Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 32 del 11/11/2008

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1078

 

      

       La Commissione Lavoro, previdenza sociale,

       esaminati i profili di competenza del disegno di legge comunitaria 2008,

       rilevato che esso reca talune deleghe al Governo per il recepimento di direttive comunitarie in materia di parità tra lavoratrici e lavoratori, sicurezza sul lavoro e condizioni di impiego di una particolare categoria di lavoratori, ritiene di evidenziarne specificamente alcuni profili.

            Riguardo ai principi e ai criteri direttivi generali per l'esercizio delle deleghe, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), la Commissione nota che la scelta che il Governo è autorizzato ad operare, in sede di attuazione della delega, tra la configurazione delle violazioni come reati o come illeciti amministrativi, è ancorata a precisi princìpi e criteri direttivi:

§         introduzione di nuove fattispecie al di fuori dei casi previsti dalle norme penali vigenti e di nuove fattispecie di reati contravvenzionali;

§         irrogabilità, in tali ipotesi, delle sanzioni alternative di cui agli artt. 53 ss. del D.Lgs. 274/2000, applicandosi la relativa competenza del giudice di pace;

§         introduzione di nuove fattispecie di illeciti amministrativi puniti, per le violazioni che ledano o espongano a pericolo beni giuridici diversi;

§         nell’ambito del minimo e del massimo previsti, determinazione della pena edittale tenendo conto delle diverse potenzialità lesive dell’interesse protetto che le infrazioni presentano in astratto, delle specifiche qualità personali del colpevole e del vantaggio patrimoniale che l’infrazione può recare. Al riguardo, si rileva in particolare che, entro i suddetti limiti di pena, in sede di attuazione della delega la previsione rende astrattamente possibile la differenziazione punitiva fra fattispecie omogenee e di pari offensività, richiamando sul punto l'attenzione della Commissione di merito.

            Sempre sui principi e criteri direttivi per l'esercizio della delega, si sottolinea che il citato articolo 2 vi ricomprende, per le materie di cui all’articolo 117, quarto comma, della Costituzione, la riserva di determinazione regionale delle sanzioni amministrative, per tal via innovando rispetto alla legge comunitaria 2007.

Con riferimento specifico all'articolo 8, che contiene una delega al Governo per il recepimento della direttiva 2006/54/CE, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione), si osserva che, per l'esercizio della delega, esso rinvia alle procedure e ai principi e criteri direttivi stabiliti in via generale dai precedenti articoli 1 e 2 e che la formulazione in un articolo a sé stante è intesa esclusivamente a porre un termine specifico per l'esercizio della delega, stabilito nel 15 agosto 2009. Al riguardo, si rileva che l'art. 33 della direttiva comunitaria in oggetto, nel fissare al 15 agosto 2008 il termine per il recepimento, consente il differimento di un anno "ove necessario per tener conto di particolari difficoltà" e che, mentre nella direttiva ciò si riferisce al termine per l'entrata in vigore dell'atto di recepimento, nell'articolo esso ha invece ad oggetto l'emanazione del decreto legislativo. 

Tanto premesso e con queste precisazioni e questi richiami alla Commissione di merito, la Commissione esprime, per quanto di competenza, relazione favorevole.

 

 


PARERE  APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DOCUMENTO 

N. LXXXVII, N. 1

 

 

La Commissione Lavoro, Previdenza sociale,

esaminato il Documento LXXXVII, n. 1,

rilevato che nel capitolo VI si dà conto delle iniziative adottate dal Governo e dal Parlamento sia nella legislatura in corso sia in quella precedente in materia di politiche sociali, e in particolare di politiche per l'inclusione sociale, pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori, sviluppo dell'occupazione femminile, politiche per la famiglia, politiche per l'occupazione, la tutela dei lavoratori e il contrasto del lavoro sommerso,istruzione e formazione,

esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.