Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 21 del 24/09/2008
Azioni disponibili
Interviene quindi il senatore TREU (PD) il quale, nell’apprezzare la possibilità di disporre di tempi più ampi per l’esame del provvedimento anche alla luce dell’evoluzione della crisi del gruppo Alitalia, formula talune osservazioni relative all’impostazione di fondo dell’intervento normativo.
Esprime anzitutto l’auspicio che le trattative in corso relativamente all’Alitalia possano giungere ad una positiva conclusione, pur nella consapevolezza della non risolutività di un eventuale accordo, al fine di una migliore calibratura delle misure normative da adottare.
Fa poi notare come numerose disposizioni introdotte dal provvedimento risultino – a suo avviso - di dubbia compatibilità con la normativa comunitaria, con specifico riferimento, oltre ai profili attinenti alla concorrenza, ai poteri estremamente ampi attribuiti ai commissari straordinari delle società in amministrazione straordinaria e alla disciplina della cessione dei rami d’azienda delle società medesime. A tale ultimo proposito, ritiene che sarebbe stato necessario prevedere condizioni e limiti dei trasferimenti di unità organizzative.
Ulteriori notazioni critiche riguardano l’articolo 2 del decreto-legge e le modifiche introdotte alla disciplina degli ammortizzatori sociali in caso di crisi aziendale.
In particolare sottolinea come l’ampliamento temporale dei periodi massimi di possibile concessione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e di mobilità in relazione al personale impiegato nel settore aereo sia criticabile sotto più profili.
Anzitutto, non reputa sufficientemente chiaro il riferimento alla concessione dei trattamenti sulla base di specifici accordi in sede governativa; inoltre, ritiene indefinito l’ambito soggettivo di applicazione delle norme e, soprattutto, stigmatizza l’introduzione di una modifica normativa di tale impatto, non solo economico, in via permanente e non meramente temporanea.
In conclusione, ritiene che una modifica della normativa in materia di ammortizzatori sociali avrebbe dovuto essere diversa nei contenuti e formulata in termini precisi, auspicando che il testo del decreto-legge possa essere oggetto di modifiche nel senso sopra prospettato.