Legislatura 16ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 21 del 22/10/2008

PROCEDURE INFORMATIVE 

 

Interrogazione   

 

Il sottosegretario COSSIGA risponde all’interrogazione n. 3-00217 del senatore Scanu, riguardante la situazione e le prospettive delle servitù militari e del demanio militare in Sardegna. A tale proposito fa in primo luogo presente come la collettività sarda assolva in maniera consistente al generale dovere di difesa della Patria posto dalla Costituzione. Specifica infatti che le strutture presenti sul territorio regionale sono indispensabili per le imprescindibili necessità di operatività delle Forze armate e quindi per la sicurezza nazionale, anche alla luce degli impegni internazionali assunti dall’Italia.

            Prosegue ricordando l’impegno del Ministero della difesa al fine di ridurre quanto più possibile l’impatto della presenza di strutture militari sulla collettività. In particolare fa riferimento al dialogo già iniziato dal precedente Governo con la Regione e quindi con gli enti locali, attraverso un tavolo tecnico avviato dal ministro della difesa Parisi, sulla cui base si è già giunti all’individuazione di beni da dismettere e alla conclusione di un accordo di programma con Regione e Agenzia del demanio finalizzato alla riallocazione per usi civili di beni demaniali.

            Fa quindi riferimento all’entità degli indennizzi e dei contributi erogati alla Regione Sardegna a titolo di compensazione dei vincoli militari ai sensi della legge n. 104 del 1990, al rapporto tra superficie gravata da strutture militari e popolazione, nonché al rapporto tra superficie interessata e superficie del territorio regionale (parametri alla stregua dei quali la Sardegna si colloca, rispettivamente, al sesto e al secondo posto tra le regioni italiane). Prosegue soffermandosi sul Poligono di Capo Teulada - attualmente insostituibile per la sua valenza addestrativa - rispetto al quale, tuttavia, è stato avviato un percorso di collaborazione con gli enti locali volto ad armonizzarne la presenza con le esigenze dell’economia turistica della zona. Nota inoltre come vi sia l’impegno di ricorrere sempre più ad avanzate tecnologie di simulazione, al fine di limitare al massimo l’impatto ambientale della struttura.

            Nell’avviarsi a conclusione ribadisce la volontà del suo Dicastero, già fatta presente dal ministro La Russa nel corso dell’audizione del 9 luglio scorso davanti alle Commissioni difesa congiunte di Camera e Senato, di procedere nel senso della continuità con la già avviata esperienza di confronto, rendendo partecipi nel processo decisionale la Regione e, particolarmente, gli enti locali. Ribadisce infine la sua piena disponibilità a riferire con la necessaria assiduità al Parlamento sugli sviluppi del processo delineato.

 

Ha quindi la parola il senatore SCANU (PD), facendo presente come le dichiarazioni appena rese dal sottosegretario Cossiga paiano contraddire recenti notizie diffuse dalla stampa le quali farebbero piuttosto pensare ad una nuova impostazione del Governo rispetto alla linea seguita dall’Esecutivo nella precedente Legislatura. Prende pertanto atto dell’intenzione, manifestata dal rappresentante del Governo, di operare nel senso della continuità con l’approccio del precedente Ministro della difesa, basato sul dialogo con le comunità locali, le quali hanno la giusta aspettativa di poter disporre senza eccessivi vincoli del proprio territorio, anche attraverso la realizzazione, in luogo di strutture militari più problematiche sotto il profilo in considerazione, di presidi con minor impatto territoriale e ambientale. Riservandosi di verificare l’andamento del necessario dialogo tra il Governo, la Regione e gli enti locali, esprime interesse nei confronti della disponibilità manifestata dal Sottosegretario a fornire prontamente aggiornamenti sugli sviluppi della questione.