Legislatura 16ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 39 del 09/12/2008
Azioni disponibili
Il senatore GAMBA (PdL) chiede se le previste riduzioni degli stanziamenti comporteranno un rallentamento dei programmi di ammodernamento già in atto o si tradurranno piuttosto nella rinuncia ad avviarne di ulteriori.
Il generale CINELLI, intervenendo in replica, fa in primo luogo riferimento al mandato nei giorni scorsi conferitogli dal Ministro della difesa per l’elaborazione di un piano finalizzato al riordino e all’adeguamento dell’area tecnico-amministrativa. Prosegue rilevando l’attenzione costantemente conferita dai vertici di ciascuna Forza armata in relazione all’esigenza di garantire ai militari impiegati nelle missioni all’estero il massimo livello di sicurezza.
Quanto al citato Accordo Quadro, fa presente come esso abbia in origine riguardato i sei Stati più rilevanti dal punto di vista della capacità industriale nel settore, specificamente allo scopo di consentire un’interazione utile a creare le basi per il funzionamento di un effettivo mercato europeo, anche in una prospettiva di riequilibrio rispetto al medesimo settore negli Stati Uniti. Tale iniziativa è stata quindi ampliata a livello comunitario con la creazione dell’Agenzia europea della Difesa, specificamente deputata allo sviluppo industriale e tecnologico. Ricorda quindi le interazioni internazionali del sistema industriale italiano, rilevanti ai livelli di NATO e Unione europea, ma anche nell’ambito di iniziative bilaterali. In riferimento all’Agenzia Italiana Difesa, sottolinea l’esigenza dello sviluppo di linee strategiche adeguate a garantire la competitività degli stabilimenti controllati che, ricorda, sono di proprietà della Difesa.
Con riferimento poi al quesito rivoltogli dal senatore Pegorer circa le possibili conseguenze della scelta di assegnare per il triennio 2009-2011 al settore investimento risorse inferiori rispetto a quelle rese disponibili nel 2007 e nel 2008, ricorda preliminarmente che, a fronte di una quantificazione delle esigenze per il 2009 pari a 3.189 milioni di euro, le previsioni di bilancio sono pari a 2.885 milioni di euro. Si tratta di un divario sensibile – anche se meno di quello rilevabile nel settore dell'esercizio – al quale si farà fronte con una rimodulazione della partecipazione ai programmi internazionali a carattere pluriennale, secondo le priorità che saranno indicate dal Capo di Stato maggiore della Difesa.
Per quanto riguarda lo Stabilimento di lavoro della Difesa di Pavia, al quale si è riferito il senatore Torri, fa presente che i 222 dipendenti civili coinvolti saranno ricollocati, sulla base di domande individuali, presso strutture della Difesa delle province di Milano e Piacenza.
Ancora con riferimento al ruolo dell'Agenzia Europea per la Difesa, al quale si è riferito il senatore Ramponi, ricorda come l'iniziativa della sua istituzione abbia inteso supportare gli Stati membri dell'Unione europea anche di minori dimensioni nell'impegno per integrare le rispettive capacità difensive, assicurando loro un'opportunità che in precedenza era stata di fatto riservata ai soli Stati, di dimensioni maggiori, che erano parte di Accordi come il cosiddetto Accordo quadro e l'OCCAR. In seno all'Agenzia, egli prosegue, ogni Stato membro dispone di uguali diritti di voto, il che certo rende più complessi i percorsi decisionali, ma è in atto uno sforzo per assicurare un migliore amalgama in funzione dell'affermazione di una Difesa europea, ed anche in vista di un riequilibrio con gli Stati Uniti in termini di impegno di spesa per il settore.
Per quanto attiene all'impegno, oggetto del quesito posto dal senatore Galioto, relativo alle funzioni di studio, sviluppo, produzione e approvvigionamento del materiale medico e farmaceutico svolte dalla Direzione generale della sanità militare, precisa che il ruolo attribuito in proposito a tale Direzione generale è di coordinamento non solo fra le varie strutture delle Forze armate, ma anche nei confronti delle istituzioni esterne.
Con riferimento infine al quesito posto dal senatore Gamba, fa presente come in relazione alle risorse disponibili l’adeguamento dello strumento militare debba necessariamente procedere secondo le priorità stabilite dallo Stato maggiore della Difesa.