Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 37 del 20/11/2008
Azioni disponibili
LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE (11ª)
GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2008
37ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Fazio.
La seduta inizia alle ore 9.
IN SEDE CONSULTIVA
(1210 e 1210-bis) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009 - 2011 e relative Note di variazioni, approvato dalla Camera dei deputati
- (Tabb. 4 e 4-bis) Stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l’anno finanziario 2009.
(1209) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009), approvato dalla Camera dei deputati
(Rapporto alla 5a Commissione. Esame congiunto e rinvio)
Il presidente GIULIANO, in apertura di seduta, fa presente che l’esame dei disegni di legge e delle relative tabelle di bilancio procede congiuntamente e si conclude con l’espressione di un unico rapporto alla Commissione bilancio. Ricorda inoltre che, in base all’articolo 128 del Regolamento, gli emendamenti al disegno di legge finanziaria vanno presentati alla 5a Commissione permanente; in questa sede possono invece essere presentati emendamenti sulle tabelle di bilancio o su parti di esse. Fa infine presente che sono proponibili gli emendamenti compensativi concernenti lo stesso stato di previsione, quelli che propongono riduzioni ad un singolo stato di previsione e quelli privi di conseguenze finanziarie. Sono invece improponibili gli emendamenti implicanti variazioni, compensative o meno, relativi a più tabelle e quelli recanti disposizioni estranee all’oggetto della legge di bilancio, o comunque volte a modificare le norme in materia di contabilità generale dello Stato.
Ha quindi la parola la relatrice SPADONI URBANI (PdL), cheillustra congiuntamente i provvedimenti in titolo, segnalando preliminarmente che le norme del disegno di legge finanziaria di più rilevante interesse per la Commissione sono rappresentate dai commi da 22 a 26 e da 36 a 38 dell'articolo 2.
Il primo gruppo di tali commi reca alcune disposizioni contabili in materia previdenziale, mentre il secondo gruppo, inserito nel corso dell'esame alla Camera dei deputati, concerne gli ammortizzatori sociali.
In particolare, i commi da 22 a 24 determinano l'adeguamento, per l'anno 2009, dei trasferimenti dovuti dallo Stato alla Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali (GIAS) dell’INPS. In proposito, la relatrice rammenta che destinatari finali di tali trasferimenti sono l'ENPALS ed alcune gestioni pensionistiche dell'INPS (Fondo pensioni lavoratori dipendenti, gestioni dei lavoratori autonomi, gestione speciale minatori). Rileva quindi che il comma 25, in conseguenza di recenti incrementi delle aliquote contributive pensionistiche delle gestioni relative ai lavoratori dipendenti ed autonomi, riduce i trasferimenti dovuti dallo Stato all’INPS per le prestazioni previdenziali.
Una parte delle risorse derivanti da tale riduzione resta peraltro oggetto di trasferimento dallo Stato all'INPS, ai sensi del successivo comma 26, ai fini dell'incremento del livello di finanziamento della Gestione per l'erogazione delle pensioni, assegni e indennità agli invalidi civili, ciechi e sordomuti.
Nel dare quindi ragione della disposizione di cui al comma 36, che incrementa da 450 a 600 milioni di euro lo stanziamento previsto per la concessione, nel 2009 e in deroga alla normativa ordinaria, di ammortizzatori sociali, la relatrice evidenzia che lo stanziamento di 450 milioni di euro è stabilito dall'art. 27, comma 1, del disegno di legge n. 1167 collegato alla manovra di finanza pubblica in materia di lavoro pubblico e privato, processo del lavoro e previdenza sociale, di cui la Commissione ha intrapreso l'esame, congiuntamente alla Commissione Affari Costituzionali. Lo stanziamento in parola, in base ai commi 1, 2, 3 e 5 del citato art. 27, può essere impiegato, in deroga alla normativa ordinaria, sia per la concessione, sia per la proroga di ammortizzatori sociali; inoltre, come condizione per beneficiare dei medesimi, è previsto che il lavoratore sottoscriva un apposito patto di servizio presso i competenti centri per l’impiego. Nel comma 36, invece, lo stanziamento complessivo di 600 milioni di euro viene posto con riguardo solo alle concessioni in deroga (e non anche alle proroghe in deroga) e non si fa riferimento alla condizione della sottoscrizione suddetta. Ciò evidenzia, ad avviso della relatrice, l'esigenza di una più chiara definizione di tali profili.
I commi 37 e 38 concernono gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti da società di gestione aeroportuale o dalle società da esse derivate. In particolare, le disposizioni prevedono una parziale estensione a questi soggetti - con talune norme specifiche - dell'àmbito di applicazione degli istituti del trattamento straordinario di integrazione salariale e dell'indennità di mobilità. Le due tipologie di prestazione possono essere concesse, a decorrere dal 1° gennaio 2009 e nel limite di 20 milioni di euro annui, da parte del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base di specifici accordi in sede governativa, i quali recepiscano intese stipulate in sede territoriale. Per il trattamento di integrazione salariale straordinaria si pone un unico limite massimo di durata, pari a 24 mesi. In maniera corrispondente, alle imprese del sistema aeroportuale è estesa, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2009, la contribuzione obbligatoria relativa alle due prestazioni in esame. A tale proposito, la relatrice rileva che le norme di spesa e di copertura finanziaria di cui ai commi 37 e 38, ivi compresa l'estensione degli obblighi contributivi, sembrano avere carattere permanente, mentre, per l'invio al Ministero delle intese in sede territoriale e per la stipulazione degli accordi in sede governativa, si pongono due termini temporali - rispettivamente, 20 maggio 2009 e 15 giugno 2009 -, che limiterebbero l'applicazione degli istituti in esame al solo 2009.
Sempre in merito all'articolato del disegno di legge finanziaria, la relatrice segnala poi che il comma 4 dell'articolo 1, inserito nel corso dell'esame alla Camera dei deputati, stabilisce che le maggiori disponibilità di finanza pubblica che eventualmente si verifichino nel 2009 rispetto alle previsioni del DPEF per gli anni 2009-2013 devono essere destinate, al fine di fronteggiare la diminuzione della domanda interna, alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Evidenzia poi che l'articolo 2, comma 2, rende permanenti alcune agevolazioni fiscali e contributive in favore delle imprese che esercitano la pesca costiera o la pesca nelle acque interne e lagunari, già stabilite per gli anni precedenti il 2009 da disposizioni temporanee.
Segnala quindi che le Tabelle A e B del disegno di legge finanziaria costituiscono due fondi per le spese, rispettivamente di natura corrente e in conto capitale, derivanti dai provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel triennio di riferimento. Le tabelle non recano nuovi accantonamenti per le materie di interesse della Commissione, atteso che l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali iscritto nella Tabella A è già destinato alla copertura di disegni di legge governativi in itinere. La Tabella C - che concerne le norme per le quali la quantificazione delle dotazioni finanziarie permanenti è rimessa alla legge finanziaria - conferma sostanzialmente gli importi già previsti a legislazione vigente per le voci di interesse della Commissione. Infine, le Tabelle D, E ed F non recano variazioni per lo stato di previsione del Ministero rispetto alla legislazione vigente.
Passando poi all'illustrazione del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente, la relatrice osserva che esso appare complessivamente rispecchiare il livello tendenziale della spesa del Ministero, segnalando peraltro che tali valori non comprendono la riduzione lineare, concernente tutti i Dicasteri, di cui all'articolo 4 e all'elenco 1 del decreto-legge n. 180 del 2008, in fase di conversione parlamentare; la riduzione, da cui sono escluse alcune tipologie di spesa, è apportata per fornire la copertura finanziaria degli oneri di cui all'articolo 1, comma 3, del medesimo decreto-legge, inerenti alle assunzioni di personale da parte delle università statali.
Conclusivamente la relatrice, atteso che i documenti di bilancio confermano ed integrano le misure di riforma in materia di lavoro e di previdenza già disposte da disegni di legge governativi all'esame delle Camere, e in particolare dal citato Atto Senato n. 1167, nel riservarsi eventuali considerazioni integrative in sede di replica, esprime un giudizio favorevole sulla manovra di finanza pubblica per il 2009.
Il presidente GIULIANO, ringraziata la relatrice per l’ampia e puntuale illustrazione della manovra di bilancio, dichiara aperta la discussione generale.
Nessuno chiedendo di intervenire, propone di fissare per martedì 25 novembre alle ore 16 il termine per l’eventuale presentazione di emendamenti.
Prende atto la Commissione.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 9,20.