Legislatura 16ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 34 del 26/11/2008
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ORDINI DEL GIORNO AL DISEGNO DI LEGGE
N° 1210
PEGORER, CARRARA, CONTINI, DEL VECCHIO, AMATI, GASBARRI, NEGRI, PINOTTI, SCANU, SERRA, SIRCANA
La 4ª Commissione permanente del Senato, in sede di esame delle parti di competenza del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011,
premesso che:
con il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e con la manovra di bilancio in esame si prefigura per la Difesa un andamento degli stanziamenti, a legislazione vigente, in deciso progressivo decremento, passando dai 21,2 miliardi di euro del 2008 ai 20,3 miliardi di euro per il 2009, a 18,9 miliardi per l'anno 2011 e ripropone consistenti tagli lineari sull' esercizio;
gli effetti dei tagli lineari sulle spese di esercizio del Bilancio della Difesa vanno molto al di là di un razionale e sostenibile contenimento, incidendo gravemente e pericolosamente sulla prontezza operativa del nostro strumento militare;
i tagli operano in settori, classificati come consumi intermedi, che riguardano però l'addestramento, la manutenzione dei mezzi, le dotazioni operative e condizionano quindi la sicurezza del personale, l'efficacia e la flessibilità dello strumento militare, non solo a fini nazionali, ma anche a supporto degli impegni e degli obblighi internazionali assunti;
le proiezioni su base triennale 2009-2011 evidenziano il rischio di un progressivo decadimento operativo dello strumento militare con una riduzione prossima all' azzeramento delle esercitazioni, delle ore di moto navale e di volo per l'aeronautica, una sensibile riduzione delle attività manutentive sui sistemi d'arma in dotazione, con un conseguente diretto impatto sia sull' efficienza operativa delle capacità disponibili sia in termini patrimoniali, determinando una situazione di irreversibilità nel settore delle scorte operative-strategiche e nel settore infrastrutturale;
non ha quindi seguito l'inversione di tendenza avvenuta con gli stanziamenti disposti dal governo di centro-sinistra per gli anni 2007/2008 di cui è dato riconoscimento nella stessa "Nota preliminare relativa allo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'esercizio finanziario 2009" dove è chiaramente indicato che la sofferenza dei bilanci della Difesa registrata negli anni 2004/2005/2006, è stata attenuata negli anni 2007 e 2008, con una inversione degli stanziamenti a bilancio, consentendo alle Forze armate sia di onorare tutti gli impegni presi in campo internazionale sia di pone le basi per conseguire un recupero in settori vitali dell'organizzazione;
impegna il Governo:
ad assumere le necessarie iniziative per garantire che il rapporto tra PIL e risorse destinate alla funzione Difesa nello "Stato di previsione del Ministero della Difesa" per i prossimi anni non sia inferiore all'1 per cento, garantendo un significativo recupero di risorse da destinare all'esercizio.
La 4ª Commissione permanente del Senato, in sede di esame delle parti di competenza del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011,
udite le comunicazioni al riguardo rese dai rappresentanti del Governo;
riscontrata l'ampiezza dei tagli disposti a numerose voci critiche del Bilancio della Difesa, che mal si concilia con la dilatazione degli impegni oltremare delle nostre Forze armate;
rilevando le difficoltà incontrate nell'esercizio in corso per assicurare adeguate coperture finanziarie, allorquando è stato deciso di intraprendere nuove missioni o di prorogare oltre le previsioni di interventi che si supponeva di concludere alla fine di settembre;
impegna il Governo:
a non assumere più impegni militari all'estero non programmati in precedenza in assenza di una copertura certa in termini di risorse effettivamente disponibili sul Fondo istituito appositamente per il finanziamento delle operazioni militari di pace all'estero.
La 4ª Commissione permanente del Senato, in sede di esame delle parti di competenza del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011,
udite le comunicazioni al riguardo rese dai rappresentanti del Governo;
riscontrata l'ampiezza dei tagli disposti a numerose voci critiche del Bilancio della Difesa, che mal si concilia con la dilatazione degli impegni oltremare delle nostre Forze armate;
rilevando le difficoltà incontrate nell'esercizio in corso per assicurare adeguate coperture finanziarie, allorquando è stato deciso di intraprendere nuove missioni o di prorogare oltre le previsioni di interventi che si supponeva di concludere alla fine di settembre;
impegna il Governo:
ad assumere impegni militari all'estero solo se hanno una copertura certa in termini di risorse effettivamente disponibili sul Fondo istituito appositamente per il finanziamento delle operazioni militari di pace all'estero.
AMATO, CARRARA, CONTINI, GALIOTO
La 4ª Commissione permanente del Senato, in sede di esame delle parti di competenza del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011,
premesso che:
al fine di rispondere ad esigenze di reperimento di risorse non altrimenti disponibili, nell'ambito delle manovre di bilancio degli ultimi anni esercizi finanziari è stata individuata la soluzione della riduzione lineare delle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato relative a consumi intermedi;
in particolare, tale metodo di riduzione è stato introdotto, per l'ultimo triennio, dall'articolo 1, comma 507, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2006);
i citati tagli lineari hanno determinato per la difesa nazionale effetti fuorvianti e indesiderati, in quanto i consumi intermedi non rappresentano per il Ministero della difesa soltanto la spesa corrente per l'apparato ministeriale centrale e periferico, come per gli altri Dicasteri, ma comprendono tutte le spese per il mantenimento e la gestione efficiente ed efficace dello strumento militare;
i consumi intermedi del Ministero della difesa sono, infatti, riferiti soltanto in minima parte alle spese di funzionamento del Dicastero, mentre per la maggior parte sono destinati a sostenere la manutenzione e l'impiego dei mezzi e delle infrastrutture operative, l'apprestamento e il ripianamento delle scorte, l'acquisizione dei mezzi di protezione, la formazione e l'addestramento e, quindi, l'efficienza e la sicurezza del personale;
la loro drastica, rilevante riduzione sta producendo effetti gravi, destinati a divenire irreparabili se non tempestivamente corretti, giacché la carenza di fondi destinati alla manutenzione di mezzi operativi produce il fermo tecnico e l'anticipato fuori uso di aerei, navi e mezzi terrestri, con gli immaginabili effetti sulla riduzione delle capacità operative dello strumento militare;
l'insufficienza delle disponibilità sui capitoli di bilancio riferiti ai consumi intermedi è divenuta ancora più critica a seguito delle riduzioni di bilancio operate dall'articolo 60, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, poiché esse hanno riguardato per larga parte ancora i capitoli della Difesa riferiti ai consumi intermedi;
impegna il Governo:
ad assumere le necessarie iniziative, anche di carattere legislativo, al fine di esentare la Difesa, in occasione di future manovre di contenimento della spesa, da ulteriori riduzioni sui capitoli di spesa dei consumi intermedi direttamente correlati alle capacità operative dello strumento militare, separando a tal fine le poste relative al mero funzionamento del Dicastero da quelle destinate a sostenere l'operatività delle Forze armate, e questo sia ai fini della loro ricollocazione tra le voci "non rimodulabili" del bilancio, sia ai fini del loro rifinanziamento, non appena le condizioni economiche e finanziarie lo potranno consentire.
AMATO, CARRARA, CONTINI, GALIOTO
La 4ª Commissione permanente del Senato, in sede di esame delle parti di competenza del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011,
considerato che la Difesa deve concorrere, al pari delle altri amministrazioni, alla politica volta al generale risanamento della finanza pubblica, voluta dal Governo con il recente decreto-legge n. 112 del 2008, ma che una riduzione delle risorse destinate all'esercizio rischia comunque di produrre già nel 2009 un progressivo abbassamento operativo dello strumento militare, con diminuzione dei livelli di efficienza dei principali mezzi e sistemi d'arma;
invita il Governo ad affrontare con urgenza tale problema, tenendo conto della particolare specificità che il settore dell'esercizio riveste per la funzionalità stessa della Difesa, visto che le spese per i consumi intermedi non rappresentano soltanto - a differenza di altri dicasteri - una semplice componente di spesa corrente, ma comprendono tutte le spese per l'approntamento, il mantenimento e la stessa gestione, efficiente ed efficace, dello strumento militare in condizioni di sicurezza. E, conseguentemente, tenendo conto: della necessità di classificare diversamente, in termini di bilancio, il settore dell'esercizio della Difesa, al fine di finanziarlo diversamente e più consistentemente; della necessità altresì di rendere disponibile, in allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa, maggiori informazioni in ordine al riparto funzionale della spesa.