Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 25 del 08/10/2008
Azioni disponibili
LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE (11ª)
MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE 2008
25ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15,30.
IN SEDE REFERENTE
(392) BASSOLI ed altri. - Misure per il riconoscimento di diritti alle persone sordocieche
(550) COSTA. - Norme per il riconoscimento della sordocecità quale disabilità unica
(918) NESSA ed altri. - Riconoscimento dei diritti delle persone sordo - cieche
(Esame del disegno di legge n. 918, congiunzione con il seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge nn. 392 e 550. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge nn. 392 e 550, congiunzione con l'esame del disegno di legge n. 918 e rinvio)
La relatrice BIONDELLI (PD) illustra il disegno di legge n. 918, soffermandosi specificamente sull'articolato del provvedimento, che attiene a materia analoga a quella dei disegni di legge nn. 392 e 550, di cui la Commissione ha intrapreso l'esame il 22 luglio scorso. Sia pure con talune diversità di impostazione, tutte le iniziative legislative in parola si pongono l'obiettivo del riconoscimento della sordo-cecità quale disabilità unica e specifica, come previsto dalla Dichiarazione sui diritti delle persone sordocieche, approvata dal Parlamento europeo nel 2004 e già recepita in diversi paesi dell'Unione.
La relatrice propone conclusivamente di congiungere l'esame del disegno di legge n. 918 a quello dei predetti disegni di legge nn. 392 e 550, anticipando il proprio intento di sottoporre alla Commissione un testo unificato delle iniziative legislative nei tempi più rapidi.
La Commissione conviene.
Il senatore ICHINO (PD) segnala alla relatrice l'utilità di disporre di dati statistici attestanti l’esatta consistenza della platea degli interessati.
Concorda il PRESIDENTE , esprimendo particolare apprezzamento per la tempestività e l'impegno della relatrice.
Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Commissione delle Comunità europee - Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce le sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente nell'UE (COM(2007) 249 definitivo). (n. 4)
(Seguito e conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento. Approvazione di una risoluzione: Doc. XVIII, n. 3)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 24 settembre 2008.
Il PRESIDENTE dà conto del parere di nulla osta e del parere favorevole con osservazioni rispettivamente espressi dalle Commissioni permanenti 3ª e 14ª.
Interviene in discussione generale la senatrice GHEDINI(PD), la quale reputa assolutamente accoglibili i principi contenuti nella proposta di direttiva in esame; ciò anche in ragione del considerevole incremento numerico di lavoratori extracomunitari illegalmente presenti sul territorio nazionale e per ciò sovente impiegati "in nero", in particolare nel settore dell'edilizia, con la conseguenza del loro permanere in una situazione di irregolarità, e, in connessione, dell'insorgere di gravi problemi a carattere sociale e dell'accentuarsi delle problematiche relative alla sicurezza sul lavoro. Auspica pertanto che la competente Commissione permanente intraprenda al più presto l’esame delle iniziative legislative presentate da senatori del suo Gruppo riguardanti la modifica della disciplina in materia di rilascio del permesso di soggiorno.
Nessun altro chiedendo di intervenire, ha la parola il relatore PONTONE (PdL), il quale, espresso apprezzamento per le considerazioni avanzate dalla senatrice Ghedini, illustra una proposta di risoluzione (allegata al resoconto della seduta).
Verificata la presenza del prescritto numero di senatori, il presidente GIULIANO mette quindi ai voti la proposta di risoluzione formulata dal relatore, che è approvata.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il presidente GIULIANO avverte che la senatrice Maraventano gli ha comunicato che la propria astensione dai lavori della Commissione va intesa come forma di protesta civile a testimonianza e sostegno delle gravi difficoltà di ordine economico e sociale nelle quali versa l'isola di Lampedusa, che rischiano di aggravarsi a causa dei problemi di collegamento dell'isola con la terraferma.
La seduta termina alle ore 16.
RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE SULL'ATTO COMUNITARIO N. 4
(Doc. XVIII, n. 3)
La 11a Commissione Lavoro, previdenza sociale,
esaminata, ai sensi dell'art. 144 del Regolamento, la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce le sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente nell'UE (COM(2007) 249 def.),
rileva preliminarmente che essa è espressione dell’impegno dell’Unione Europea per una politica complessiva in materia di immigrazione;
condivide la scelta di affrontare il tema dell’immigrazione in Europa da paesi terzi sotto il particolare profilo del contrasto al soggiorno e all'impiego illegale di lavoratori, attraverso l'introduzione di sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente nell'Unione Europea;
reputa particolarmente appropriato che nella materia intervenga una direttiva comunitaria, tesa a stabilire norme minime vincolanti ed a lasciare agli Stati membri margini di integrazione attraverso legislazione nazionale;
concorda in ordine alle sanzioni e agli altri provvedimenti previsti dall'articolo 1 nei riguardi dei datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi che soggiornano illegalmente sul territorio dell’Unione Europea;
accoglie con favore la statuizione del divieto di svolgere lavoro illegale nel territorio comunitario, posta dall'articolo 3;
considera decisiva la fissazione di obblighi a cui devono attenersi i datori di lavoro al momento dell’assunzione di un lavoratore extracomunitario, statuita dall’articolo 4;
reputa centrale l’introduzione da parte degli Stati membri di sanzioni finanziarie effettive, proporzionate e dissuasive a carico dei datori di lavoro in caso di violazione del divieto di lavoro illegale, prevista dall’articolo 6;
accoglie con favore la definizione di procedure che consentano al lavoratore extracomunitario in posizione di soggiorno irregolare di recuperare gli eventuali emolumenti arretrati, anche nei casi di rimpatrio volontario o forzato (articolo 7);
reputa particolarmente incisive le ulteriori misure a carico del datore di lavoro che impieghi alle proprie dipendenze un soggetto extracomunitario in posizione di soggiorno irregolare, tra cui l’esclusione da benefici e sovvenzioni ovvero dalla partecipazione ad appalti pubblici, sino alla chiusura temporanea o permanente degli stabilimenti in cui ha avuto luogo la violazione, e, in casi analoghi, la previsione di una forma di responsabilità solidale dell'appaltante e degli eventuali subappaltatori intermedi e la definizione di un distinto apparato sanzionatorio a carico della persona giuridica, rispettivamente contemplate dagli articoli 8, 9, 12 e 13;
apprezza l'affidamento agli Stati membri del compito di svolgere annualmente attività ispettiva su almeno il 10 per cento delle imprese presenti sul proprio territorio, selezionate in base ad un'analisi di rischio;
reputa infine particolarmente utile l'approntamento di relazioni triennali sulla materia da parte degli Stati membri, prevista dall'articolo 16.