Legislatura 16ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 32 del 25/11/2008
Azioni disponibili
(1209) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009), approvato dalla Camera dei deputati
(Rapporto alla 5a Commissione. Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Riprende l’esame congiunto dei disegni di legge in titolo, per le parti di competenza della Commissione difesa, sospeso nella seduta pomeridiana del 20 novembre scorso.
Il presidente CANTONI ricorda le fasi precedenti dell’esame dei documenti di bilancio, consistenti nello svolgimento delle relazioni sul disegno di legge di bilancio e sul disegno di legge finanziaria, nonché nell’intervento del rappresentante di Governo, in relazione ai profili di competenza della Commissione. Propone quindi di fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti sulla Tabella di bilancio e di ordini del giorno alle ore 18,30 di oggi.
La Commissione conviene.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.
Il senatore PEGORER (PD) ritiene che l’esame in corso non possa prescindere da un’approfondita analisi degli effetti recati dal decreto-legge n. 112 del 2008 e dell’attuale crisi economico-finanziaria. In particolare, ciò richiederebbe un confronto aperto sulla natura della crisi e sulle possibili soluzioni. Rileva a tale proposito il ritardo con cui il Governo ha inteso agire rispetto alle previsioni sull’avvio dell’attuale crisi, la quale è tale da comportare seri rischi a carico delle famiglie e delle piccole e medie imprese, che costituiscono il tessuto produttivo fondamentale del Paese. Osserva pertanto l’urgenza di uno sforzo per il sostegno delle piccole e medie imprese e dei consumi, così da ottenere la necessaria ripresa della domanda interna, mentre le necessarie risorse dovrebbero essere ottenute attraverso la razionalizzazione della spesa e la lotta all’evasione fiscale, nella quale, egli rileva, si registra un’attenuazione dell’impegno del Governo. Considera fortemente inadeguato il ricorso ai tagli lineari, in special modo relativamente al settore della Difesa, il quale non può che risentire in misura notevole della scelta di ridurre la destinazione di risorse in assenza di una preventiva, approfondita riconsiderazione dello strumento militare nel suo complesso. Sottolinea pertanto come le esigenze attuali debbano essere affrontate mediante un approfondito confronto in sede parlamentare, teso a commisurare le risorse alle scelte politiche fondamentali in ordine agli impegni affidati alle Forze armate, deplorando che il Parlamento sia posto di fronte a una riforma attuata in maniera surrettizia attraverso la mera riduzione delle risorse. Ciò rischia di compromettere il ruolo internazionale dell’Italia e di frustrare l’impegno profuso dal personale militare nelle missioni in cui è impiegato. In primo luogo ritiene che la sicurezza, l’efficacia e la flessibilità siano destinate a risentire della prevista diminuzione di risorse per la manutenzione dei mezzi e l’operatività dei reparti. Sottolinea infine l’esigenza di un impegno del Governo affinché la Difesa possa fare assegnamento su una quota di risorse stabile, pari ad almeno l’1 per cento del PIL, preannunciando al riguardo la presentazione di un ordine del giorno.
Interviene brevemente il presidente CANTONI, il quale, nell’esprimere apprezzamento per gli spunti offerti al dibattito dal senatore Pegorer, sottolinea la portata dell’impegno già dimostrato dal Governo in materia di contrasto dell’evasione fiscale.
Il senatore SERRA (PD) rileva come un segnale incoraggiante in materia di assegnazione di risorse alle Forze armate fosse stato dato dal Governo Prodi nella scorsa Legislatura con l’aumento della dotazione per l’esercizio disposto per l’anno finanziario 2007. Per quanto riguarda gli atti in esame, lamenta la forte riduzione delle risorse destinate al settore dell’esercizio, in un quadro di scelte destinate a creare un notevole divario con i Paesi alleati, pur in un contesto caratterizzato dalla presenza di fattori di rischio a livello politico internazionale. Giudica altresì negativamente la previsione di spesa per l’esercizio e gli investimenti relativi all’Arma dei Carabinieri, da cui discendono notevoli preoccupazioni sull’efficacia futura della funzione di sicurezza pubblica da questa assicurata. Prosegue rilevando che l’inserimento nel disegno di legge finanziaria, a seguito dell’esame alla Camera dei deputati, di una previsione di spesa di 12 milioni annui relativi alla specificità del personale del comparto, è destinato a rivelarsi del tutto inadeguato, potendo tradursi in un aumento di soli 3 euro per persona, mentre del tutto insufficienti restano le previsioni riguardanti il settore dell’esercizio delle Forze armate, con ripercussioni negative sul piano dell’addestramento, e quindi in termini di sicurezza del personale. In generale ritiene che le forze di maggioranza debbano assumere un atteggiamento chiaro e coerente, essendo ineludibile la scelta tra una politica tesa a mettere a disposizione del Paese Forze armate in grado di operare pienamente ed efficacemente e una politica di ridimensionamento dello strumento militare, connessa ad una contestuale riduzione della presenza negli scenari internazionali. Dopo aver richiamato l’attenzione sulla necessità di un ulteriore chiarimento in ordine alle prospettive nel settore della sicurezza pubblica alla luce dei previsti tagli al settore dell’esercizio per l’Arma dei Carabinieri, preannuncia la presentazione di un apposito emendamento volto a disporre un aumento di 450 milioni delle risorse per il settore dell’esercizio.
Il senatore SIRCANA (PD) rileva che, per quanto riguarda la funzione sicurezza pubblica, le previsioni di spesa indicano che le risorse disponibili sono destinate per il 95 per cento al personale, a fronte della conseguentemente esigua dotazione per l’esercizio e l’investimento. Nel porre in evidenza l’inadeguatezza di tale previsione rispetto alle esigenze di un moderno dispositivo di sicurezza pubblica, preannuncia la presentazione di un apposito ordine del giorno, relativo alle necessità di ammodernamento e potenziamento dell’Arma dei Carabinieri.
Il senatore TORRI (LNP) dà atto della diffusa e condivisa consapevolezza in ordine alla presente situazione economica generale e di finanza pubblica, nonché alle esigenze specifiche del settore Difesa. Ritiene pertanto che la sola iniziativa efficace possa essere attualmente rappresentata dall’azione di sensibilizzazione da parte dei componenti della Commissione nei confronti dei vertici delle rispettive formazioni politiche.
La senatrice NEGRI (PD), in riferimento alle dichiarazioni del sottosegretario Crosetto relative alla necessità della certezza nel tempo circa le risorse finanziarie disponibili e all’intenzione di proporre il conferimento al Governo di una delega legislativa per la riforma del modello di Difesa, fa presente l’esigenza di far precedere ogni scelta da un confronto approfondito sul merito in sede parlamentare. Prosegue sottolineando l’insostenibilità degli impegni internazionali assunti dall’Italia, alla luce dei tagli apportati alle dotazioni di bilancio della Difesa penalizzanti in particolar modo per l’addestramento e gli investimenti, nonché per il reclutamento e la formazione del personale. Ribadisce pertanto la necessità di una seria ponderazione di ordine generale da parte del Parlamento. Conclude quindi richiamando l’attenzione sull’esigenza di promuovere la defiscalizzazione dell’incremento del decimo per invalidità concesso con le pensioni privilegiate ordinarie a favore del personale militare che subisce menomazioni dovute a incidenti o l’insorgere di patologie dipendenti da causa di servizio.
Il senatore GALIOTO (PdL) sottolinea in primo luogo la peculiarità della manovra economico-finanziaria approntata nell’anno in corso dal Governo, già delineata con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, e così posta al riparo da improvvidi stravolgimenti per via emendativa. Nel contesto di grave difficoltà economica in cui viene a operare, la manovra in esame è a suo giudizio apprezzabile in quanto caratterizzata da attenzione nei confronti dei fondamentali settori del personale, dell’esercizio e dell’investimento. A questo proposito rileva l’esigenza di una razionalizzazione della spesa per i mezzi, volta a dotare le Forze armate di strumenti più avanzati dal punto di vista tecnologico, e in definitiva efficienti dal punto di vista economico. Osserva inoltre che un’opportuna attenzione alle esigenze di ammodernamento tecnologico non può che comportare effetti positivi sull’economia nazionale. Osserva quindi come in ragione delle sue peculiarità la Difesa risenta maggiormente di altri comparti della riduzione delle risorse assegnate. La manovra predisposta dal Governo appare peraltro calibrata sulle priorità determinate dall’attuale fase economica, mentre è auspicabile che il riordino della Difesa da attuare, come preannunciato dal rappresentante del Governo, tramite lo strumento della delega legislativa, costituisca l’occasione per una complessiva opera di ottimizzazione dell’uso delle risorse e delle strutture, anche ai fini della programmazione delle missioni internazionali.
La senatrice AMATI (PD) rileva l’esigenza di un’adeguata riflessione, con assunzione di responsabilità da parte di tutte le componenti politiche, in relazione al rilevato stato di sofferenza del settore della Difesa, al quale è peraltro destinata una quota di risorse in rapporto al PIL sensibilmente inferiore rispetto ai principali alleati europei. Al cospetto del rischio di una modifica sostanziale del modello di Forze armate su base professionale, sottolinea la necessità di un approfondito, preventivo esame da parte del Parlamento di qualsiasi ipotesi di riforma.
In riferimento specifico alla riduzione di risorse per il personale, rileva i rischi di blocco dell’arruolamento dei volontari di truppa, con conseguenze negative specie per le regioni meridionali, dalle quali è più consistente il flusso di volontari; preannuncia pertanto la presentazione di un ordine del giorno in materia di personale delle Forze armate. Prosegue osservando l’esistenza di un contrasto tra l’impegno del Ministro della difesa volto a rimarcare l’importanza delle Forze armate e la carenza di dotazione finanziaria che comporta l’insufficienza dei mezzi, anche per quanto riguarda l’impiego nel territorio nazionale a fini di tutela dell’ordine pubblico. Giudica infine negativamente il rischio che vi sia una riduzione degli impegni a livello internazionale dettata da mere riduzioni degli stanziamenti, anziché da una coerente assunzione di responsabilità.
Il senatore DEL VECCHIO (PD) rileva che, stanti le attuali esigenze di bilancio, spetti al Parlamento la decisione circa il mantenimento degli attuali livelli di partecipazione delle Forze armate agli impegni internazionali. Dopo aver fatto presente che le previsioni di spesa in esame sono tali da indurre a prevedere gravi difficoltà per il personale militare, dichiara di condividere in larga parte le considerazioni di cui alla Nota aggiuntiva sullo stato di previsione per il Ministero della difesa, così come quelle espresse in Commissione dal sottosegretario Crosetto, rilevando la necessità di ripensare lo strumento militare nel suo complesso alla luce delle risorse effettivamente disponibili, come già avvenuto al momento dell’avvio della riforma che ha portato all’adozione del modello di Forze armate su base professionale. Rileva pertanto come manchino indicazioni in ordine alle risorse indispensabili all’ipotizzato riordino del settore. Preannuncia poi l’intenzione del proprio Gruppo di presentare un ordine del giorno e una proposta emendativa finalizzati a integrare la previsione di spesa relativa al riconoscimento della specificità del personale delle Forze armate e di polizia, che risulta del tutto inadeguata.
La senatrice CONTINI (PdL) pone in evidenza la delicatezza di qualsiasi intervento teso alla ristrutturazione delle Forze armate, le quali devono, per le loro caratteristiche, essere oggetto di programmazione secondo un orizzonte temporale adeguato, risultando controproducente predisporre cambiamenti disorganici ed eccessivamente ravvicinati. Ritiene quindi che un’eventuale ipotesi di ridimensionamento dello strumento militare debba essere frutto di un disegno politico organico anziché di misure contingenti. Formula infine l’auspicio che la Commissione si pronunci in modo unitario affinché siano assicurate risorse adeguate alle esigenze del comparto della Difesa, anche al fine di assicurare al Ministro della difesa la possibilità di porre con più efficacia le specifiche esigenze della strumento militare in sede di definizione degli indirizzi generali del Governo.
Il presidente CANTONI rinvia quindi il seguito dell’esame congiunto.
La seduta termina alle ore 10,55.