Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 21 del 24/09/2008

(999) Conversione in legge del decreto-legge 28 agosto 2008, n. 134, recante disposizioni urgenti in materia di ristrutturazione di grandi imprese in crisi

(Parere alle Commissioni 8a e 10a riunite. Seguito dell’esame e rinvio)  

 

            Riprende l’esame sospeso nella seduta del 17 settembre scorso.

 

Interviene in discussione generale il senatore ROILO (PD) il quale rileva anzitutto la difficoltà di esprimere una compiuta valutazione dei profili del provvedimento attinenti le competenze della Commissione, stante l’assenza di un piano industriale relativo alla situazione dell’Alitalia che consenta di verificare l’adeguatezza o meno dell’intervento normativo. Fa presente che il quadro delle trattative per la ristrutturazione della compagnia aerea nazionale appare confuso, soprattutto sul piano dell’individuazione del possibile soggetto acquirente e del confronto con le organizzazioni sindacali. Ulteriori elementi di incertezza si riferiscono all’entità degli esuberi di personale, anche in relazione alle categorie di lavoratori non inquadrati con contratto di lavoro subordinato, di difficile quantificazione.

Ribadisce come le misure recate dal decreto-legge, in particolare riferite alla disciplina degli ammortizzatori sociali, debbano essere analizzate in relazione a una precisa strategia industriale per l’azienda in crisi cui sono destinate ad applicarsi; rileva peraltro il rischio che le modifiche normative poste in essere trovino applicazione generalizzata in contesti nei quali esse risultino sostanzialmente inadeguate.

Conclude auspicando un esame approfondito del provvedimento da parte della Commissione secondo una tempistica che consenta di valutare anche l’evoluzione della crisi del gruppo Alitalia nei prossimi giorni e preannuncia, alla luce delle considerazioni sopra svolte, il parere negativo sullo stesso.

 

Il senatore CASTRO (PdL) sottolinea l’esigenza che la Commissione fornisca il proprio contributo dal punto di vista tecnico, per i profili di competenza, all’esame del  provvedimento pur nei tempi imposti dall’iter di conversione del decreto-legge.

Rileva peraltro come, a proprio avviso, le disposizioni recate dal comma 13 dell’articolo 1 e dall’articolo 2 del decreto-legge risultino coerenti e condivisibili nei contenuti.

In particolare, giudica favorevolmente le modifiche normative introdotte alla disciplina degli ammortizzatori sociali, le quali si segnalano per un mutamento di prospettiva ispirato all’esigenza di privilegiare le specifiche caratteristiche dell’azienda in stato di crisi cui le misure di supporto sono destinate.

Esprime analogamente apprezzamento relativamente alle norme recate dal provvedimento le quali, a fronte delle fattispecie di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria di grandi imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali, imprimono un’accelerazione rispetto ai tempi di individuazione degli strumenti di sostegno industriale.

Il presidente relatore  GIULIANO (PdL)  fa presente che, in relazione ai tempi di esame del provvedimento da parte delle Commissioni di merito, può svolgersi nella seduta odierna la discussione generale, con gli interventi di tutti i commissari che desiderino partecipare al dibattito, rinviando ad una successiva seduta l’espressione del parere.

 

Interviene quindi il senatore TREU (PD)  il quale, nell’apprezzare la possibilità di disporre di tempi più ampi per l’esame del provvedimento anche alla luce dell’evoluzione della crisi del gruppo Alitalia, formula talune osservazioni relative all’impostazione di fondo dell’intervento normativo.

Esprime anzitutto l’auspicio che le trattative in corso relativamente all’Alitalia possano giungere ad una positiva conclusione, pur nella consapevolezza della non risolutività di un eventuale accordo, al fine di una migliore calibratura delle misure normative da adottare.

Fa poi notare come numerose disposizioni introdotte dal provvedimento risultino – a suo avviso - di dubbia compatibilità con la normativa comunitaria, con specifico riferimento, oltre ai profili attinenti alla concorrenza, ai poteri estremamente ampi attribuiti ai commissari straordinari delle società in amministrazione straordinaria e alla disciplina della cessione dei rami d’azienda delle società medesime. A tale ultimo proposito, ritiene che sarebbe stato necessario prevedere condizioni e limiti dei trasferimenti di unità organizzative.

Ulteriori notazioni critiche riguardano l’articolo 2 del decreto-legge e le modifiche introdotte alla disciplina degli ammortizzatori sociali in caso di crisi aziendale.

In particolare sottolinea come l’ampliamento temporale dei periodi massimi di possibile concessione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e di mobilità in relazione al personale impiegato nel settore aereo sia criticabile sotto più profili.

Anzitutto, non reputa sufficientemente chiaro il riferimento alla concessione dei trattamenti sulla base di specifici accordi in sede governativa; inoltre, ritiene indefinito l’ambito soggettivo di applicazione delle norme e, soprattutto, stigmatizza l’introduzione di una modifica normativa di tale impatto, non solo economico, in via permanente e non meramente temporanea.

In conclusione, ritiene che una modifica della normativa in materia di ammortizzatori sociali avrebbe dovuto essere diversa nei contenuti e formulata in termini precisi, auspicando che il testo del decreto-legge possa essere oggetto di modifiche nel senso sopra prospettato.

 

La senatrice BIONDELLI (PD) si sofferma sulle norme recate dall’articolo 3 del decreto-legge. Ritiene che la limitazione delle responsabilità amministrativo-contabili ivi prevista per i consiglieri di amministrazione e, in generale, per i pubblici dipendenti e i soggetti comunque titolari di incarichi pubblici per il gruppo Alitalia, per condotte poste in essere in un determinato arco temporale, non possa essere condivisa e sia, inoltre, di dubbia legittimità.

Reputa inoltre che le modalità di copertura finanziaria del provvedimento debbano essere rimeditate, soprattutto per quanto riguarda la decurtazione prevista a carico delle disponibilità del Fondo per l’occupazione, tanto più inopportune nella difficile congiuntura economica attuale.

 

Il senatore ICHINO (PD) svolge considerazioni critiche sulla disposizione recata dall’articolo 1, comma 13, del decreto-legge nella parte in cui dispone che, nell’ambito dei trasferimenti di complessi aziendali o attività produttive delle imprese in amministrazione straordinaria, i passaggi anche solo parziali di lavoratori alle dipendenze del cessionario possano essere effettuati anche previa collocazione in Cassa integrazione guadagni straordinaria o cessazione del rapporto di lavoro in essere e assunzione da parte del cessionario.

Sottolinea come la norma apporti una incisiva deroga alla disciplina generale vigente in materia di trasferimento dei rami d’azienda, che implica la necessaria continuità dei rapporti di lavoro inerenti il settore ceduto. Inoltre, fa notare come la citata nozione di cessione di unità organizzative aziendali sia di matrice comunitaria e come, pertanto, possano potenzialmente essere mossi rilievi alla normativa citata nelle competenti sedi europee.

 

Dopo gli interventi del presidente GIULIANO e del senatore CASTRO (PdL) volti a delineare una lettura della norma nel senso della piena compatibilità con la normativa comunitaria vigente, il senatore ICHINO (PD) ribadisce la necessità di una attenta riflessione sul punto e di un pieno rispetto del diritto europeo.

 

Nessun altro chiedendo di intervenire in discussione generale, il presidente GIULIANO rinvia il seguito dell’esame.