Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 31 del 05/11/2008

Ha la parola la senatrice BLAZINA (PD), la quale, premesso apprezzamento e condivisione per l’illustrazione particolarmente approfondita svolta dal relatore, segnala che da una lettura del documento LXXXVII, n. 1 emerge il numero particolarmente rilevante delle procedure di infrazione promosse nei confronti dello Stato italiano, aspetto che ritiene andrebbe adeguatamente approfondito. Si sofferma quindi in particolare sull’articolo 8 del disegno di legge comunitaria 2008, che contiene una delega al Governo per il recepimento della direttiva 2006/54/CE, in materia di attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento tra  uomini e donne in materia di occupazione e di impiego. La norma fissa nel 15 agosto 2009 il termine per l’esercizio della delega in questione. Al riguardo, ella segnala che gli organi dell’Unione europea sono assai sensibili al tema; in particolare, ricorda che la Conferenza delle Commissioni parlamentari per le pari opportunità tenutasi a Parigi all’inizio del luglio scorso ha particolarmente sottolineato le tematiche del trattamento retributivo e delle azioni positive, nonché, più in generale, quella della parità tra i sessi nel mercato del lavoro. Nel corso dei lavori è peraltro emerso che l’Italia si trova agli ultimi posti con riferimento alle misure poste in essere nei paesi dell’Unione in ordine alle garanzie e alle tutele in tema di parità tra i sessi. Nello stesso segno vanno le comunicazioni effettuate dalla Commissione europea al Consiglio nel luglio 2007, nelle quali  è stata sottolineata l’esigenza di combattere il divario nelle retribuzioni tra uomini e donne e che contengono una approfondita analisi delle cause di tale divario e degli strumenti che ne aiuterebbero il superamento. L’Unione Europea, d’altro canto, ha posto in essere anche strumenti di carattere economico finalizzati al conseguimento dell’uguaglianza di genere: in questo senso vanno, ad esempio, il Programma comunitario per l’occupazione e la solidarietà sociale e le misure promosse dal Fondo sociale europeo. Mentre, tuttavia, il Parlamento italiano si accinge ad approvare il disegno di legge n. 1078, il Governo sembra muoversi in direzione opposta, come dimostrano, ad avviso della senatrice, la diminuzione dei servizi a supporto delle donne lavoratrici, derivante dall’abolizione dell’ICI, le misure contenute nel decreto-legge n. 137 del 2008, che limita le prestazioni fornite dalle scuole d’infanzia, ed il disegno di legge n. 1167, che contiene disposizioni che penalizzano i lavoratori che assistano familiari con gravi disabilità. Ciò evidenzia l’esistenza di un gap tra quanto il Governo proclama e quanto realizza nel concreto, con ulteriori difficoltà alle donne lavoratrici: su tali aspetti la senatrice Blazina auspica conclusivamente che in Commissione possa effettuarsi un adeguato approfondimento, onde fornire a tematiche di tale delicatezza risposte  univoche e concrete.