare sul problema dei costi e dei fondi territoriali e sollecitandoli a conseguire una linea propositiva a carattere unitario, onde rafforzare il contributo positivo che dall'indagine dovrebbe conseguire.
Il professor BRIGNONE, in rappresentanza della FIEG, sollecita in particolare la revisione dell'attuale disciplina fiscale, basata su un sistema di tipo ETT, mentre ritiene importante il mantenimento della disciplina vigente in tema di portabilità del contributo datoriale. Richiama infine l'attenzione della Commissione sull'aspetto specifico dei requisiti di professionalità richiesti dal decreto ministeriale n. 79 del 2007 per i componenti degli organi di amministrazione dei fondi.
Il presidente TREU nota il basso tasso di adesione per età, probabilmente motivato dall'approccio psicologico dei giovani nei confronti del loro stesso futuro pensionistico.
In rappresentanza di CONFAGRICOLTURA, il dottor DEL VECCHIO illustra le caratteristiche di AGRIFONDO, sollecitando l'adozione di una campagna di informazione pubblica sull'importanza della previdenza complementare ed evidenziando l'esigenza di favorire l'accesso al credito per le aziende tenute a versare l'accantonamento del TFR ai fondi pensione, di rivedere le misure compensative spettanti alle aziende tenute a versare le quote di TFR alle forme pensionistiche complementari, di rendere più flessibile la scelta del lavoratori in merito alla destinazione del TFR, di abolire il contributo di solidarietà sulle contribuzioni a carico del datore di lavoro e di semplificare il sistema di tassazione delle prestazioni.
In rappresentanza di FEDERPESCA, il dottor GIACHETTA evidenzia che dal 1° gennaio 2007 i lavoratori del settore possono decidere di aderire ad AGRIFONDO e che, essendo le imprese di pesca tutte al di sotto dei 50 dipendenti, per i lavoratori che non optano per AGRIFONDO è previsto il mantenimento del TFR in azienda. La contribuzione al fondo è regolata dal contratto collettivo nazionale.
Il presidente TREU ribadisce l'opportunità di una sintesi unitaria delle proposte oggi avanzate. Ritiene inoltre che da una puntuale informazione agli aderenti in ordine ai rendimenti del fondi potrebbero derivare conseguenze virtuose.
Il dottor VECCHIETTI precisa che i loro aderenti ricevono un'informativa con cadenza annuale, oltre a poter continuativamente accedere alla propria posizione attraverso un codice PIN.
Il senatore CASTRO (PdL) si sofferma sulle diversità esistenti tra fondi a trazione territoriale e fondi categoriali, sollecitando una riflessione sul futuro ruolo della dimensione aziendale della contrattazione.
Il dottor BIANCHI si sofferma sulle prestazioni del fondo FON.TE.
Dopo brevi e ripetuti interventi del senatore CASTRO (PdL) e del presidente TREU, il dottor VECCHIETTI sottolinea l'esigenza di evitare situazioni disallineate, esprimendo il proprio consenso nei confronti dei fondi territoriali, ove essi siano a supporto degli strumenti categoriali. Con riferimento al secondo livello, invita a considerare l'utilizzo già svolto al riguardo dalle imprese multinazionali.
Il presidente TREU reputa che molte incertezze possano derivare dalla attuale indeterminatezza della natura giuridica e del fondamento costituzionale della previdenza complementare. Sottolinea inoltre l'esistenza al secondo livello di una competizione fra incentivi.
In considerazione dell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea, ringrazia quindi gli intervenuti, dichiara conclusa l'audizione e toglie la seduta.
La seduta termina alle ore 16,35.