Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 24 del 07/10/2008
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La senatrice SPADONI URBANI (PdL), premessa l’importanza del Rendiconto generale dello Stato ai fini della buona gestione finanziaria del Paese, costituendo esso la base contabile cui si adeguano le autorizzazioni di cassa dell'anno immediatamente successivo e si costruiscono le previsioni per il nuovo progetto di bilancio a legislazione vigente, rileva che le risultanze del Rendiconto per il 2007 ricalcano l’andamento del 2006. I saldi di bilancio scontano, dal lato dell’entrata, il buon andamento del gettito legato alla crescita economica, ai nuovi provvedimenti tributari – a suo avviso invisi, tuttavia, ai cittadini e dannosi per l’economia – e all’accresciuto livello di adesione agli obblighi fiscali che anche il Governo attuale ha voluto con forza consolidare. Ella ritiene tuttavia non possano essere sottaciuti alcuni problemi, a cominciare dalla considerevole massa di debiti pregressi che si è venuta formando e che mette in crisi l’annualità del bilancio e la reale rappresentatività del conto consuntivo.
Rileva inoltre che si è consolidata la tendenza alla crescita della spesa per interessi (+12 per cento), segnalando la modestia delle azioni di contenimento della spesa corrente primaria, che appare ridotta di solo lo 0,2 per cento sul Pil tra il 2005 e il 2007.
Segnala altresì che i progressi ottenuti in termini di debito pubblico sono riferibili ancora al forte incremento delle entrate delle Amministrazioni pubbliche e, in particolare, alla crescita delle entrate fiscali, la cui pressione sul Pil è aumentata di ben 1,2 punti percentuali rispetto al 2006, raggiungendo il 43,3 per cento; dato, questo, a suo giudizio, non confortante per imprese e cittadini.
Richiama quindi l’attenzione sulla inattesa, rapidissima espansione del gettito tributario delle amministrazioni locali, soprattutto nel comparto delle imposte dirette, a seguito dell’ampio ricorso alla leva fiscale, anche sotto forma di maggiorazione di aliquote disposte da quelle regioni ove è presente uno stato di disavanzo strutturale nel settore sanitario ed esprime preoccupazione per l’aumento della pressione fiscale, destinato a suo avviso a fronteggiare spese sostanzialmente fisse e non più comprimibili.
Nessun altro chiedendo la parola, il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale.